Anche ieri dodici partite, e anche oggi il punto su quanto è successo, per chi si fosse perso qualcosa preferendo un pomeriggio in spiaggia piuttosto che davanti alla TV.

Joffrey Lauvergne, autore del libero che ha deciso la partita (Foto: FIBA.com)

Joffrey Lauvergne, autore del libero che ha deciso la partita (Foto: FIBA.com)

Gruppo A
Iran ed Egitto si confermano tra le squadre più deboli di tutto il Mondiale, perdendo rispettivamente anche con Brasile e Spagna con scarti imbarazzanti. Di tutt’altro livello, invece, la prima partita della giornata del Gruppo A, che ha posto di fronte Serbia e Francia e che ha visto imporsi i francesi grazie a un libero di Lauvergne segnato a poco più di un secondo dal termine; il fallo fischiato dall’italiano Cerebuch era però quanto meno dubbio, specie considerando il contatto molto simile, ma non sanzionato, subito da Bogdanovic nell’azione precedente dall’altra parte del campo.
Serbia – Francia 73-74
Brasile – Iran 79-50
Spagna – Egitto 91-54
Classifica: Spagna, Brasile 2-0; Serbia, Francia 1-1; Egitto, Iran 0-2

Luis Scola, inutili i suoi 30 punti contro la Croazia (Foto: FIBA.com)

Luis Scola, inutili i suoi 30 punti contro la Croazia (Foto: FIBA.com)

Gruppo B
Dopo la bellissima partita in cui una buonissima Croazia si è imposta sull’Argentina di un immenso Luis Scola, arriva la prima sorpresa di questo Mondiale: la storica vittoria del Senegal su un Porto Rico che sta deludendo non poco e che rischia di non raggiungere gli ottavi di finale (visto anche l’infortunio che farà chiudere il Mondiale anzitempo a Carlos Arroyo). In serata, le Filippine provano timidamente a ripetere con la Grecia quanto di buono avevano fatto vedere il giorno prima nell’esordio con la Croazia, ma stavolta non tutto gira a dovere e la Grecia vince abbastanza comodamente, pur con qualche screzio tra i giocatori delle due squadre nel finale.
Argentina – Croazia 85-90
Senegal – Porto Rico 82-75
Filippine – Grecia 70-82
Classifica: Grecia, Croazia 2-0; Argentina, Senegal 1-1; Filippine, Porto Rico 0-2

Kenneth Faried, immarcabile per i turchi (Foto: FIBA.com)

Kenneth Faried, immarcabile per i turchi (Foto: FIBA.com)

Gruppo C
Seconda sconfitta su due partite per la Nuova Zelanda, che si arrende anche alla Repubblica Dominicana di un Francisco García formato NBA ma non dice ancora addio alle speranze di passare il turno in quello che è il girone più equilibrato di tutto il Mondiale. A dimostrarlo è la Finlandia, che regola l’Ucraina dopo l’asfaltata subita all’esordio contro gli USA. USA che, a loro volta, soffrono per 29 minuti contro una Turchia perfetta, prima di dilagare nell’ultimo quarto quando le energie dei turchi vengono meno.
Repubblica Dominicana – Nuova Zelanda 76-63
Finlandia – Ucraina 81-76
Turchia – USA 77-98
Classifica: USA 2-0; Ucraina, Repubblica Dominicana, Turchia, Finlandia 1-1; Nuova Zelanda 0-2

Goran Dragic, ottima partita offuscata però dalla prova perfetta del fratello Zoran (Foto: FIBA.com)

Goran Dragic, ottima partita offuscata però dalla prova perfetta del fratello Zoran (Foto: FIBA.com)

Gruppo D
Soffre più del previsto l’Australia contro la Corea del Sud: all’intervallo il divario è di “soli” 15 punti, ma dal terzo quarto in poi i canguri premono sull’acceleratore e non c’è più storia. Andamento simile anche nella sfida tra Slovenia e Messico, con Ayón e compagni che reggono abbastanza bene nei primi due quarti ma mollano alla distanza. Infine, scarto più contenuto del previsto tra Lituania e Angola: se i baltici controllano senza grossi problemi fin dall’inizio, gli africani dal canto loro non mollano mai, dimostrandosi squadra solida e che vorrà giocarsi fino in fondo le sue chances di agguantare il quarto posto.
Corea del Sud – Australia 55-89
Slovenia – Messico 89-68
Lituania – Angola 75-62
Classifica: Slovenia, Lituania 2-0; Australia, Angola 1-1; Messico, Corea del Sud 0-2

MVP. Zoran Dragic dimostra una volta di più di non essere solo “il fratello di Goran” e contro il Messico gioca una gara praticamente perfetta, chiusa a quota 22 punti in 22 minuti, senza errori al tiro (4/4 da due, 4/4 da tre, 2/2 ai liberi) e senza palle perse, ma con 3 rimbalzi, 3 recuperi e 2 assist. 

