SAMSUNGGara tre dei play off a Pescara si è conclusa da poche ore. Ricordi e sentimenti di una stagione sulla quale è appena calato il sipario, affiorano alla mente di addetti ai lavori e tifosi, tornati ad essere numerosi in questa post season giocata, per cause di forza maggiore, sempre lontano dal fortino di via Capanna. Segno che la Goldengas è sempre nei cuori dei senigalliesi anche quando i pensieri di molti di loro sono gioco forza orientati su argomenti ben più importanti di una partita di pallacanestro. Su tutti questi temi abbiamo voluto scambiare qualche opinione con il direttore sportivo della Goldengas, Federico Ligi.
 
Ci sembra scontato partire da un commento ed una analisi sulla stagione dei biancorossi.
“Questa, per tante ragioni” – attacca Ligi – “è stata una stagione da ricordare sia dal punto di vista umano che sportivo. Siamo molto soddisfatti, peccato per i due quarti regalati a Pescara in gara 3 ma non abbiamo nulla da rimproverare alla squadra.”
 
Alla luce delle possibili previsioni della vigilia, il traguardo del quinto posto in classifica generale conquistato, si può considerare come un risultato atteso oppure inaspettato?
“Assolutamente inatteso, non solo da noi ma anche dagli addetti ai lavori. Nessuno avrebbe pronosticato Senigallia al quinto posto e davanti a tutte le altre formazioni marchigiane. Riconfermarsi per l’ennesimo anno a certi livelli è un motivo di grande soddisfazione.”
 
Qualche giorno di vacanza te lo concediamo; poi, conoscendoti, immaginiamo che sia già il momento di pensare al prossimo futuro. Quali saranno gli obiettivi in casa Goldengas?
“La cena di fine anno ed una bella gita con la squadra, che ha vinto una scommessa con il sottoscritto…”
 
Battute a parte, proseguire con il lancio di giovani affiancati da qualche elemento di esperienza, sembra essere la strada intrapresa dalla società senigalliese. Confermi?
“Direi di si. Per cultura e necessità non vedo altre strade per resistere in questa categoria con risorse limitate, in un ambiente speciale, dove chiunque passi, non a caso, fa bene.”
 
Quest’anno ci sarà il discorso guida tecnica. Alessandro Valli ci risulta sia in scadenza di contratto, si può parlare già di rinnovo?
“Ancora è prematuro parlarne. Dobbiamo chiudere la stagione, appena inizieremo a programmare la prossima, come sempre il primo punto sarà il coach. Di sicuro Alessandro ha dimostrato di essere un bravo allenatore, giovane e in crescita. A parer mio ha fatto un ottimo lavoro, coesione e fiducia con i giocatori sono cresciuti e i risultati ne sono la testimonianza. Credo che la continuità alla lunga sia sempre la strada migliore.”
 
Al termine di una stagione sportiva è anche il momento di ricordi e dediche.
“Quest’anno purtroppo sono venute a mancare tre persone a cui tutti noi eravamo molto legati e, nonostante le vittorie, i ricordi purtroppo non sono dolci. Stefano Catalani, Massimo Piangerelli e Giancarlo Manzotti, credo sia giusto dedicare il nostro pensiero a loro.”