(Foto: sport.postimees.ee)

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Forse in pochi se ne saranno accorti, ma durante il mese di agosto, mentre le protagoniste dell’imminente campionato europeo si affrontavano nelle amichevoli di preparazione, le escluse erano impegnate nel primo Qualification Round all’Europeo 2015, che metteva in palio un posto per il campionato che si svolgerà in Ucraina. Ed è l’Estonia di Kristjan Kangur e Janar Talts la prima qualificata, con la vittoria in finale sulla Bulgaria.

Sono state 13 le squadre in lotta per questo primo spot al prossimo europeo, divise in 4 gironi: nel Gruppo A, la Bulgaria (record di 3 vinte e 1 persa) ha avuto vita facile contro Islanda (2-2) e Romania (1-3); così come l’Estonia (3-1) nel Gruppo B, seguita da Portogallo (2-2) e Olanda (1-3), e la Bielorussia (3-1) nel Gruppo D, in cui erano incluse anche Repubblica Slovacca (2-2) e Ungheria (1-3). Più equilibrio, in un certo senso, nel Gruppo C, quello composto da 4 squadre: se infatti il Lussemburgo ha chiuso con 0 vittorie e 6 sconfitte e anche la Danimarca ha creato pochi problemi (2-4), c’è voluto il conteggio degli scontri diretti a decidere chi avrebbe passato il turno tra Svizzera e Austria, entrambe a quota 5 vittorie e 1 sconfitta, ma con la Svizzera, appunto, con il favore degli scontri diretti (+6 all’andata, -1 al ritorno).

Solo la prima classificata di ogni girone, infatti, passava alla fase successiva, ovvero le semifinali, in cui la Svizzera, priva della sua stella Thabo Sefolosha, è stata piegata senza troppi sforzi dalla Bulgaria dei gemelli Ivanov (92-71 all’andata, 67-87 al ritorno), mentre un po’ più di equilibrio si è visto tra Estonia e Bielorussia, con la seconda vincente all’andata (76-70) ma sconfitta di 18 punti (79-61) al ritorno.

E in finale l’Estonia si è ripetuta: sconfitti di 3 punti all’andata (58-55) in una gara caratterizzata da pessime percentuali e decisa, in sostanza, dal dominio dei bulgari a rimbalzo (doppia doppia da 15+11 per Kaloyan Ivanov), Kangur e compagni si sono riscattati nella partita di ritorno, portandosi a +15 già nel primo quarto e controllando la gara nei restanti tre quarti (61-49).

Curiosamente, o forse indicativo del valore medio del collettivo di queste due squadre, nei primi 10 marcatori della manifestazione non figurano estoni o bulgari: il migliore è stato il centro austriaco Rasid Mahalbasic (20,4 punti a gara), seguito dal lussemburghese Picard (19,2) e dallo svizzero (visto anche in Italia) Dusan Mladjan (17,6). Mahalbasic è stato anche il terzo miglior rimbalzista (8,3, a pari merito con Kaloyan Ivanov e l’islandese Baeringsson), alle spalle di Dorazil (Rep. Slovacca, 9,8 rimbalzi a gara) e Janar Talts (9,2); il romeno Adrian Tudor è stato invece di gran lunga il miglior smazzatore di assist (6,5 a partita).