Tanto rumore per nulla. Questo è quanto successo in casa Andrea Costa Imola con Giampiero Domenicali “costretto” a riprendere le redini, seppur chiaramente controvoglia, della società con sede in via Valeriani.
“La mia testa è da un’altra parte, questo mondo mi nausea. Io se la Andrea Costa chiude ci rimetto un mucchio di quattrini”. Questo il punto focale di una conferenza stampa organizzata presso il solito partner, Hotel Donatello.
Perché se Imola chiude i battenti, e pare arrivata molto vicino nei giorni scorsi, l’Amministratore Unico potrebbe avere conseguenze personali ma anche famigliari. Da qui la sincera commozione e le lacrime con la ormai fidata Sofia Conti a porgere un bicchiere di acqua per poter riprendere il filo del discorso: “Non è vero quello che dice Marocchi che ho passato la perdita di mia moglie, la sofferenza e’ ancora più grossa ora. Ho provato a farlo desistere nelle dimissioni, la mia presenza era di garanzia per un percorso di un anno per poi aprire ad una disponibilità al governo più solitario per Cristian Marocchi. Lo ringrazio in quanto lui e’ stato l’unico che ha risposto al mio invito del 9 febbraio. In quella occasione dissi ai soci che non avrei iscritto la società’.“

foto Andrea Costa profilo Facebook

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Prima di iscrivere la società’ al prossimo campionato di B ci sono tanti insidiosi scogli e scadenze molto vicine da chiudere in tempo: “Giovedì scorso, seppur non ancora incaricato dai soci, sono stato in Lega per capire i tempi dell’iscrizione. Mi dovevo buttare altrimenti, visto i tempi stretti, si rischiava la messa in liquidazione e nel caso avrei dovuto pagare. Dal 9 giugno Marocchi ha congelato la società.  Da oggi sino a settembre sono io il referente, segnale chiaro che un governo c’è e quello che dice mantiene. Ci vuole maggiore chiarezza nei confronti di istituzioni, sponsor e fornitori. Bisogna muoversi rapidamente ed ho deciso di accollarmi onere ma dobbiamo fare un miracolo tutti assieme. Io, soci ed amministrazione comunale. La società ora ha tre fasi con pagamenti dei lodi (Fultz già’ saldato ma anche Gianni Zappi e Marco Valenza), pagare le mensilità da febbraio a giugno ai giocatori per ricevere le liberatorie ed infine l’iscrizione che sarà decretata il 29 luglio al Consiglio Federale.”

Fare in modo che il “miracolo” si avveri bisogna correre a trovare risorse ed ogni aiuto sarà’ una vera e propria manna. Per questo Domenicali venerdi nel pomeriggio incontrerà’ l’Amministrazione comunale cittadina: “Dall’amministrazione comunale mi aspetto aiuto ma non esiste solo l’autodromo. Non siamo litigiosi ma ci sono altre realtà sportive interessanti.  Dialogo deve essere da entrambe le parti. Soldi in cassa ad oggi abbiamo 7mila euro. Ne occorrono 156mila per il 29 luglio. Devo trovare un accordo per 60 mila con giocatori e staff per i loro stipendi da febbraio a giugno, ne ho già incontrati e mi sono accordato con sette su dodici, spero di trovarlo anche con gli altri. Personalmente prevedo di reperire 70 mila euro da sponsor esistenti che ho già’ sondato e 9mila euro dai soci. Le risorse mancanti vanno trovate in fretta.”

Due parole sul futuro prossimo ed un ritorno alla veloce “transizione” vissuta con Cristian Marocchi al comando: “Mio incarico va a settembre 2021 ma ho chiesto ai soci di lavorare perché nasca un Cda dove io faccio la mia parte. Bisogna cominciare a costruire un futuro diverso.
Andrea Costa ha ancora un appeal? Se nasce un Cda ci sono responsabilità e diventa più appetibile.
Questo tipo di struttura societaria non ha più niente da dare. Va rifondata. Budget prioritario deve arrivare per il 90% da aziende. La base sociale deve essere più’ snella, credo che le vere realtà stanno in piedi con massimo 8/9 soci. I soci non hanno bocciato il progetto di Marocchi, chi vuole diventare amministratore unico deve pero’ mettere i soldi. Se aveva 200mila come ha detto oggi ad un giornale perché non ne ha messi sul piatto almeno 50 subito? Le mie quote valevano 170 mila nel 2017 e la mia proposta era farle pagare 8mila euro. Ho governato la AC con 4% per tanto tempo in passato, conta il consenso dei soci e non solo le quote.”

Difficile che Moretti resti al comando nonostante il contratto

Ci sarebbe anche la parte prettamente sportiva che ovviamente passa in secondo piano subordinata alla futura esistenza societaria: “Speriamo torni il pubblico nei palasport e che ci aiuti con la campagna abbonamenti. Sulla parte che riguarda il campo si guarderà’ dal primo agosto espletate tutte le pratiche dell’iscrizione, la mia idea e’ dare in mano ad una figura la parte di campo.
Il budget? Chi se ne occuperà’ dovrà ridurre i costi dei due tecnici oppure agire di conseguenza col budget rimasto, per me dovrà ridursi di un 70/80mila euro. Ad oggi non si può’ pensare ad altro che a lottare per ai play out.”

Insomma poco rosee previsioni e giorni bollenti alla ricerca delle risorse necessarie per fare continuare a vivere l’ormai storica società’ dai colori biancorossi.