CROAZIA-FILIPPINE 81-78 (23-9; 14-22; 20-18; 14-22, 10-7)
Missione compiuta per la Croazia di Repesa nell’esordio dei Mondiali, ma quanta paura contro le Filippine di Andrey Blatche. Dopo un primo quarto da 23-9 la Croazia sembra in controllo ma subisce un break di 4-15 a cavallo dell’intervallo che rimette in corsa gli asiatici guidati da Blatche (28 punti e 12 rimbalzi) ma soprattutto dalle bombe di Chan. La Croazia è monotematica appoggiandosi solo in post e affidandosi al talento di Bogdanovic, ma non riesce a staccarsi e anzi subisce ancora l’aggressività delle Filippine e si trova sotto di 3 negli ultimi 2 minuti, salvandosi grazie a Simon. L’overtime è punto a punto, ma la freddezza di Bogdanovic dalla lunetta dà sicurezza ai croati che tirano un sospiro di sollievo.
CRO: Bogdanovic 26; Simon 12; Saric 10. Rim 43 (Tomic 11); Ass 12 (Tomic, Saric 4)
FIL: Blatche 28; Chan 17; Pingris 10. Rim 38 (Blatche 12), Ass 13 (Alapag 6)
UCRAINA-REP. DOMINICANA 72-62 (12-13;15-14; 21-13; 24-22)
In una gara in cui quasi il 50% dei tiri è da 3 punti, la partita si spacca quando una delle due squadre, in questo caso l’Ucraina, ha iniziato a segnare con continuità da dietro l’arco. I primi due quarti vivono di un grande equilibrio, in cui ai guizzi di Jeter, risponde il talento NBA di Francisco Garcia e il neo-canturino Feldeine. Poi in uscita dagli spogliatoi Jeter, Gladyr e Korinenko tirano con l’80% da 3 e firmano l’ 11-0 che rompe l’equilibrio e di fatto mette in discesa la partita per gli uomini di Mike Fratello. La Repubblica Dominicana prova a più riprese a rientrare ma non riesce ad andare mai oltre il -6, sempre ricacciata indietro dalle iniziative di Kravtsov e Jeter.
UCR: Jeter 16, Kravtsov 13, Gladyr 12. Rim 36 (Kornienko, Kravtsov 7), Ass 11 (Gladyr, Kravtsov 3)
DOM: Garcia 18, Sosa 11, Feldeine 10. Rim 41(Vargas, Baez 9), Ass 13 (Garcia 4)
ANGOLA-COREA 80-69 (16-6; 20-12; 16-30; 28-21)
L’Angola è troppo più squadra (5 giocatori in doppia cifra) e troppo più grossa (46-36 il bilancio a rimbalzo) per la pur volenterosa Corea, che parte fortissimo andando 5-0 ma quando l’Angola inizia a giocare per gli asiatici è notte fonda. Moore e Cipriano spingono i compagni ad un terribile contro-parziale di 16-1, che di fatto sembra mandare la gara agli archivi già alla prima sirena. Ma spinta da Moon e da Kim, oltre che da una grande pressione difensiva, i coreani rientrano dagli spogliatoi con un piglio diverso e dopo essere piombati a -20, rientrano a sorpresa in partita fino al 52-48 dell’ultimo intervallo. L’Angola però mantiene i nervi saldi e riesce a mettere un cuscinetto di sicurezza che permette di gestire al meglio il finale.
ANG: Cipriano 16, Moreira 16, Mingas 10. Rim 46 (Moreira 10); Ass 14 (Costa 6)
COR: T.Kim 15, Yang 11, Cho 10. Rim 36 (Yang 5); Ass 17 (S.Kim 5)