Giovedi 31 partirà la 39esima edizione di EuroBasket, la seconda itinerante dopo l’edizione 2015, l’ultima a cadenza biennale. Ad ospitare i gironi eliminatori saranno Helsinki (gruppo A), Tel Aviv (gruppo B, in cui sarà impegnata l’Italia), Cluj (gruppo C) ed Istanbul (gruppo D), dove si giocherà anche la fase finale ad eliminazione diretta, a cui accederanno le prime 4 squadre di ciascun gruppo. COme sempre Dailybasket seguirà la manifestazione con un proprio inviato a Cluj e poi alla fase finale ad Istanbul, oltre che con la solita copertura di notizie ed aggiornamenti durante tutta la manifestazione. E come nostro costume non poteva mancare un preview dei quattro gruppi eliminatori, partendo dal gruppo D, quello di Istanbul. Buona lettura e buon EuroBasket!

TURCHIA

Potremmo definirlo l’anno zero per una delle potenze cestistiche, almeno a livello economico, del basket europeo. Una forza che però, se si esclude il secondo posto ai Mondiali del 2010 guarda caso organizzati in patria, ha fatto fatica a concretizzarsi in campo. Dopo le non brillanti avventure di Tanjevic ed Ataman la Federazione ha deciso di virare verso Ufuk Sarica, già assistente di Ataman e capace del miracolo Pinar Karsiyaka nel 2015, che ha deciso di affidarsi ad una squadra non più giovanissima, pur senza Asik ed Ilyasova, ma soprattutto molto più autoctona rispetto al recente passato. Accanto a Bobby Dixon, infatti, i leader designati saranno Korkmaz, Osman e Sipahi, che dovranno finalmente dimostrare di essere maturati al punto di poter trascinare più avanti possibile una squadra con poco talento ma sospinta dal sempre caloroso pubblico di casa.

ATTENZIONE A… Senza Asik ha perso in peso sotto canestro, anche se Aldemir ha dimostrato di essere cresciuto tanto nell’ultima stagione al Darussafaka. Con Dixon e tutti i tiratori nel backcourt, inclusi i “vecchi” Guler e Mahmutoglu, sarà una squadra di corsa e tiro, in cui però l’impatto della vecchia guardia sarà fondamentale per sgomitare e fare strada in un torneo probabilmente destinato ad altri.

SERBIA

Non è stato un cammino di avvicinamento tra i più semplici per Sasha Djordjevic, tra assenze ed infortunii. Il Raduljica milanese forse serviva a poco, anche se in nazionale aveva sempre dato il suo contributo, ma ben più gravi sono le assenze di Teodosic e Nikola Jokic, che di fatto limitano di molto le rotazioni di Djordjevic sull’asse play-pivot. Se a questo ci aggiungiamo i problemi alla schiena di Kalinic, ecco che le nubi all’orizzonte sono sempre di più e la strada verso il trono continentale sembra iniziare in salita. Ma nonostante tutto la squadra trasuda talento, Jovic ha fatto un ulteriore step con una grande EuroLeague, Bogdan Bogdanovic vuole dimostrare di essere il nuovo Mr.Europa e Marjanovic è un totem che hanno in pochi. Farà tanta strada, vedremo se arriverà fino in fondo.

Bogdan Bogdanovic (Foto Stefanini 2015)

ATTENZIONE A… – Senza Teodosic, Djordjevic affiderà le chiavi della squadra al suo futuro giocatore al Bayern Stefan Jovic, che alla Stella Rossa ha ormai dimostrato tutto il suo valore ma che in nazionale ha sempre recitato un ruolo da comprimario. E’ chiaro però che la strada verso il titolo continentale dopo il doppio argento mondiale ed olimpico, passerà dalla capacità di Bogdanovic di saper reggere anche il peso della leadership in una squadra che trasuda di caratteri forti.

RUSSIA

Il paradosso di un campionato tra i più ricchi d’Europa ed una nazionale che fatica a farsi strada in campo continentale, ma soprattutto a produrre talenti a livello giovanile. L’ultimo trionfo risale a 10 anni fa, l’ultima medaglia al 2011, addirittura fuori dalla fase ad eliminazione diretta nelle ultime due edizioni. Non è un caso se la Russia sia al ventesimo posto nel ranking FIBA per la nazionali giovanili, undicesima in Europa. La presenza di Shved e Mozgov, unita al talento di Vorontsevich, dà un minimo di fiducia e di speranza, ma per il resto la squadra di Bazarevich è un mix di vecchi volponi, come Fridzon e Kurbanov, contro cui sarà come sempre complicato giocare ma che difficilmente potranno vincere l’Europeo, come pronosticato da Mozgov a giugno.

ATTENZIONE A… – Passa tutto dalle mani di Shved e Mozgov, ma soprattutto dalla loro capacità di coinvolgere i compagni e di avere un maggior contributo da una panchina assente durante la preparazione. Paradossalmente, però, proprio il talento limitato ed aspettative molto basse potrebbero risultare l’arma in più dei russi, che necessariamente dovranno mettere in campo tanta cattiveria agonistica per riuscire ad emergere.

