La seconda fase parte questo pomeriggio, e vediamo perciò di fare un po’ il punto sulle squadre approdate fin qui. Qui sotto trovate le classifiche di partenza dei due gruppi E e F, con una breve analisi di ogni nazionale: ricordiamo che, nella seconda fase, ogni squadra parte con i punti ottenuti nella prima fase negli scontri diretti con le altre squadre che si sono qualificate. Facciamo un esempio: la Finlandia inizia con 3 punti perché ha vinto con la Grecia (2 punti) e perso con l’Italia (1 punto); durante la prima fase aveva vinto anche con Russia, Turchia e Svezia, ma ciò non conta nella classifica di partenza della seconda, perché queste tre squadre non si sono qualificate.

 

Gruppo E

Tony Parker, serio candidato al titolo di MVP della competizione (Foto: basketsession.com)

Tony Parker, serio candidato al titolo di MVP della competizione (Foto: basketsession.com)

1. Francia 4. A livello di organico è potenzialmente dominante in questo gruppo, e non è un mistero che punti alla vittoria finale. Finora si è capito fino a un certo punto se l’obiettivo sia realmente alla portata o meno: caduti con la Germania alla prima partita, hanno vinto le successive 4 gare senza troppi problemi, ma sono sempre Parker-dipendenti. Occhio però: se i vari Batum, Diaw, De Colo e Ajinca ingranano, non ce n’è per (quasi) nessuno.

2. Serbia 4. Una squadra nuova, con molti giovani. Obiettivamente, poteva fare molto peggio, invece si è dimostrata squadra solida con alcuni elementi “basilari” come Krstic, Markovic e Bjelica e altri che, di volta in volta, hanno dato il loro contributo, come Bogdanovic, Nedovic, Katic, Kalinic e Andjusic.

Mantas Kalnietis sta giocando quasi 35 minuti di media (Foto: vz.lt)

Mantas Kalnietis sta giocando quasi 35 minuti di media (Foto: vz.lt)

3. Lituania 3. Finora ha deluso, vista la caratura dei giocatori a disposizione. Il roster, però, è male assortito: due play, due guardie/ali piccole, troppe ali, troppi lunghi. Valanciunas si è comunque dimostrato affidabile sotto canestro, i due Lavrinovic, pur attempati, è sempre meglio averli come amici che come nemici, e contro la Bosnia sembra pure essersi risvegliato Kleiza… ma, di fatto, tutto passa per le mani del pur buon Kalnietis, senza alternative in caso di infortunio, giornata storta o problemi di falli. Un’incognita, anche se il passaggio ai quarti è ampiamente alla portata.

4. Ucraina 3. Una delle maggiori sorprese dell’Europeo, è una squadra di giocatori tutto sommato mediocri, ma allenati alla perfezione da un allenatore esperto come Mike Fratello, in grado di ottenere il meglio da ognuno dei suoi uomini. Gli elementi di “spicco”, il naturalizzato Jeter, Gladyr, che gioca in Spagna, e Kravtsov, che gioca misteriosamente in NBA, sono ben integrati in una logica di squadra in cui tutti portano il loro contributo (8 giocatori hanno più di 5 punti segnati di media). Difficile fare un pronostico: probabilmente si giocherà il quarto posto con Lettonia e Belgio, ma non è detto che non faccia cadere anche qualche “big”.

Kristaps Janicenoks è uno dei pochi veterani della giovane Lettonia (Foto: sportacentrs.com)

Kristaps Janicenoks è uno dei pochi veterani della giovane Lettonia (Foto: sportacentrs.com)

5. Lettonia 2. Altra sorpresa dell’Europeo, mostra un bel gioco di squadra, frizzante e veloce, anche in questo caso senza singoli protagonisti degni di nota (come l’Ucraina, ha 8 giocatori oltre i 5 punti di media, con il solo Janicenoks in doppia cifra, a quota 14,2). Può essere la mina vagante del gruppo, e può legittimamente ambire ad approdare ai quarti.

