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L’Allianz Pazienza chiude in prima posizione la stagione regolare e si candida come squadra da battere nella post season. Un cammino lungo e tortuoso quello del San Severo, iniziato così così e finito come meglio non avrebbe potuto. Quattro chiacchiere con Piero Coen, coach della squadra dauna, ci stanno. Anche se, da sabato prossimo, le ciance saranno destinate ad andare al bando: arrivano i playoff!

Se dovesse sintetizzare in una sola parola la stagione regolare del San Severo, quale aggettivo userebbe?
“Stupenda!”
Il vostro inizio non è stato facile, un paio di battute d’arresto nelle prime quattro partite, con la Goldengas Senigallia e in casa con la Dino Bigioni Montegraro: in che modo siete riusciti a ritrovarvi?
“Battute d’arresto che erano facilmente pronosticabili ma che comunque, viste le due vittorie iniziali, avevano creato tensioni. Abbiamo continuato a lavorare con la lucidità e con quell’energia che due sconfitte all’ultimo secondo ti possono lasciare”.
Cosa ha apprezzato di più dell’Allianz Pazienza fino a questo momento?
“L’intensità e la voglia di apprendere. E i primi cinque mesi hanno espresso una qualità di allenamento mai vista”.

Il San Severo edizione 2015/2016 (foto tratta dal sito web della Lega Pallacanestro)

Il San Severo edizione 2015/2016 (foto tratta dal sito web della Lega Pallacanestro)

Quanto c’è di Piero Coen in questo primo posto?
“Difficile rispondere, ma se abbiamo finito la stagione regolare con la miglior difesa, significa che qualcosa ho portato…”.
Che giudizio dà di questa prima parte di campionato?
“Direi che tra le squadre che hanno chiuso nelle prime otto posizioni si sono visti giocatori interessanti. Discorso a parte per la Sandretto Falconara e la Dino Bigioni, che hanno un roster sulla carta troppo importante”.
Secondo la sua opinione, la classifica finale del girone ha rispecchiato i valori in campo?
“Non possiamo dire che la classifica abbia rispecchiato i teorici valori reali, è evidente, ma posso dire che i miei giocatori hanno meritato questo primo posto”.
Quali squadre l’hanno sorpresa in positivo? E in negativo, invece?
“Beh, la sorpresa in positivo siamo stati noi, se pensiamo che avevamo progettato un campionato per salvarci! Poi la Globo Infoservice Campli merita una citazione per la situazione in cui sta lavorando. Dalla We’re Basket Ortona e da Senigallia mi sarei aspettato che arrivassero in maniera diversa, visti i loro roster”.
Per quel che riguarda i playoff, la Dino Bigioni è l’avversario che potrà darvi più filo da torcere o teme qualche altra concorrente?
“Credo che l’Amatori Pescara sia la più in forma in questo momento, insieme a Campli. Di Montegranaro e Falconara credo sia scontato aspettarsi che arrivino fino alla semifinale”.
Nel primo turno dei quarti playoff, l’Allianz Pazienza dovrà vedersela con l’Ambrosia Bisceglie. Avrebbe preferito evitare il derby o va bene così?
“Avrei preferito incontrare un’altra squadra: Bisceglie ha giocatori di prima fascia abituati ai playoff, giocatori che qualsiasi allenatore prenderebbe per allestire un roster vincente. Sarà durissima…”.
Se la sente di fare una promessa ai tifosi che seguono l’Allianz Pazienza ovunque e con tanto calore e a tutto l’ambiente giallonero?
“La promessa ai tifosi è scontata: daremo tutto ciò che abbiamo!”.