falconaraIndossa i gradi di capitano e si erge come prima voce del coro di grande qualità della Sandretto Falconara Basket. Per Gennaro Tessitore avere i  “galloni di ammiraglio” non è una novità, li ha indossati anche all’epoca di Trapani nella parentesi tra le più importanti della sua carriera cestistica e laddove ancora oggi conserva ottimi rapporti.

Mi fa molto piacere essere stato confermato   – sono le prime parole da capitano della guardia napoletana- mi riempie di orgoglio e soddisfazione perché da continuità a quello che è stato iniziato l’anno scorso dove si è ottenuto un grandissimo risultato. Faccio parte integrante del progetto di questa Società che non si nasconde e vuole davvero arrivare in alto ed esserne addirittura il capitano non può che farmi piacere”.

Torni ad essere capitano dopo gli anni di Trapani. Un brivido piacevole sulla tua schiena ?

“Assolutamente si. A Trapani sono stati anni bellissimi il cui ricordo lo conserverò per sempre. Arrivai nel 2006 chiamato da coach Tucci. Avevo 24 anni ed era una grande opportunità per me arrivare in una piazza così importante e in una società ambiziosa. Facemmo una grande stagione e mi fu poi proposto di rinnovare il contratto e accettai subito ovviamente. Ho avuto un gran rapporto con la tifoseria e l’ambiente, la mia ragazza è trapanese e li ho comprato anche casa.”

E ora capitano della Sandretto dove puoi ripetere quei successi. Un campionato vinto e all’alba di una stagione che ha buone promesse. La preparazione iniziata da meno di una settimana ma l’esperienza di un giocatore del tuo calibro ti permette di trarre già dei primi segnali. Sono positivi ?

“Sono sensazioni nate dopo pochi giorni di allenamento e di  lavoro con i compagni di una  squadra che è totalmente nuova, ma a pelle c’è già la convinzione di essere in un team costruito per fare bene grazie alla presenza di grandi giocatori sia dal punto di vista tecnico che umano. Non manca niente quindi per fare bene, sta adesso a noi mettere in campo tutta la nostra volontà grinta e determinazione per diventare squadra nel minor tempo possibile e cercare di raggiungere gli obbiettivi. Credo che siamo partiti con il piede giusto con tanta voglia di lavorare e formare subito un gran bel gruppo.”

Parliamo di obbiettivi. A un napoletano chiedere pronostici può essere un’eresia ma ci proviamo lo stesso. Come vede il capitano la prossima stagione ?

Non diciamo niente su dove vogliamo arrivare e sui traguardi che la Società vuole raggiungere anche se non possiamo certo nasconderci. Gli obbiettivi sono certamente importanti e in questa squadra c’è la metterà tutta per raggiungerli. “

Un mese o poco più per arrivare al campionato, tutte le contendenti della squadra di Reggiani si sono messe in moto e da quello che si evince le favorite sembrano essere due o tre. Sei d’accordo su questo ?

 “E’prestissimo per parlare di chi può vincere il campionato, ora possiamo basarci solo su quello che si legge e dice in giro. Non credo che il lotto delle favorite si limiti ad avere così poche squadre, a oggi forse noi Montegranaro e S.Severo possiamo sembrare le più attrezzate ma dobbiamo attenderci delle sorprese. Il campionato di Serie B è davvero tosto e quest’anno essendo la terza categoria nazionale ha assunto grande qualità con giocatori di levatura superiore e giovani interessanti in ogni squadra. Quindi aspettiamoci un campionato livellato e con sorprese e per vincere ogni partita si dovrà dare il 110%”.

La novità della Sandretto al Palarossini. Un fattore importante ?

Giocare al Palarossini per ogni giocatore è l’ideale. Certo è che un arena così grande può essere un po’ complicato dal punto di vista ambientale e sentire il calore del pubblico. Però ho detto ai miei compagni che dovremo anche fare questa scommessa. Cercare di portare più gente possibile a vedere le nostre partite.  Spero davvero tanto che anche il pubblico di Ancona si incuriosisca di noi fino a diventare una platea calda e passionale. Anche in questo caso sta a noi. Con le vittorie la gente si avvicina, è naturale. Vogliamo anche questo.”