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Dopo tante stagioni vissute ai massimi livelli agonistici, Stefano Rajola è tornato, ormai da un paio di anni, nella sua Pescara. Chioccia di un promettente gruppo a caccia di soddisfazioni (leggasi playoff), il playmaker abruzzese racconta in questa breve intervista la sua stagione in casacca Amatori, con qualche digressione sullo stato delle cose del basket di oggi e non solo…

 Come giudichi il cammino della tua Amatori fino a questo momento?
“Non credo sia completamente soddisfacente, purtroppo ci sono sfuggite un paio di partite che avremmo potuto vincere”.
Quindi manca all’appello qualche punto…
“Ce ne mancano almeno due, tra l’esordio in casa (con l’Allianz Pazienza San Severo, n.d.r.) e il match giocato a Vasto!”.
Quale basket predilige la tua squadra? Quali le vostre principali caratteristiche?
“Cerchiamo di giocare una pallacanestro corale e di sfruttare parecchio il tiro da tre punti, senza dimenticare di curare la fase difensiva”.

Stefano Rajola in palleggio (foto gentilmente concessa da Stefano Blois)

Stefano Rajola in palleggio (foto gentilmente concessa da Stefano Blois)

L’esplosione di Pepe: un po’ è anche merito tuo?
“Simone si sta confermando a livelli altissimi migliorando ulteriormente partita dopo partita. Innanzitutto il merito è suo e della sua grande voglia di migliorarsi. Se posso aver influito sulla sua crescita, beh, bisognerebbe chiederlo a lui! Di certo ci stuzzichiamo e ci sfidiamo sempre in allenamento. A Simone non piace perdere, come a me del resto, e questo può essere stato un buono stimolo per lui!”.
Dall’alto della tua esperienza, il nostro sport è cambiato molto nel corso di questi ultimi dieci, quindici anni?
“Sta cambiando relativamente: soprattutto cambiano gli interpreti, che hanno sempre meno talento e voglia di migliorarsi, di conseguenza il livello si sta abbassando”.
Ti piace il modo la pallacanestro che esprime la serie cadetta? E se anche la B aprisse le frontiere?
“In B si gioca una pallacanestro di discreto livello e, sinceramente, non rimpiangiamo affatto l’assenza degli stranieri. Ci mancherebbe che anche nella nostra categoria si finisca per dare spazio a giocatori di dubbio livello a scapito degli italiani! È già abbastanza ridicolo quello che avviene negli altri campionati!”.
Tornando al tuo Pescara, domenica andrete a far visita al Monteroni, che partita sarà per voi?
“Difficilissima! Monteroni è un’ottima squadra che sta attraversando un buon periodo di forma”.