LETTONIA

Ecco una squadra che può scompigliare il mazzo e diventare la grande sorpresa di questa edizione confermando la grande crescita della nazionale baltica, pronta a migliorare il già storico ottavo posto di due anni fa. Questa volta Bagatskis li ha proprio tutti ad iniziare da Davis Bertans, fresco di chiamata agli Spurs, e Kristaps Porzingis. Saranno loro i leader designati di una squadra che può comunque contare anche su Dairis Bertans, Strelnieks, Timma, Silins, solo per citarne alcuni, con una profondità di roster difficilmente riscontrabile in molte altre squadre. Dei nomi caldi mancherà solo Anzejs Pasecniks, il centro di Gran Canaria nuovo talento già in odor di NBA. Nonostante tutto la Lettonia rimane una squadra molto forte che già nel girone potrebbe fare qualche danno.

ATTENZIONE A… – Al contrario della Russia, potrebbero essere proprio le alte aspetattive di tutti, non solo dei tifosi lettoni, il nemico numero uno della squadra di Bagatskis. E’ chiaro che dall’impatto di Porzingis dipenderà molto ma il ragazzo è riuscito a prendersi il palcoscenico del Madison, non pensiamo possa tremare ad un EuroBasket, seppur il primo della carriera. Piuttosto, nonostante un roster lungo, sarà proprio l’impatto di una panchina buona ma senza grandi punte la discriminante tra un grande Europeo ed una grande delusione.

BELGIO

E’ vero ci hanno fatto fare brutta figura a Tolosa. E’ anche vero, come dice Van Rossom uno dei giocatori più esperti e conosciuti, che il Belgio sta diventando sempre più competitivo a livello europeo di anno in anno. La realtà, però, è che la squadra allenata da Eddy Casteels rimane un gradino sotto e quando le partite conteranno veramente il gioco si farà terribilmente duro. A parte l’assenza di Lojeski, la squadra belga è molto simile a quella di due anni fa con Van Rossom e Tabu a guidarla, insieme all’eseprienza dei vari Gillet, Serron e la nostra vecchia conoscenza De Zeeuw. Un po’ di curiosità, infine, intorno a Manu Lecomte, giovane point guard di Baylor che abbiamo già avuto il (dis)piacere di conoscere a Lignano Sabbiadoro due anni fa quando fece malissimo alla nostra U20, che a livello giovanile ha fatto sfaceli e si affaccia alla prima importante manifestazione senior.

ATTENZIONE A… – Squadra tosta e molto aggressiva, contro cui giocare sarà difficile per tutti, come mostrato anche nell’ultimo EuroBasket. L’assenza di Lojeski, reduce dal brutto infortunio di marzo, priverà la squadra del suo leader e giocatore più forte. Squadra che non potrà mai abbassare la concentrazione e le cui speranze passeranno per forza di cose dall’impatto di Van Rossom e Tabu.

GRAN BRETAGNA

Uno dei grandi misteri del ranking FIBA è il 22esimo posto della Gran Bretagna, una nazione che per intenderci non ha mai superato il primo turno in un Europeo. Non è un caso se Liz Nicholl, il CEO di UK Sport l’ente non-governativo che distribuisce i fondi del Comitato Olimpico britannico alle varie federazioni, in una recente intervista abbia detto più o meno “se sport come volley e basket non hanno possibilità di vittoria, perchè devo finanziarli? Per sentirmi buona a Natale?”. A coach Prunty mancheranno anche gli unici giocatori che potevano dare un senso all’avventura inglese ad Istanbul, Luol Deng e Ben Gordon, che la scorsa estate ha contribuito in modo determinante alla qualificazione dei sudditi di Sua Maestà. Lawrence, Clark ed Olaseni formano la spina dorsale di una squadra di onesti mestieranti in cui probabilmente poteva trovare molto spazio Carl Wheatle, una delle rivelazioni di Biella nello scorso campionato di Serie A2, se non fosse stato per l’infortunio al ginocchio di pochi giorni fa.

ATTENZIONE A… – Il tentativo di emergere del basket britannico sembra essersi esaurito con le Olimpiadi di Londra. Una squadra che proverà a mettere in mostra qualcuno dei suoi giocatori, in particolare Olaseni ma che non ha alcuna chance non solo di andare avanti ma anche di vincere una partita. Peccato per l’assenza del “nostro” Wheatle, che poteva provarsi in un contesto decisamente stimolante.

PRONOSTICO

Djordjevic utilizzerà il girone per mettere a punto le nuove gerarchie ed i nuovi equilibri dopo la non facile preparazione, ma difficilmente la Serbia potrà fallire il primo posto. Alle sue spalle invece ci sarà una bella battaglia per gli altri tre posti che valgono il pass per la seconda fase. Turchia e Lettonia sembrano decisamente un passo (se non due) davanti, con i baltici che potrebbero anche riservare brutte sorprese ai padroni di casa chiudendo il girone al secondo posto e lasciando alla Turchia un incrocio difficile al secondo turno, contro Spagna o Corazia. Tagliata fuori la Gran Bretagna, la Russia questa volta dovrebbe superare i gironi, anche se il Belgio ha già dimostrato due anni fa di essere un brutto cliente e di poter anche regalare qualche sorpresa.


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