Domani (ore 18) al “Campus” contro Agrigento i rossoblu puntano a rilanciarsi: «Non deve diventare un peso o un blocco dopo gli ultimi due stop»»

CODOGNO La domenica della riscossa. La giornata di domani non può essere uguale alle altre per l’Assigeco, che tornando a respirare la familiare atmosfera del “Campus” pretende di esorcizzare il doppio stop “on the road” consecutivo della scorsa settimana attraverso una vigorosa dimostrazione di energia e intensità. Nella terza gara interna stagionale, che arriva alla nona giornata di regular season a fronte di cinque trasferte già effettuate, la formazione di Cesare Riva, 6 punti in classifica, attende la visita della neopromossa Moncada Solar Agrigento (palla a due alle 18 di domani) catapultata a quota 10 dall’ottimo inizio propiziato da quattro successi casalinghi in altrettante gare.

L’anemia di sorrisi esterni costringe i rossoblu a replicare il copione già ammirato con Torino e Ferrara dando una maggiore consistenza alla propria applicazione sul parquet. «Da come i ragazzi si sono allenati durante la settimana è facile intuire la determinazione che metteranno in gioco domani: c’è la forte volontà di andare oltre gli acciacchi assortiti e di cancellare le ripercussioni dei verdetti di Latina, dove in effetti non è stato dato il massimo, e Omegna, serata caratterizzata da diversi aspetti positivi una volta analizzati i motivi tecnici della sconfitta – il coach pavese cura i particolari che possono fare la differenza e attende un incremento della qualità di gioco -. Non abbiamo i punti in classifica che avremmo voluto e potuto avere: c’è di conseguenza enorme carica agonistica da mettere sul parquet per vincere la sfida contro Agrigento.

Schivata la febbre, Janelidze a parte, out Donzelli per un problema alla caviglia, con Pagani e Vencato il roster al completo ha la determinazione giusta per dare il massimo». Imbattibile al “PalaMoncada”, anche se in cerca di continuità esterna, Agrigento può permettersi di giocare con la mente più serena dell’Assigeco.

«La voglia di vincere non deve essere un peso, né un blocco “Cece” Riva ha catechizzato a dovere i suoi giocatori -. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella nostra pallacanestro: non ci si deve far condizionare dagli ultimi due stop. Ci deve essere la tensione positiva che serve a mettere con continuità in mostra le nostre migliori caratteristiche. La società ci è sempre vicina e crea il clima adatto a permetterci una giornata speciale».

Beneficiata anche delle super prestazioni degli ex rossoblu, il 31enne Michele Giovanatto (passato nel palasport di viale della Resistenza da “sbarbato”) e Riccardo Castelli (arrivato a fine settembre), Agrigento è in grado di creare difficoltà al fluire degli schemi del gruppo lodigiano.

«”Spillo” (11.8 punti e 4.9 rimbalzi di media, ndr) e “Caste” (11.9 punti e 5.9 rimbalzi, ndr) vanno forte spalleggiati da Di Viccaro, più tiratore, e Mossi, bravo nell’uno contro uno spiega Riva -. Franco Ciani, con il “Pilla” il tecnico più rappresentativo per noi coach, allena molto bene un gruppo completo e profondo completato da Mian e Demartini. Pedine intercambiabili, un bel collettivo: i siciliani vanno affrontati con concentrazione, energia e il giusto atteggiamento fin dall’inizio».

Per tornare a corteggiare la dea Canestria, in una domenica particolarmente importante, i rossoblu devono rispolverare forza e coraggio e seguire il proprio talento.

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi