Romeno Sacchetti (foto di Marco Berti)

VARESE – 13 agosto 2003. Italia – Grecia. L’ultima volta a Varese. 26 agosto 2006. Italia – Lituania. L’ultima volta ad un Mondiale. Il destino, a volte, si diverte a fare dei giri straordinari. Varese, 22 febbraio 2019. Italia – Ungheria 75-41. L’Italia stacca il tanto agognato pass per i Mondiali 2019 in Cina.

Su una delle sceneggiature più belle che il destino potesse mai scrivere, l’Italia di coach Meo Sacchetti, nella “sua” Varese, batte agevolmente l’Ungheria, in una cornice di pubblico fantastica, e si qualifica alla FIBA World Cup 2019. Una vittoria che non è mai stata in discussione, con gli azzurri che, nonostante avvertano un po’ di pressione, cominciano subito con il botto: 10-0 di parziale e Ungheria che sembra non essere in grado di reggere l’urto di Gentile (i primi sei punti dell’Italia sono tutti suoi) & Co. Quando l’Ungheria trova i primi due punti, Della Valle risponde dalla sua zona calda da tre punti, 13-2, ma gli azzurri faticano a trovare tiri puliti e l’Ungheria, con qualche canestro “sporco”, ritorna in partita: 15-9 al 10’. Pascolo e Aradori aprono bene il secondo quarto, poi due canestri in transizione degli ungheresi fanno infuriare Meo Sacchetti, che chiama subito time-out. La reazione dell’Italia è rabbiosa: Della Valle trovare tre liberi dal cilindro, Ricci si sblocca dalla lunga e gli extra-possessi garantiti dai rimbalzi offensivi fanno malissimo agli ungheresi: 34-15 all’intervallo.

Pietro Aradori (foto di Marco Berti)

Tra lo spettacolo di tamburi e dei Da Move, l’adrenalina a Varese non svanisce nemmeno durante la pausa lunga: l’Ungheria parte meglio nella ripresa, ma Gentile trova un gioco da tre punti che fa esplodere un PalaOldrini da tutto esaurito. L’attacco azzurro si muove, adesso, più rapidamente e fioccano canestri in rapida successione, che travolgono letteralmente l’Ungheria. Quando Cinciarini sfrutta un gioco a due con Ricci per perforare la difesa degli ospiti e Aradori buca la retina da tre, l’Italia ormai ha preso il largo, 50-26. L’ultimo quarto non è altro che una lenta e progressiva marcia festante di avvicinamento al fischio finale, con gli azzurri pronti ad esultare e con loro tutta Varese. Abass si prende la scena, Brooks ha energia da vendere per segnare, prendere rimbalzi, dare il “cinque” ai suoi compagni e chiudere ogni spazio in difesa, mentre Vitali dispensa assist a destra e a manca. Sulla formazione magiara piovono le triple di Ricci e di Della Valle, con quest’ultimo che mostra anche l’orologio alla “Damian Lillard”. È il suo momento ed è quello dell’Italia che dalla lunga, e come se no, ipoteca vittoria, pass per i Mondiali e grandi festeggiamenti (bagnati) per Meo Sacchetti. Finisce 75-41 e sì, ora possiamo finalmente dirlo: si va in Cina!

Amedeo Della Valle (foto di Marco Berti)

Tabellini

Italia – Ungheria 75-41 (15-9; 34-15; 52-33)

Italia: Della Valle 15, Aradori 11, Gentile 9, Biligha 8, Vitali 4, Filloy 3, Pascolo 4, Brooks 5, Ricci 6, Cinciarini 2, Flaccadori, Abass 8. All. Sacchetti

Ungheria: Rujak, Keller 1, Juhos, Vojvoda 15, Benke 14, Somogyi, Jones 2, Ferencz 3, Perl 2, Filipovity, Eilingsfeld 4, Varadi. All. Ivkovic