Anche ieri solo 6 partite, dato che i Gruppi A e B, che hanno giocato lunedì, hanno avuto il turno di riposo. Ecco cos’è successo.

Una delle tante, ma inutili, triple segnate da Petteri Koponen (Foto: FIBA.com)

Una delle tante, ma inutili, triple segnate da Petteri Koponen (Foto: FIBA.com)

Gruppo C
Succede di tutto alle spalle degli Stati Uniti nel Gruppo C: mentre la truppa di Krzyzewski si sbarazza della Nuova Zelanda con qualche difficoltà in più del previsto (difficoltà sempre nell’ordine dei 27 punti di margine, si intende), l’Ucraina si conferma squadra ostica e, priva di Gladyr ma con un Mishula inatteso protagonista, batte una Turchia che si è dimostrata ben altra squadra rispetto a quella che ha tenuto testa agli USA per 29 minuti (rinunciando addirittura a provare a vincere ricorrendo al fallo sistematico quando era sotto di 6 a 36 secondi dalla fine). Infine, in serata, la Repubblica Dominicana batte la Finlandia controllando bene o male per tutto il match ma rischiando nel finale sotto la pioggia di triple dei finlandesi. In ottica qualificazione agli ottavi, però, tutto rimane aperto, perché proprio ucraini e dominicana, attualmente secondi, devono ancora incontrare gli USA.
Ucraina – Turchia 64-58
USA – Nuova Zelanda 98-71
Finlandia – Repubblica Dominicana 68-74
Classifica: USA 3-0; Ucraina, Repubblica Dominicana 2-1; Turchia, Finlandia 1-2; Nuova Zelanda 0-3

Joe Ingles, ancora tra i migliori per gli australiani (Foto: FIBA.com)

Joe Ingles, ancora tra i migliori per gli australiani (Foto: FIBA.com)

Gruppo D
La sorpresa di giornata nel Gruppo D è stata la vittoria dell’Australia sulla Lituania; sorpresa fino a un certo punto, in realtà, perché gli oceanici hanno un organico di tutto rispetto, mentre la Lituania è parsa piuttosto spaesata, soprattutto nel primo tempo, e sembra iniziare a soffrire la pesante assenza dell’infortunato Kalnietis. Mezza sorpresa anche per la gara in serata, con la Corea del Sud che impegna seriamente la Slovenia per una buona metà partita, così come fatto in apertura di giornata dall’Angola contro il Messico, che però nel secondo tempo allunga con decisione e chiude con oltre 20 punti di distacco, avvicinandosi di un altro passo agli ottavi di finale.
Angola – Messico 55-79
Australia – Lituania 82-75
Corea del Sud – Slovenia 72-89
Classifica: Slovenia 3-0; Australia, Lituania 2-1; Messico, Angola 1-2; Corea del Sud 0-3

Oleksandr Mishula, vero enigma per la difesa turca (Foto: FIBA.com)

Oleksandr Mishula, vero enigma per la difesa turca (Foto: FIBA.com)

MVP. Con Gladyr, se vogliamo “secondo miglior giocatore dell’Ucraina”, ci pensa Oleksandr Mishula a sostituirlo più che degnamente. Il giovane classe ’92 scalda i motori alla fine del primo quarto, con un “personale” 5-0 che riporta i suoi in parità; poi, nel finale, infila insieme a Zaytsev i canestri che affossano i turchi, chiudendo con 19 punti e 5/8 da tre.

Lo sguardo perplesso (verso la sua prestazione?) di Jonas Valanciunas contro l'Australia (Foto: FIBA.com)

Lo sguardo perplesso (verso la sua prestazione?) di Jonas Valanciunas contro l’Australia (Foto: FIBA.com)

LVP. Sia il centro dell’Australia che quello della Lituania giocano nella NBA, ma se il primo, Aron Baynes, pur vincendo il titolo, ha avuto un ruolo più che marginale nelle rotazioni degli Spurs, il secondo, Jonas Valanciunas, è stato autore di una buona stagione come centro titolare dei Raptors. Proprio per questo, buona parte della “colpa” della débâcle lituana va attribuita a lui, che in 18 minuti riesce a collezionare appena 4 punti e 6 rimbalzi, oltre a 3 falli e, soprattutto, ben 5 palle perse. 

Losing Effort. Non si può dire che Petteri Koponen non ci abbia provato, a ribaltare la cruciale gara con la Repubblica Dominicana: l’ex play della Virtus Bologna ha chiuso con 23 punti, 9 assist e un ottimo 8/14 al tiro, ma sia lui che i suoi compagni si sono forse svegliati un po’ troppo tardi…

Eloy Vargas, dominante in area contro la Finlandia (Foto: FIBA.com)

Eloy Vargas, dominante in area contro la Finlandia (Foto: FIBA.com)

The Unexpected. È Eloy Vargas l’MVP di giornata per la Repubblica Dominicana. Chi? Esattamente: il centro dei caraibici gioca in Spagna, nel Fuenlabrada, ma non ci sono mai stati molti motivi perché saltasse alle luci della ribalta, sia durante l’anno (5,5 punti e 4,0 rimbalzi di media), sia nelle prime due partite di questo Mondiale (6 punti e 14 rimbalzi in totale con 2/9 al tiro). Contro la Finlandia, però è stato determinante, non solo per i 18 punti (7/10 al tiro), 13 rimbalzi e 4 stoppate, ma soprattutto perché molti di quei 13 rimbalzi li ha catturati nei momenti cruciali della gara, impedendo alla Finlandia di sfruttare i tanti errori ai liberi dei dominicani.

On Fire. Y. Moreira (ANG, 13 pts, 9 reb), H. Hernández (MEX, 24 pts, 5 reb, 6/10 3FG), G. Ayón (MEX, 17 pts, 12 reb, 3 ast), F. Cruz (MEX, 14 pts, 7 reb, 4 ast), P. Jeter (UKR, 10 pts, 6 ast), O. Asik (TUR, 16 pts, 20 reb), E. Preldzic (TUR, 14 pts, 7 reb, 3 ast), J. Ingles (AUS, 18 pts, 4 ast), A. Baynes (AUS, 14 pts, 6 reb), R. Seibutis (LIT, 21 pts, 7/11 FG), A. Davis (USA, 21 pts, 9 reb), K. Faried (USA, 15 pts, 11 reb), G. Dragic (SLO, 22 pts, 4 ast), A. Omic (SLO, 13 pts, 11 reb), E. Báez (DOM, 12 pts, 9 reb), F. García (DOM, 16 pts, 4 reb).