il coach Massimiliano Domizioli

Mancano ormai solo poche ore al primo derby della storia di Montegranaro, ad oggi a tutti gli effetti la vera basket city italiana, nel campionato di DNB tra l’Officine Creative  e la Dino Bigioni e abbiamo ascoltato il coach Massimiliano Domizioli, che guida i bianconeri padroni di casa, per sapere come la sua squadra si stia avvicinando a questo evento :

D) Sabato sera ci sarà il derby, probabilmente seguito da molti spettatori, sarà un fattore di pressione?

R) Penso e spero di no, posso dire che è certamente una situazione abbastanza strana : un paese come questo con due squadre in DNB, con due società serie e preparate, sia pure con ambizioni magari diverse, è difficile se non impossibile trovarlo in altre realtà italiane. Poi penso che per avere un derby a tutti gli effetti servano diversi componenti il più importante dei quali è la contrapposizione tra tifoserie e questo aldilà di qualche simpatia per l’una o per l’altra è certamente un aspetto che manca, del resto giustamente vista la presenza della Sutor che riunisce tutti sotto i suoi colori.

D) Venendo alla partita, quali difficoltà ti aspetti dal punto di vista tecnico-tattico?

R)  Sicuramente ci creerà problemi l’istintività e l’irrazionalità positiva delle loro guardie, i vari Temperini, Andreani, Bernardi sono giocatori di tecnica, di carattere, di classe ed uniscono a questo un’estemporaneità difficilmente controllabile dagli avversari se non con una grande responsabilità individuale da un punto di vista difensivo; sotto canestro poi, Benini, Carpineti e Trionfo quando gioca da quattro sono in grado di creare difficoltà a tutti, stiamo quindi parlando di una squadra completa, tra le più attrezzate del girone, che per questo ci renderà la vita durissima

D) Altro aspetto della partita è la presenza di molti ex, questo darà qualche motivo in più?

R) Io penso che possa essere importante per alcune cose, tipo la conoscenza reciproca che può sia aiutare in certe situazioni ma anche mettere in difficoltà in altre, invece non credo che ci siano particolari motivi di rivalsa o di particolare accanimento da parte di qualcuno, oltretutto tra noi, intendo sia come società sia come team, i rapporti sono più che buoni, amichevoli e di grande rispetto reciproco

D) Per terminare che partita vorresti che fosse?

R) Io vorrei una partita che termini 60-59 piuttosto che una da 85-84, perché penso che una gara dal punteggio alto sia per noi troppo difficile, in questo momento dell’anno, pensare di vincerla; dovremo però essere in grado di esprimerci difensivamente ad un livello altissimo, prima di tutto individualmente e poi come squadra, sabato scorso abbiamo dato un’ottima prova difensiva ma dovremo ulteriormente alzare il livello in quanto i”cugini” sono certamente più attrezzati tecnicamente rispetto agli ultimi avversari incontrati.

Massimo Volpi addetto stampa Officine Creative Montegranaro