ITALIA

 

Aradori 9  Ieri avevamo chiesto a Pietro di sconquassare le coste turche e di non fare prigionieri, ma dopo il cannoneggiamento del terzo quarto, col 90% al tiro e 17 punti segnati, l’ambasciata turca a Roma ha esposto formale protesta, accusando Aradori di utilizzare armi non convenzionali. La parabola di questo seriale talento offensivo, dopo i 15 punti di media in Eurolega a Cantucky, è forse arrivata al suo punto più alto. Ora, col passare del tempo, potrà esserci un ulteriore consolidamento a livello internazionale, ma soprattutto la certezza che oltre alle due supposte e principali bocche da fuoco in attacco -Belinelli e Datome – l’Italia e Simone Pianigiani dispongono di un cannoniere che attacca il ferro e i difensori con la foga che animava gli spartani contro re Serse. Monumentale.

Gentile 8 ‘Ale Gentile questa sera ha la cazzimma’, scriviamo su Facebook  a pochi minuti dall’inizio. E non ci sbagliamo, perché Riccardo Sbezzi ci ha insegnato a guardare dritto negli occhi questo vulcano incapace di chetarsi, che contro Boscia – l’inventore della leggenda di suo padre Nandokan – dimostra, a soli 20 anni, di essere uno dei più portentosi e spaventosi talenti del Vecchio continente. 20 punti col 60% al tiro, una determinazione difensiva che si traduce ancora in troppi falli, capacità di lettura e di leggere il terrore negli occhi del difensore. Perché quando il suo difensore manifesta terrore, Alessandro gli segna in faccia.

Vitali 7 Pubblicamente elogiato da Marco Belinelli a fine gara, Luca mette energia, ritmo, 1 tripla e 5 punti nei 9 minuti di impiego. Bravo Luca.

Poeta 6,5 La consueta dose di grinta ed agonismo.

Nicolò Melli, gigantesco (foto M. Musolino 2013)

Niccolò Melli, gigantesco (foto M. Musolino 2013)

Melli 8,5 Un giorno molto lontano, questo riccioluto classe 1991 – che gioca con la classe e l’istinto di un veterano – dirà ai nipotini: ‘Sapete, tanti anni fa ai miei primi Europei ho giocato da leone contro la Turchia, che aveva un pacco lunghi di cristoni alti 2.10 e anche oltre, pronti a farmi un culo così perché pensavano fossi un ragazzino. Invece il culo gliel’ho fatto io, segnando 14 punti, catturando e strappando 10 rimbalzi, e chi tentava di rubarmi la palla assaporava i miei gomiti. Sì, quella volta mi sono veramente fatto onore sul campo’. Il ragazzo, parafrasando Francesco De Gregori, avrà anche le gambe strette ma si è già fatto, eccome. Bellissimo il frangente in cui cintura il compagno Ale Gentile dopo un fallo, per evitare tecnici o altro. Signori, Nicolò Melli è un leader. E adesso sono cazzi vostri.

Belinelli 8 Con quella faccia un po’ così, l’espressione un po’ così, la camminata dinoccolata e la barbetta ribelle, Marco Belinelli da San Giovanni Persiceto lancia i suoi missili aria aria anche contro Ankara. Subisce 6 falli, record di squadra ieri sera, e semina il consueto panico tra i difensori avversari, oltre ad assumere il timone del comando nei momenti difficili. Leadership crescente.

Diener 6,5 La cosa maggiormente positiva sono le 4 assistenze e la lucidità messa a tratti, anche se offensivamente talvolta servirebbe una sua presenza maggiore. Ma siamo sulla strada giusta.

Cusin 6 Non bissa la mostruosa prestazione contro i russi, ma gioca ugualmente con determinazione et intimidazione. Forza Cuso!

Datome 6/7 In campo per 31 minuti senza segnare, dopo i 25 punti dell’esordio. E allora? Allora Pianigiani è un genio, perché attira su di lui la difesa russa lasciando licenza di uccidere ad Aradori e Gentile. Gigi ripaga con una meravigliosa stoppata in difesa, rimbalzi e la consueta, enorme dose di altruismo. Un campione, puro e assoluto. Anche quando scrive ‘virgola’ a referto.

Cinciarini 6,5 Una tripla essenziale ed importante, cambi di passo che mettono in difficoltà le difese russe, buone letture e poca tendenza a ‘strafare’. Coraggio Andrea, si cresce tutti insieme. E tu sei una parte determinante di questo gruppo

Simone Pianigiani 8,5  A fine gara scioglie la tensione e si toglie qualche sassolino dalla scarpa, perché troppi avevano diffidato e dato per spacciati i suoi ragazzi, che hanno fatto a polpette la Russia e i già vicecampioni del mondo della Turchia, farciti di lunghi grandi e grossi che teoricamente avrebbero banchettato sotto le nostre plance. Simone Pianigiani non ne sta sbagliando una, infondendo spirito e grinta, trovando dal suo non abbondantissimo mazzo la carta giusta ogni volta. Il segreto è mantenere costantemente la tensione a mille. Poi si vedrà. Ma mentiremmo se dicessimo che non crediamo alla qualificazione. Ci crediamo, Simone, la qualificazione è lì, alla nostra portata. E il match con la Finlandia diventa quello della verità.

 

TURCHIA

Balbay 6 Una tripla, tanto atletismo e poco più.

Preldzic 6,5  Segna 9 punti e cattura 8 rimbalzi, uno dei pochi a non mollare (quasi) mai.

Güler 5,5 Perde 4 palloni, senza incidere granché sulla gara.

Ilyasova 6+  Ci mette grinta, punti, rimbalzi e gioco sporco. Qualche ghigno beffardo di troppo, per i  nostri gusti.

Erden 6 Una portentosa schiacciata e poco altro. È grande e grosso ma sembra un Don Abbondio.

Cetin 6,5 Con le sue triple ci fa male, più d’una volta. Uno degli elementi più continui di Boscia.

Gönlüm 6+ Punti, rimbalzi e presenza. Una minaccia seria, sotto canestro.

Arslan 6+ Quattro discrete assistenze.

Asik 6/7 Forse il più temibile e continuo, quello che subisce più falli (5) assieme a Preldzic. L’unico o quasi a rendere onore al suo blasone internazionale.

Türkoglu 5,5 Da qualche parte, in casa, deve avere quadri ed articoli incorniciati che gli ricordano quand’era un grande giocatore, un asso conteso anche in NBA. Adesso, con l’attenuante delle 35 primavere, si muove con proverbiale lentezza, piazzando comunque due triple e mettendo in  mostra – per inerzia – scampoli della grandezza che fu. Ma quando il gioco si fa duro, spesso corre dalla parte opposta. Peccato, e comunque onore al campione (che fu).