Sergio Di Nardo (foto: Sofia La Notte)

Sergio Di Nardo (foto: Sofia La Notte)

Il ds Di Nardo: «D’ora in poi sei finali»

«Mancano ormai appena sei partite al termine della regular season e il calendario ci riserva gare con formazioni che concorrono con noi per formare la griglia playoff. Ciascuno di questi match è fondamentale per l’obiettivo che ci siamo prefissati nel momento in cui abbiamo modificato la composizione del roster, ovvero il conseguimento del secondo posto. Sarà necessaria la massima concentrazione e ogni incontro andrà affrontato con lo spirito e l’approccio di una finale».

Le parole chiare e secche del direttore sportivo nerazzurro Sergio Di Nardo riassumono perfettamente il compito che attende l’Ambrosia Bisceglie a partire da domenica 1° marzo e per il successivo mese e mezzo. Cercare di vincere i sei confronti rimanenti alla conclusione della prima fase significherebbe conservare l’attuale secondo posto in classifica, condiviso sì con Palermo ma forti di una migliore differenza canestri negli scontri diretti.

Il primo appuntamento è sull’ostico campo di Catanzaro, faccia a faccia con una delle formazioni più in forma del girone D della Serie B. La compagine calabrese allenata da Fabrizio Tunno ha decisamente spaventato la capolista Agropoli, conducendo per oltre due quarti e con un vantaggio considerevole il match sul parquet del PalaDiConcilio. Un eventuale blitz dei giallorossi avrebbe riaperto il discorso per il primato, ora saldamente nelle mani dei cilentani, che con sei punti di vantaggio sulla coppia Palermo-Bisceglie dovrebbero suicidarsi per non terminare la stagione regolare al comando.

Catanzaro è la classica squadra che nessuno vorrebbe incrociare in una serie playoff, che ha fatto il salto di qualità nel girone di ritorno soprattutto perché a fare la differenza, in positivo, sono stati tre giovani atleti: Andrea Scuderi, Pasquale Battaglia e Gianluca Carpanzano. Migliorato il loro rendimento col trascorrere delle partite, acquisendo sempre maggiore sicurezza e adattandosi alla realtà del campionato, tutto il team ne ha tratto giovamento: tre lunghi come Davide Naso, Giacomo Sereni e Yande Fall costituiscono un pacchetto di tutto rispetto contro cui ci sarà bisogno di un’ottima prova da parte di Enzo Cena, Juan Caceres e Diego Corral.

Bisceglie dovrà far valere la maggiore capacità offensiva (84.7 punti di media, secondo attacco del torneo). L’Ambrosia è terza nel dato degli assist di squadra (media di 14.4), graduatoria in cui Catanzaro è penultima con 9.8 (meglio solo del fanalino di coda Francavilla). I calabresi sono penultimi, col 28%, anche nel tiro da tre punti, statistica nella quale i nerazzurri sono secondi col 34%. E’ dei biscegliesi il primato nei tiri da due, col 55%.

Il match d’andata sul parquet del PalaDolmen (link) ebbe poca storia ma non è certo su queste basi che il collettivo guidato in panchina da Pasquale Scoccimarro intende approcciarsi alla trasferta calabrese. E’ stata una settimana di lavoro intensa per una squadra tonificata nel morale dalle sei vittorie consecutive in gare chiuse anzitempo che hanno favorito il platoon system, preservando preziose energie per le sfide a più alto coefficiente di difficoltà che attendono l’Ambrosia Bisceglie. Nerazzurri al completo e motivati a timbrare il settimo hurrà della striscia positiva.

La gara del PalaGiovine (palla a due ore 18:00) sarà arbitrata dai salernitani Nicola Tammaro di Giffoni Valle Piana e Giuseppe Petrone di Fisciano.
UFFICIO STAMPA AMBROSIA BASKET BISCEGLIE – Vito Troilo