LVP. Le decisioni arbitrali hanno avuto un peso considerevole nel determinare il risultato della partita tra Serbia e Francia, ma è anche vero che la Serbia, dopo aver controllato bene o male per tutta la partita, si è letteralmente suicidata negli ultimi minuti. “Merito” di tale suicidio va anche, se non soprattutto, a Milos Teodosic, che ancora una volta riesce a non essere determinante quando la palla scotta, e che in generale gioca una partita molto al di sotto del suo pedigree (5 punti e 5 assist con 2/7 al tiro). 

Losing Effort. Come non parlare di Luis Scola? Il lungo argentino tiene a galla i suoi dal primo all’ultimo minuto, mostrando un intero manuale di movimenti sotto canestro e segnando 30 punti conditi da 9 rimbalzi, che, però, non sono bastati contro una coriacea Croazia. Ma una citazione la merita anche Pooh Jeter, che fa pentole e coperchi nella sconfitta della “sua” Ucraina contro la Finlandia: 24 punti con un buon 7/14 dal campo, 5 rimbalzi e 9 assist.

Mouhammad Faye, miglior marcatore del Senegal contro Porto Rico (Foto: FIBA.com)

Mouhammad Faye, miglior marcatore del Senegal contro Porto Rico (Foto: FIBA.com)

The Unexpected. Non sono tanto le loro prestazioni individuali a essere inaspettate, quanto il risultato di squadra a cui esse hanno portato: stiamo parlando di Mouhammad Faye e di Gorgui Dieng, che con i loro 20 punti con 4/5 da tre e 18 punti e 13 rimbalzi hanno guidato il Senegal alla storica vittoria contro Porto Rico.

The Stat. Non si può notare un particolare curioso nel plus/minus dei giocatori della Finlandia: mai come in questo caso, infatti, si potrebbe fare una netta distinzione tra “buoni” e “cattivi”. Contro l’Ucraina i buoni sono stati i titolari Gerald Lee e Sasu Salin, che hanno chiuso rispettivamente con +27 (in 24 minuti) e +20 (in 27 minuti) di plus/minus, mentre i cattivi sono esattamente i loro sostituti, Tuukka Kotti (-17 in 11 minuti) e Mikko Koivisto (-23 in 16 minuti); cifre ai limiti dell’incredibile in una gara equilibrata e finita con uno scarto di soli 5 punti.

On Fire. F. García (DOM, 29 pts, 6 reb), T. Abercrombie (NZL, 22 pts, 4 reb), J. Ingles (AUS, 17 pts, 7/8 FG), A. Baynes (AUS, 13 pts, 10 reb), K. Simon (CRO, 18 pts, 4 reb), B. Boganovic (CRO, 16 pts, 7 reb), D. Saric (CRO, 16 pts, 9 reb, 6 denti persi), M. Raduljica (SRB, 21 pts, 7 reb), J. Lauvergne (FRA, 19 pts, 6 reb), S. Huff (FIN, 23 pts, 8 reb), P. Koponen (FIN, 14 pts, 9 ast), G. Dragic (SLO, 18 pts, 6 ast), G. Ayón (MEX, 23 pts, 9/9 FG), R. Balkman (PUR, 21 pts, 7 reb), J. Barea (PUR, 15 pts, 5 reb, 4 ast), J. Valanciunas (LIT, 11 pts, 13 reb, 3 ast), E. Mingas (ANG, 14 pts, 9 reb), A. Blatche (PHI, 21 pts, 14 reb, 3 stl), G. Printezis (GRE, 25 pts, 8 reb), I. Bourousis (GRE, 12 pts, 10 reb, 3 stl, 3 blk), K. Faried (USA, 22 pts, 8 reb, 3 stl), A. Davis (USA, 19 pts, 6 reb), J. Harden (USA, 14 pts, 7 ast), S. Ibaka (SPA, 18 pts, 8 reb), I. Elgammal (16 pts, 4 reb, 3 ast).