ITALIA-TUNISIA 68-41

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Un ottimo Belinelli ci ha tenuto su nella prima parte di gara (foto di Matteo Cogliati)

Mettiamola così, ci sono serviti 20 minuti per scioglierci e farci prendere ritmo in attacco. E’ un Italia double-face quella che esordisce nel Pre-Olimpico di Torino, con un fattore comune che ci fa sperare per il proseguo della settimana. Una difesa feroce che forza palle perse (11), infrazioni di 24″ (3) e nasconde il canestro alla Tunisia per tutto il match (23% alla sirena). Certo l’assenza di Mejri si fa sentire e a parte la guardia El Mabrouk (3/4 da 3 nei primi due quarti, 11 punti alla fine) e il naturalizzato Roll, il resto della Tunisia è sottobosco cestistico, ma l’Italia ci mette del suo per tenere in partita gli avversari, con una prima parte di gara da soli 32 punti, con 7 palle perse e soprattutto Datome e Gallinari non pervenuti, che combinano per 1/9 e faticano ad entrare, soprattutto mentalmente, nel match tanto che lo stesso Messina riprende il capitano in un time-out chiedendo più decisione nelle giocate. Fortuna che Belinelli (11 punti con 4/7 al tiro), nonostante la maschera ed un occhio pesto, è quello dei giorni migliori e Bargnani (15 punti, 6 rimbalzi e 2 assist, MVP del match) è una delle migliori versioni viste in maglia azzurra.

Poi al rientro dagli spogliatoi ci pensa Alessandro Gentile, dentro al posto di Datome, a portare un pò di decisione, producendo recuperi difensivi e punti in attacco ed è tra i protagonisti del 10-0 che ci fa finalmente scappare via, dandoci fiducia e facendoci finalmente trovare fluidità in attacco. Il break si allunga poi fino al 17-0 quando anche Aradori entra in ritmo supportando un Bargnani ispirato che si merita tutta la standing ovation quando va a sedersi sul 49-27. L’ultimo quarto è passerella con Messina che concede tanti minuti a Poeta, Tonut e Melli, che ripagano giocando con la giusta intensità, allungando il divario fino al 68-41 finale.

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Standing ovation per Peppe Poeta da parte del suo nuovo pubblico (foto di Matteo Cogliati)

COSA VADecisamente la difesa, cattiva e aggressiva al punto giusto, che produce palle perse e nasconde letteralmente il canestro alla Tunisia, soprattutto in una seconda parte di gara in cui i gicoatori africani hanno prodotto 14 punti con 4/26 al tiro. L’avversario non poteva farci paura, ma l’atteggiamento e la predisposizione di tutti ad aiutarsi e a parlare nella nostra metà campo è di sicuro positivo per la gara difficile che ci aspetta domani

COSA NON VAGigi Datome decisamente sotto tono, chiude con 0/4 e 3 rimbalzi, ed un linguaggio del corpo che non è piaciuto a nessuno, in primis ad Ettore Messina che lo ha ripreso più volte durante i timeout nel corso dei primi due quarti e poi lo ha tenuto a sedere quando l’Italia ha prodotto il break decisivo ad inizio terzo quarto. Domani è un altro giorno e Gigi ci sarà, ne siamo certi.


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