IMG_4907Era prevedibile che la poderosa, dopo la vittoria di gara uno, avrebbe giocato più sciolta oggi e purtroppo le loro percentuali al tiro dei primi due quarti lo dimostrano.

Chiaro che se poi si lasciano 30 punti in un quarto play off ( 11 di questi a un solo giocatore) a una squadra simile, poi diventa difficile limitarli perché prendono fiducia, mentre noi inevitabilmente ci deprimiamo.

Le scelte difensive che sabato avevano pagato, oggi invece hanno funzionato meno, ma in questo c’è anche grande merito del livello di partita fornito da Montegranaro.

La reazione del secondo tempo è stata ottima, siamo tornati fino meno 11 dimostrando quelle che sono state le nostre doti quest’anno in casa, cioè orgoglio, determinazione e voglia di fare più delle nostre capacità.

Questa serie ha però confermato quello che ho sempre affermato quest’anno e cioè che a livello fisico, inteso come doti fisiche possedute, eravamo una delle peggiori squadre del campionato, sia per motivi di età anagrafica, ma anche per limiti a livello individuale.

Emblematico di questa cosa è stato per esempio il non poter praticamente utilizzare stasera Marinelli perché non aveva recuperato a livello di gambe dalle fatiche di gara uno.

Oppure aver dovuto aspettare 5 mesi per rimettere in sesto Gnaccarini dal suo problema al ginocchio.

Ecco perché dico che aver centrato per il terzo anno consecutivo i play off rappresenta per noi uno scudetto e quindi la sconfitta di stasera non deve essere una delusione, ma un insegnamento per come eventualmente Senigallia dovrà intervenire sulla rosa per il futuro.

Ringrazio il pubblico per la cornice e il sostegno fornito stasera per tutti i quaranta minuti e in generale per tutta la stagione.

Vederli tutti con la maglietta rossa fornisce un impatto visivo ed emotivo molto importante, ecco perché sarebbe bello questa cosa si verificasse anche durante la stagione regolare e non solo nei play off.

Questo perché secondo me il campionato di Senigallia è la “stagione regolare”, è lì che i ragazzi hanno bisogno del massimo del tifo e atmosfera, i play off poi nel caso raggiunti sono un premio al lavoro svolto da società, staff giocatori e tifosi.

 

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Concludo commentando una frase che un arbitro mi ha pronunciato stasera dopo cinque minuti di partita, a seguito di una mia protesta e cioè che “questi sono i play off…”.
Chiaramente tutti noi sapevamo bene che ieri erano i play off, però giustificare dei non fischi con questa frase significa dire che nella post Season per le squadre tecnicamente e fisicamente inferiori non ci sarà mai speranza visto che il metro tende a lasciar correre su fisicità e contatti, aspetto che quindi poi va a vantaggio delle formazioni più “pesanti”.

Ho visto e sentito lamentele e dichiarazioni simili anche per esempio nella serie tra Forlì e Rimini, credo sia un aspetto grave, e che vada migliorato quanto prima, un fallo è un fallo, non esiste fallo fisico o meno fisico.

Ciò non toglie che Montegranaro ci ha surclassato in tutto in questa serie e anche giocando altre cento volte con loro, non avremmo mai vinto perché sono forti e ottimamente allenati.

 

Ufficio Stampa

Gherardo Massi