Dopo aver visitato Sabato scorso lo stabilimento dello sponsor Pasquali, dove il fondatore Adriano ha fatto da “Cicerone” a Rorato e soci, la Benedetto XIV è andata incontro alla “tre giorni” più complicata della sua stagione, con le dimissioni di Malaguti che hanno fatto seguito alla brutta sconfitta interna rimediata con Siena.
Il presidente Silvio Canelli, il giorno dopo la “tempesta”,analizza con lucidità e onestà la situazione in casa Tramec: «Indubbiamente siamo reduci da una settimana difficile, ma non ci facciamo certo piegare dalle difficoltà così come non facciamo drammi. Certamente non abbiamo l’ambizione di vincere questo campionato, ma neanche quella di stare sul fondo della classifica. Ci aspettiamo delle risposte da parte dello staff tecnico e nella squadra, in cui abbiamo piena fiducia come dimostra la nostra scelta di non cambiare una virgola, e confidiamo in una pronta reazione da parte loro già in occasione della sfida di Sabato sera contro Cecina, ch’è un’ottima formazione già capace d’imprese come ad esempio quella di passare sul campo di Firenze, che da allora non ha più sbagliato un colpo.».
Il numero uno biancorosso non ha dubbi nell’indicare la retta via a tutto l’ambiente, ed esorta la città a spingere la squadra fuori dalle sabbie mobili: «Abbiamo sin qui pagato dazio al salto di categoria anche se dobbiamo ammettere che il calendario non ci ha dato una mano, ma la classifica è ancora corta e la sconfitta con Siena è in realtà il primo vero passo falso stagionale. Questo è un gruppo che l’anno scorso ha dato il meglio di sé proprio nelle difficoltà: potrei citare la vittoria di Fiorenzuola senza Nieri o quella di Lugo senza Acquaviva piuttosto che la memorabile serie finale, alla quale siamo arrivati allenandoci col contagocce e quasi mai nello stesso impianto. Ben sette dei dieci giocatori a disposizione del coach sono gli stessi che hanno dominato il precedente campionato: ritengo fisiologico che la fiducia possa essere messa a dura prova nel momento in cui i risultati stentano ad arrivare, ma la squadra ha i numeri per affrontare anche le avversità e quello che manca per uscire dal tunnel in cui siamo entrati mi aspetto che sia la città a mettercelo, col calore e la passione che tradizionalmente appartengono a una piazza che merita e giustamente pretende di ricominciare a sognare.»
A.S.D. BENEDETTO XIV 2011
Michele Manni