Marco Venuto, premiato in occasione della centesima partita

Marco Venuto, premiato in occasione della centesima partita

Il 27enne friulano chiede continuità all’Assigeco dopo il blitz a Ferrara

 

CODOGNO Concreto e determinato, da buon friulano doc, Marco Venuto risulta sempre fra i protagonisti principali del copione che l’Assigeco scrive, al “Campus” oppure “on the road”, nelle varie sfide della DNA, indipendentemente da quanto riporta lo scout finale. L’apporto del 27enne esterno di Codroipo nell’incursione vincente dei rossoblu al “PalaCarife” di domenica scorsa va al di là dell’1/2 da tre e del 3/4 ai liberi, con due rimbalzi e 2 palle perse, nei 15′ di presenza sul parquet contro la Mobyt. La fase difensiva e l’attenzione nelle esecuzioni offensive permettono a Venuto di fornire un contributo essenziale alla terza vittoria esterna in regular season dell’Assigeco.

Un successo che è un segnale importante sul possibile cambio di rotta dei lodigiani lontano dal “Campus”, finora apparso deficitario in termini di risultati.

«Solo per quelli però, perché noi ce le siamo sempre giocate tutte, alcune delle quali all’ultimo tiro, come a Bari e Castelletto Ticino: non abbiamo mai subìto tracolli ricorda il play rossoblu -. Convertire un paio di trasferte in vittorie avrebbe voluto dire terzo posto: il rammarico è questo».

Da cosa può essere causata l’anemia di sorrisi esterni dell’Assigeco?

«È una questione di testa e fiducia spiega Venuto -. La prima partita a Santarcangelo con Bologna, quella di Perugia e Latina, per esempio, ci hanno fatto smarrire confidenza: un fattore importante quando giochi lontano da casa, e a noi nella fase iniziale della stagione è capitato di farlo spesso. Hai meno familiarità con l’ambiente e puoi contare poco sul supporto del pubblico».

La prova di Ferrara apre scenari futuri differenti e interessanti per l’Assigeco.

«Dobbiamo stare molto concentrati e attenti: il coach ci sta facendo lavorare parecchio per tenere alta l’intensità, soprattutto in questo momento – l’esterno friulano conosce il rischio della troppa euforia -. Ricordiamoci che dopo il precedente successo con Mirandola (sempre al “PalaCarife”, campo favorevole all’Assigeco, ndr) siamo caduti in casa con Reggio Calabria perdendo la possibilità di allungare la serie. Delle prossime quattro, tre le giochiamo al “Campus”, le prime due con Latina e Omegna sul nostro campo: c’è la possibilità di dare un bello scrollone alla classifica tenendo conto che abbiamo già osservato i due riposi, come Omegna e Firenze. Non vogliamo farcelo sfuggire continuando a contare, come predica il coach, sull’energia della fase difensiva, fattore chiave anche a Ferrara».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi