DANZICA – L’Italia perde la partita che le avrebbe potuto regalare la certezza matematica di qualificarsi al mondiale. La sconfitta 94-78 limita i danni: serviva un +20 alla Polonia per recuperare la differenza canestri inflitta all’andata. Le nostre speranze di conservare il secondo posto nel girone alle spalle della Lituania rimangono intatte.

La partita

Serata storta per gli Azzurri a Danzica (foto N. Accardo)

Nel primo quarto Sacchetti fa ruotare dieci uomini, senza mai riuscire a invertire la marcia: l’Italia soffre sui due lati del campo, imbarca in soli 10’ un -13 frutto della supremazia di Lampe e delle triple dei vari Slaughter, Sokolowski e Waczinski. Nella prima metà di gioco il saldo dei rimbalzi è 17-11, si aggiungono canestri concessi sulla rimessa, falli ingenui e troppi tiri liberi: di fronte c’è una squadra con le spalle al muro e determinata a vincere, noi sembriamo in gita, ché tanto prima o poi ci qualifichiamo. Sacchetti è l’unico che riesce ad arginare Lampe, Abass la luce in attacco, Gentile uno dei pochi a prendersi responsabilità in attacco.

La difficoltà ad attaccare il canestro difeso dal totem polacco si attenua nel terzo quarto. E’ Aradori a oliare gli ingranaggi, architettando un parziale da 12-1 che riporta a -6. Gentile gioca a sprazzi, siede in panchina troppo a lungo e dal nulla si inventa un gioco da 4 punti. Ricuciamo lo strappo soltanto a -8, perché la Polonia va a canestro per la terza volta di fila sulla sirena. Nell’ultima frazione la Polonia scappa subito a +12 e risulta subito evidente che la priorità è conservare la differenza punti di +19 conquistata all’andata. La Polonia tocca +17 chiude tutti gli spazi in attacco. Due triple di Filloy e qualche sessione dalla lunetta riescono a limitare i danni, una palla persa regala il +16 a con 1’ da giocare. Riceviamo un prezioso antisportivo a favore, ma Vitali riesce a fare 0/2 dalla lunetta ed è ancora una volta Brian Sacchetti a segnare il canestro della “sicurezza” che evita il rovesciamento della differenza canestri: il +19 dell’andata ci permette di affrontare la prossima finestra (contro l’Ungheria e in Lituania) con minore pressione.