DSC_8673BAWER MATERA-MANITAL PMS TORINO 68-71

(16-12, 40-23, 49-49)

MATERA:  Vitale 7, Cantone 8, Iannuzzi 17, Rezzano 12, Vico 16, Cozzoli, Samoggia 4, Grappasonni 4, Giuffrida, Smorto. All. Benedetto.

TORINO: Gergati 23, Wojciechowski 10, Evangelisti 18, Baldi Rossi 2, Tommasini 8, Parente 3, Sandri 4, Conti 3, Viglianisi, Baldasso. All. Pillastrini.

 

Due parole dal dolce suono, due parole in una: LegaDue Gold. La Manital PMS Torino completa una stagione incredibile vincendo anche Gara 3 sul campo di Matera e laureandosi Campione d’Italia DNA 2013. Una squadra fantastica, più forte delle insidie, che sul campo di Matera contro avversari di enorme talento, erano davvero tante: lo si capisce dal 40-23 con cui le due squadre sono andate al riposo lungo in un tripudio biancoblù, con la Bawer infallibile in attacco e i torinesi impacciati, lenti in attacco, permeabili in difesa.

Poi, all’improvviso, la svolta: al rientro in campo gli occhi sono quelli giusti, la voglia tanta, l’energia e la grinta da vera capolista. Un po’ alla volta Torino, sospinta dalla classe dei suoi giocatori, ha ricucito lo strappo mettendo anche la testa avanti e pareggiando al 30’ sul 49-49: un parziale di 9-26 che ha spezzato le gambe agli uomini di Benedetto, comunque autori di una splendida stagione. Un po’ alla volta i problemi di falli e la maggior freschezza dei torinesi ha avuto la meglio: i canestri di Gergati ed Evangelisti, la regia del condottiero gialloblù, capitan Parente, i canestri di Kuba Wojciechowski, la difesa di Baldi Rossi e Conti, il canestro da 3 punti di Tommasini e le tante invenzioni del playmaker bolognese hanno permesso di realizzare un sogno. Un sogno atteso da 18 anni a Torino, da quando la A2, o LegaDue, è scomparsa dal palcoscenico della Mole: una partita conclusa in volata con il tripudio gialloblù.