La partita con Capo d’Orlando è ormai nel dimenticatoio, e la ZeroUno PMS Torino è concentrata in vista della trasferta di Ruvo di Puglia. L’Adriatica Industriale è ultima in DNA con soli 6 punti, ma è reduce dall’importante vittoria di Siena, che le ha ridato speranze per il futuro, oltre ad avere un roster che, osservandolo, non ha nulla da invidiare a tante altre compagini del campionato.
Ne abbiamo parlato, come consuetudine, con Filippo Faina, l’allenatore della ZeroUno Torino, tecnico esperto, consapevole che in questo campionato si deve giocare al massimo contro qualunque avversario.
– Prima della sfida con Capo d’Orlando, si notava come in questa stagione la PMS non avesse ancora vinto un match in rimonta. Lacuna subito colmata dai suoi giocatori contro una corazzata del campionato…
“Vero, abbiamo avuto una grande reazione. Venivamo da una settimana travagliata, con i due giovani Fontecchio e Portannese che si erano allenati poco per problemi fisici e la coppia Tassinari-Giadini spossata dalla febbre che li ha colpiti alla vigilia”. 
– Un match dai due volti: deprimenti i primi due quarti, esaltanti i rimanenti 20 minuti…
“Nelle prime due frazioni abbiamo avuto un approccio di base corretto, ma incompleto. La preparazione al match è stata assimilata bene, ma forse abbiamo pensato che la tecnica potesse bastare a fare la partita e ad avere impatto in difesa. Ma la tecnica è la base su cui bisogna costruire, aggiungendo qualcosa d’altro: intensità, atletismo, concentrazione. L’andamento dei primi due quarti ci ha dato insicurezza, espressa con attacchi troppo statici e palle perse. Dopo l’intervallo è aumentata la concentrazione al pari dell’intensità, la partita è cambiata, abbiamo fatto alcune giocate pregevoli, la squadra si è ritrovata e sono arrivati i due punti”.
– In alcune partite sono stati i giovani a risolvere i problemi, in altre, come con Capo d’Orlando, i senior. Insomma, tante risorse a sua disposizione…
“C’è una buona chimica di squadra, i ragazzi stanno bene insieme, esprimono una bella pallacanestro: aspetti positivi che lasciano ben sperare”.
– Dopo le sfide con Trieste, Napoli e Capo d’Orlando, tre squadre con grandi ambizioni, è ora il turno di Ruvo di Puglia. Non ha paura di un calo di concentrazione?
“Abbiamo già giocato con squadre che sulla carta, e ci tengo a precisarlo, sembrano meno attrezzate di noi. Non è mai mancata la concentrazione, abbiamo superato gli esami con relativa facilità, considerando che, come ho già detto, non esiste una partita facile. Dobbiamo essere riguardosi nei loro confronti, affrontarli con lo stesso impegno profuso nei match precedenti. Il loro campo è caldo, sono una bella squadra, ben allenata da coach Cadeo: non si scherza con certi avversari”.
– Infine, tornando all’argomento condizione fisica: come sta ora la squadra dopo la scorsa settimana vissuta per larghi tratti in infermeria?
“Meglio, la squadra si sta riprendendo, stiamo guarendo a poco a poco. Saranno tutti presenti a Ruvo di Puglia, certamente in condizione migliore, toccando ferro, rispetto al match con Capo d’Orlando”.
Domenico Marchese