6. Belgio 2. Senza nulla togliere ai meriti di Hervelle e compagni, l’impressione è che il Belgio si sia qualificato più per demeriti altrui (vedi Germania e Israele) che per meriti propri. Nettamente inferiore come talento ed esperienza, l’approdo ai quarti sembrerebbe pura utopia, ma… attenzione: si diceva anche che la Gran Bretagna non avrebbe vinto nemmeno una partita, e invece ha sfiorato il passaggio del turno…

 

Gruppo F

Marco Belinelli dovrà continuare sulla strada iniziata contro la Grecia (foto S. Paolella 2013)

Marco Belinelli dovrà continuare sulla strada iniziata contro la Grecia (foto S. Paolella 2013)

1. Italia 4. Unica squadra imbattuta della prima fase, toccandoci allegramente i cosiddetti potremmo dire che la qualificazione ai quarti di finale è ampiamente alla portata: con due vittorie dovrebbe essere sicura, ma potrebbe bastarne anche una (matematicamente, anche nessuna, ma siamo al fantabasket). Gli Azzurri giocano di squadra ed è questa la loro forza, ma ora che la pressione salirà dovranno spiccare anche le individualità: Belinelli, Datome, Gentile e Aradori non dovranno più sbagliare un colpo.

2. Spagna 3. Per gli spagnoli vale lo stesso discorso fatto per la Francia: a parte l’inciampo con la Slovenia, nelle altre partite hanno vinto scherzando, pur contro avversari tutto sommato mediocri (Croazia a parte), mostrando una superiorità disarmante e ruotando ampiamente gli uomini, il che, in una competizione così “compressa”, di certo non guasta. Meno dominanti del solito sotto canestro, restano di gran lunga la squadra da battere.

Goran Dragic, pericolo numero 1 della Slovenia (Foto: eurosport.yahoo.com)

Goran Dragic, pericolo numero 1 della Slovenia (Foto: eurosport.yahoo.com)

3. Slovenia 3. I padroni di casa non hanno convinto granché durante la prima fase. Hanno sì battuto la Spagna, ma hanno vinto a fatica con Repubblica Ceca e Georgia e perso con Croazia (ai supplementari) e Polonia (ma era ininfluente ai fini della classifica). Per quanto visto finora, occhio ai fratelli Dragic e a Domen Lorbek, mentre, se sono in giornata, anche Nachbar, Begic e Vidmar possono dare un discreto contributo, soprattutto dal punto di vista fisico. Gli altri finora non sono pervenuti, ma il rischio è che inizino a giocare anche loro.

4. Finlandia 3. La quarta grande sorpresa dell’Europeo, insieme a Ucraina, Lettonia e Italia, vuole continuare a stupire e, ovviamente, a vincere, centrando uno storico approdo ai quarti di finale. Altra squadra che fa del collettivo la sua forza, durante la seconda fase deve però crescere la leadership di Koponen, mentre sotto canestro Kotti, Lee e Muurinen dovranno sopperire all’assenza del veterano Möttölä, infortunatosi piuttosto gravemente lunedì contro la Grecia.

I centimetri e la tecnica di Ante Tomic potrebbero creare qualche problema ai lunghi italiani (Foto: dubrovacki.hr)

I centimetri e la tecnica di Ante Tomic potrebbero creare qualche problema ai lunghi italiani (Foto: dubrovacki.hr)

5. Croazia 3. Dopo la stangata contro la Spagna all’esordio, i croati hanno vinto tutte le altre quattro partite, faticando nelle prime due contro le mediocri Georgia e Polonia e salendo via via di livello nelle due successive, prima nell’avvincente testa a testa all’overtime contro la Slovenia, poi nella gara decisiva contro la Repubblica Ceca. Insomma, non è una squadra da prendere sottogamba, potendo contare su talenti come Tomic, Bogdanovic e l’emergente Saric, ma di sicuro non è imbattibile.

6. Grecia 2. Al pari della Lituania nel Gruppo E, è la “grande delusa” del girone, partita bene ed elogiata da tutti nelle prime tre gare, prima di incontrare sul suo cammino le più brillanti Italia e Finlandia. Dovrà sudare sette camicie per approdare ai quarti, perché parte all’ultimo posto ed è praticamente costretta a vincere tutte e tre le partite: sfida improba, ma non impossibile per una squadra che può contare su giocatori come Spanoulis, Zisis, Papanikolaou e che, contro centri più “classici” come Tomic (Croazia), Gasol (Spagna) e Vidmar e Begic (Slovenia) potrà anche permettersi di tenere in campo più a lungo Bourousis.