Vissilis Spanoulis

Vissilis Spanoulis

 Grecia-Russia 80-71

 

(Seconda) missione compiuta. La Grecia di Andrea Trinchieri continua imperterrita il suo ruolino di vittorie, conferma la sua forza e nella sera in cui i vice campioni olimpici della Spagna cadono al cospetto della Slovenia dimostra soprattutto una cosa: gli ellenici non sovvertono i pronostici, li rispettano e  vincono. Sempre. Anche contro una Russia mai doma, che pur sotto di 20 lunghezze trova l’orgoglio- suo e di Shved, offensivamente anonimo per 32 minuti- di tornare a poche incollature. Ma quando hai Nicos Zisis in campo, se Papanikolau fa se stesso, se Printezis mostra il muso duro e Kaimakoglou conferma di meritare l’appellativo di Leonida, contro una Grecia così dura, talentuosa, cazzuta e dall’istinto omicida sarà durissima. Per chiunque. Trinchieri accompagna l’evoluzione di questa squadra in modo naturale, senza forzature. E’ sempre più la Grecia di Trinchieri, ma senza strappi o fughe in avanti. La Russia si dimostra osso durissimo, e con avversari più agevoli è a nostro avviso ancora in piena corsa per il passaggio del girone. Specie considerando il doppio e ferale Ko della Turchia di Boscia, cui ormai sembra rimanga solo l’istinto della belva ferita. E lasciatelo dire al cronista che più di tutti lo ammira e stima: chi ha sottostimato Andrea Trinchieri è bene, con ogni probabilità, che si dedichi all’analisi o all’esegesi di altre discipline sportive. Punto.

 LA CRONACA

Avvio offensivamente contratto per entrambe le squadre: Valiev segna i primi punti, Spanoulis e Bourousis vengono sistematicamente raddoppiati, l’attacco greco ha le polveri bagnate. La Grecia si sblocca con Printezis che cattura un rimbalzo offensivo, segna e subisce fallo, poi Spanoulis segna  un morbido jumper: 4-2 Grecia dopo 3  minuti e mezzo, punteggio alquanto basso.Printezis affonda la lama nella burrosa difesa russa, bruciando il suo marcatore con una penetrazione laterale finita con una schiacciata: 8-2 per la banda Trinchieri a metà del quarto.  Karasev spezza l’abulia difensiva russa con 4 punti consecutivi, poi Fridzon fissa la parità. Seguono 4 triple in fila, due per parte (e due di Fridzon): 14-14 dopo 8 minuti. Antonov segna il canestro del sorpasso russo, mentre Khvostov inventa a fil di sirena una tripla ignorantissima: 21-16 per la Russia dopo 10 minuti.

Nel secondo quarto ‘Leonida’ Kaimakoglou rintuzza con 4 punti consecutivi, ma la Russia risponde con tre punti di Kulagin e Monya: 27-20 per i russi al 12’. Due triple di mago Spanoulis,  un comodo appoggio da sotto di Kaimakoglou e due bei movimenti offensivi di Bourousis riportano avanti gli ellenici: 32-29 a metà del secondo quarto.   Perperoglu prova a far scappare i suoi,  la Russia difende con solerzia ma Fotsis punisce con la sua classica tripla dall’angolo: 41-34, la Grecia allunga e chiude la prima metà della gara con 7 punti di vantaggio.

Terzo quarto; Papanikolau- decisamente meno abulico rispetto a ieri- e Zisis, la cui dote è la consueta dose di intelligenza cestistica,  portano gli ellenici al massimo vantaggio, 46-34 dopo 2 minuti. Spanoulis ‘spanouleggia’, Papanikolau continua a infierire dall’arco: 56-39 per i greci a metà tempo, la banda Trinchieri cresce di minuto in minuto. I russi cercano di aumentare la pressione sotto le plance, ottenendo falli e punti: Monya schiaccia il meno 13, 58-45 per i greci dopo 8 minuti. Perperoglu riallunga, ma Karasev è in serata di grazia. Il ferro respinge malignamente la tripla di Fotsis allo scadere: la frazione si chiude con la Grecia avanti di 15 lunghezze, 62-47.

La transizione offensiva greca è uno spettacolo per gli occhi, il basket pulito ed essenziale di Trinchieri- con le superbe applicazioni individuali dei suoi giocatori- è un ostacolo insormontabile per la pur coriacea Russa. Primi  punti di Shved al 32’, Russia sempre sotto di 15 punti (64-49).  Un gioco da tre punti di Printezis e un lay up di Perperoglu riaffondano la nave russa, che va sotto di 20 lunghezze. La partita si esaurisce pian piano, non senza far percepire in modo chiaro l’enorme forza mentale e tecnica della Grecia del Poeta Guerriero. Si gioca un gradevole garbage time per fissare il punteggio finale, Shved punta sull’orgoglio e riscatta lo zero offensivo dei primi tre quarti segnando due canestri e subendo fallo in entrambe le occasioni. Sokolov segna da sotto il meno 11, 73-62 con tre minuti da giocare. La tripla di Shved riporta la Russia a sole 8 lunghezze (75-67), ma Trinchieri e la Grecia non perdono né la calma né la trebisonda. Shved schiaccia un ulteriore meno 7, ma i liberi di Zisis chiudono definitivamente il match. Shved segna 17 punti negli 8 minuti finali, ma non basta.

IL TABELLINO

Grecia: Sloukas 7, Bourousis 4, Zisis 5, Spanoulis 11, Perperoglu 10, Fotsis 3, Papanikolau 10, Mavrokefalidis 10, Kaimakoglu 11, Printezis 9

Russia: Karasev 10, Sokolov 7, Valiev 2, Fridzon 8, Kulagin 5, Shved 17, Monya 7, Khvostov 6


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