Dopo aver analizzato nel dettaglio i 4 gironi europei, con le 12 squadre che rappresenteranno il Vecchio Continente, andiamo a vedere cosa è successo nelle altre zone e chi sono le altre 20 squadre che dal prossimo 31 agosto si sfideranno in Cina. Ricordiamo che la formula prevede che le 32 squadre vengano divise in 8 gironi da 4 che qualificheranno alla seconda fase le prime 2, mentre le altre si giocheranno i piazzamenti dal 17^ al 32^ posto.

(credits FIBA)

AFRICAN QUALIFIERS (5 squadre)

L’Africa aveva a disposizione 5 posti per la Cina, si qualificavano le prime due dei raggruppamenti finali più la migliore terza. Il primo dei due gironi si era chiuso a dicembre con la qualificazione certa di Tunisia e Angola mentre il Camerun, terzo, aveva il suo destino legato a quello della Costa d’Avorio e della Repubblica Centroafricana che avrebbero potuto superarlo nell’ultima sessione di gare che si è svolta tra giovedi e sabato della scorsa settimana a Treichville, in Costa d’Avorio. Con Nigeria e Senegal che rispettavano i pronostici staccando la qualificazione come prima e seconda, erano proprio i padroni di casa della Costa d’Avorio che a sorpresa si andavano a prendere l’ultimo biglietto per la Cina battendo nell’ultimo match il Mali trascinati dalla guardia del Nancy Souleyman Diabate. L’impresa vera, però, veniva compiuta nel primo giorno di gare in cui gli “Elefanti” rifilavano 26 punti alla Nigeria, dominando a rimbalzo e tenendo gli avversarti al 25% dal campo. Una vittoria decisiva visto che la Costa d’Avorio supera il Camerun di soli 8 punti nella differenza canestri.

(credits FIBA)

ASIAN QUALIFIERS (7 squadre)

Jamshidi (foto di Matteo Cogliati)

Oltre alla Cina padrona di casa e già qualificata altri 7 posti a disposizione per la zona Asia-Oceania. Con Nuova Zelanda, Corea del Sud e Australia già qualificate, l’ultimo turno ha assegnato gli altri quattro posti con il Libano che ha vissuto un vero dramma sportivo arrivando vicinissimo alla qualificazione ma buttandola via nella seconda parte di gara contro la già qualificata Corea. Il Libano infatti gioca un grande primo tempo, conducendo anche in doppia cifra, ma subisce un parziale di 44-28 nella seconda parte di gara e dice addio al sogno di tornare al Mondiale. Sconfitta che fa felice le Filippine che si erano complicate il cammino verso la Cina ma trascinate da Andray Blatche (41 punti, 13 rimbalzi e 5 triple) superano agevolmente il Kazakistan e strappano il pass come migliore quarta. Tutto facile invece per il Giappone che produce, in 48 ore, due gare da 96.5 punti di media strappando il pass come seconda del girone alle spalle dell’ Australia, che nell’ultima sfida si concede alla voglia dell’Iran, che trascinato dalla coppia Yakhchali-Jamshidi (46 punti combinati) batte i Boomers e strappa il terzo posto del girone e la terza qualificazione consecutiva ad un Mondiale. L’ultimo posto è della Giordania che, trascinata dalla quasi tripla-doppia di Dar Tucker, gioca una gran partita contro una Nuova Zelanda che, pur priva di alcuni giocatori, vende cara la pelle e sfiora nel finale il successo.

(credits FIBA)

AMERICAS QUALIFIERS (7 squadre)

Sette posti a disposizione anche qui ma solo 3 da assegnare nell’ultimo turno con i fari puntati in particolare a San Juan di Portorico ed a Santo Domingo, dove erano in ballo il terzo posto dei due gironi e lo spot come migliore quarta. Alla fine festeggiano Portorico, Repubblica Dominicana e Brasile. I verde-oro, con la doppia-doppia di Varejao e le triple di Matheus, sembrano in controllo nei primi 25′ ma subiscono il ritorno dei dominicani guidati da Mendoza e Victor Liz ma sul più bello si spegne la luce d il 9-0 finale dei carioca vale terzo posto e qualificazione nel girone F alle spalle delle già qualificate Canada e Venezuela. Festeggia però anche la Repubblica Dominicana, che deve però ringraziare Portorico che strappa il terzo posto all’Uruguay a cui non resta neanche l’ultimo pass, una vera disdetta per la Celeste che era partita con 3 vittorie, inclusa quella esterna con l’Argentina, ma che nella seconda fase ha faticato troppo. In quella che è una sfida da dentro-fuori, l’Uruguay parte e finisce meglio (9-19 in avvio, 7-16 negli ultimi 180″) ma in mezzo subisce troppo la rapidità e la voglia di vincere di Portorico e non basta un Esteban Batista da 19 punti e 9 rimbalzi unito ad un Fitipaldo da 2/3 dalla grande distanza. Portorico, guidato dai punti di Gary Browne (16) e Gian Clavell (13), unito al lavoro sporco di Carlos Lopez (+10 di plus/minus, 6 rimbalzi in 14′), è bravo a reagire alla falsa partenza e condurre poi agilmente fino al +13 e poi ancora 58-49 a 2′ dalla sirena. Il braccino dei portoricani riporta l’Uruguay ad un solo possesso a 18″ dalla fine sulla tripla di Parodi ma il suo ultimo tentativo, dopo l’ 1/2 dalla lunetta di Huertas, si spegne sul ferro insieme alle speranze della Celeste. Per la cronaca bella sfida a Greensboro con gli Stati Uniti che risalgono dal -9 nell’ultimo quarto e battono sulla sirena, con l’incredibile buzzer-beater di Hearn, l’Argentina chiudendo al primo, platonico, posto il girone.

(credits FIBA)