Serbia – Brasile 73-81 ( 16-23, 32-48, 64-60,)

A Granada big match tra Serbia e Brasile con questi ultimi che vincono di rincorsa avvicinandosi al secondo posto in vista degli ottavi di finale.

Partita bella e dai 3 volti con un primo tempo dominato fisicamente e per mentalità dai brasiliani col secondo quintetto capitanato dall’ex Rimini, Treviso e Bologna Giovannoni. Il carattere della Serbia esce fuori nella terza frazione dove annichiliscono gli umorali avversari ma non basta di fronte alle percentuali dal campo (50%) in particolar modo di un immenso (6/9) Vieira.

Fonte Fiba.com

Fonte Fiba.com

Uomini di Magnano che partono con ben altra faccia rispetto alla sfida contro i padroni di casa della Spagna. Barbosa e Huertas imprimono un ritmo sin troppo alto per una Serbia che parte con i due pesi massimi nel pitturato e sin troppe disattenzioni difensive.

Nonostante i 2 falli di Splitter la Serbia va sotto in doppia cifra per poi beneficiare dell’ingresso del genio di Teodosic che suona la carica ai suoi.

I verde oro però fanno valere il maggiore tasso atletico e, nonostante i numerosi cambi del loro coach, bucano la timida e lenta zona preparata dall’ex Milano Djordjevic con una serie di triple (6/11) che paiono stordire gli avversari allargando la forbice tra le contendenti (25-43 al 16’ ). I Serbi si mangiano anche tanti liberi (6/13) e la magia di Barbosa allo scadere porta all’intervallo con il Brasile quasi a quota 50. (32-48)

La sosta e‘ indigesta ai sudamericani visto che lasciano negli spogliatoi l’aggressività messa in precedenza nel mentre i serbi, con la mente libera, cominciano a macinare il proprio gioco chiudendo tutte le linee di passaggio agli avversari e portando l’inerzia offensiva dalla propria parte.

Un clamoroso 32-12 riporta il sorriso (ed il vantaggio) a Bjelica e compagni che alzano le percentuali dal campo (48%) grazie a maggiore fiducia. Ora è Teodosic che alza i ritmi per i suoi approfittando dei rimbalzi sui continui errori da sotto degli avversari che sbagliano di tutto con Barbosa ed un abulico Splitter.

Fonte Fiba.com

Fonte Fiba.com

Il finale è un ode all’intensità dove il pallone pesa tantissimo, i contatti e le furbizie si sprecano cosi come gli errori nelle letture dovuti probabilmente alla stanchezza. Teodosic tiene viva la speranza da lontanissimo prima delle pietre di Marquinos Viera che mette in cassaforte la contesa sul 81-73.

Serbia: M. Teodosic 14, M. Raduljica 11, S. Markovic 10. Rim (34): N. Bjelica 5. Ass (13): M. Teodosic 5.

Brasile: M. Vieira 21, L. Barbosa 16, T. Splitter 10. Rim (38): A. Varejao 9. Ass (16): M. Huertas 5