BRASILE-SPAGNA 63-82 (14-30; 18-15; 15-21; 16-16)

foto FIBA.com

Pau Gasol ha fatto ammattire tutti i lunghi brasiliani (foto FIBA.com)

La Spagna è una squadra in missione e stasera il Brasile l’ha capito sulla sua pelle, venendo preso a sberle da un gruppo all’ultima recita e che vuole lasciare un segno indelebile del suo passaggio alle generazioni future. La gara contro una squadra apparsa molto solida proprio sotto canestro, laddove la Spagna vuole fare la voce grossa, nascondeva mille insidie per gli iberici che però hanno letteralmente azzannato la partita e l’avversario, con Navarro e Fernandez a condurre le operazioni, mentre i fratelli Gasol riservavano un trattamento speciale a Splitter e Nenè.

Il primo quarto è una specie di trattato di basket, non tanto in attacco dove la Spagna tira con un irreale 72% e Navarro, Fernandez e Pau Gasol ne mettono 20 in 3, quanto in difesa dove Huertas non riesce a ragionare sotto la pressione difensiva, facendo più danni della grandine (2/7 ma soprattutto 0 assist), mentre Nenè, Splitter e Varejao vengono letteralmente spazzati via dai fratelli Gasol e dal loro sostituto, un certo Serge Ibaka… Il problema per il Brasile è proprio qui, i verdeoro faticano come non mai a fare canestro, anche dalla linea della carità (7/13 per loro all’intervallo), mentre nella Spagna segnano tutti e quando Orenga parte con le rotazioni trova in panchina Llull, Calderon e Rodriguez che rispondono al timido tentativo di Barbosa (9-0 per tornare sotto la doppia cifra di distacco), per ristabilire le distanze che per fortuna di Magnano e dei brasiliani sono “solo” 13 all’intervallo lungo, anche perché i verdeoro prima o poi iniziano a difendere mettendo qualche granello di sabbia nell’ingranaggio perfetto della Spagna.

fonte FIBA.com

L’espressione perplessa di Magnano la dice lunga sulla serata dei brasiliani (fonte FIBA.com)

Pau Gasol, però, non ha ancora fatto vedere il meglio. Il catalano, che evidentemente si è conservato per questi Mondiali negli ultimi due anni, chiude il primo tempo con 13 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate, ma apre la ripresa con una specie di clinic offensivo, in cui mette insieme 11 punti su 13 della Spagna (comprese 3 bombe) e firmando praticamente da solo il 15-8 che spinge i compagni al massimo vantaggio (60-40) e fa scorrere i titoli di coda quando c’è ancora una vita da giocare. La Spagna cerca di far divertire il pubblico di Granada che ha già iniziato a festeggiare, mentre il linguaggio del corpo dei giocatori brasiliani dice che non ci credono più da un pezzo. Orenga può così preservare Reyes per momenti migliori, far riposare la caviglia di Navarro e quando entra anche Claver è proprio garbage-time. Il Brasile è rimandato ma forse contro la Spagna di stasera sarebbe stato difficile per chiunque in questi Mondiali. E forse è proprio questa l’unica nota negativa della serata spagnola: che sia stato troppo presto per mostrare tutto l’arsenale?

SPA: P.Gasol 26; Rodriguez 12, Navarro 10. Rim 41 (P. Gasol 9); Ass 17 (Rubio 6).

BRA: Barbosa 11, Varejao 10; Huertas 8. Rim 32 (Nenè, Vieira 5); Ass 7 (Barbosa, Taylor 2)


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