Pienne PordenoneErogasmet Crema-Friuladria Pienne 76-74 (9-18, 29-42, 53-54) Si inizia con il canestro di Crema, poi 39’43” con il Pienne in vantaggio, fino ad un secondo dalla sirena, quando un fallo di Di Prampero sul tiro da tre della disperazione di Ferri regala un’incredibile vittoria ai padroni di casa. Un boccone amarissimo da digerire in casa Friuladria, soprattutto per il modo in cui si è gettata al vento una vittoria ormai in tasca. I primi due quarti sono stati completamente appannaggio degli ospiti, ordinati in attacco ed attenti in difesa; il risultato di 42-29 per i biancorossi pordenonesi alla fine era la logica conseguenza di quanto visto in campo. Vista l’assenza di Davide Zambon, con Nobile ancora presente per onor di firma, e le condizioni precarie di diversi giocatori, un calo era preventivabile. Non però nella misura in cui è avvenuto nel terzo parziale, in cui si è vista la rabbiosa reazione dei cremaschi e i nostri giocatori sistematicamente in difficoltà in attacco e meno attenti in fase difensiva. La gara è quindi completamente riaperta ad inizio dell’ultimo quarto, con il Pienne ancora avanti, ma solo per 54-53. A preoccupare anche i quattro falli sanzionati a Ferrari, tenuto conto del persistente problema all’adduttore del suo sostituto naturale Toscano. Il quarto fila via nel segno dell’equilibrio, ma il Pienne riesce a mantenersi sempre davanti, soprattutto grazie ad un’altra splendida prova di Vittorio Visentin (alla fine 13 punti, 4 stoppate, 13 rimbalzi per un 28 totale di valutazione). Ad un minuto e mezzo dalla fine il nuovissimo tabellone del PalaCremonesi recita più sette per gli ospiti (63-70), con Palombita pronto a tirare due liberi. Purtroppo per Pordenone gli sbaglierà entrambi e, come in altre circostanze, la scarsa percentuale dalla linea della carità dei biancorossi di Ciocca si rivelerà decisiva per le sorti della gara. Dall’altra parte Crema si rivela invece quasi chirurgica, punendo sistematicamente i falli degli ospiti. Negli ultimissimi istanti, a completare il dramma del Pienne, ci si mette anche la coppia arbitrale toscana che fischia un fallo a Di Prampero sul tiro da tre di Ferri ad 1” dalla fine, con gli ospiti a +1. A detta anche di molti tifosi di casa, il contatto non c’era assolutamente. Come probabilmente anche il precedente, sempre sullo stesso Ferri. Attribuire però solo all’infelice direzione di gara la causa della sconfitta, vorrebbe dire negare le colpe dei pordenonesi, nella gestione di alcuni palloni chiave e, ancora una volta, nella deficitaria prestazione ai liberi. Per il Pienne, oltre al già citato Visentin, positiva la prova anche di Matteo Varuzza, con 10 punti, 4 assist e 7 rimbalzi, ma anche 5 falli che lo hanno tenuto fuori negli ultimi secondi. Tra i “leoni biancorossi” di Crema si dimostra uomo decisivo il centro Zanella, molto buone anche le prove di Cardellini e Ferri, il giustiziere del Pienne. Domenica prossima arriverà al PalaCrisafulli la mina vagante del girone, quel Lecco capace di sbancare i parquet di Udine, Orzinuovi e Montichiari. Servirà lasciarsi alle spalle questa serata nera, anche con l’aiuto del sempre numeroso pubblico di Pordenone. A Cesare Ciocca la sconfitta fa decisamente fatica ad andare giù: “Nessuna squadra era stata in grado di dominare sul campo di Crema come abbiamo fatto noi. Con tutti i problemi fisici che ci portiamo dietro, eravamo vicinissimi al prenderci questi due punti importantissimi. Abbiamo pagato alcune nostre ingenuità e l’aver sbagliato quasi tutti i liberi nei momenti caldi della gara. Poi, nell’ultimo minuto ho visto un arbitraggio incredibile, con fischi assurdi sempre a nostro sfavore. Anche questo aspetto va sottolineato” I tabellini: Erogasmet Crema: Zanella 16, Del Sorbo 11, Tagliaferri 5, Tardito 6, Manuelli 4, Dedda NE, Persico 6, Colnago, Cardellini 13, Ferri 15. All: Baldiraghi Friuladria Pienne: Toscano 3, Di Prampero 11, Colamarino 10, Nobile NE, Diana NE, Palombita 14, Ferrari 11, Begiqi 2, Varuzza 10, Visentin 13. All: Ciocca