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Balkman contrasta Ndoye (fiba.com)

 Senegal – Porto Rico 82-75 (20-29;21-11;22-18;19-17)

Il Senegal riscrive la sua storia cestistica sconfiggendo per la prima volta in 6 incontri Porto Rico e conquistando soprattutto la seconda vittoria della propria storia ai mondiali di basket. La partita inizia nel segno della nazionale sudamericana e del suo “lìder maximo” Carlos Arroyo che con 11 punti guida il fluido gioco dei portoricani, mentre il Senegal pare incapace di ottenere punti se non in transizione o con qualche invenzione di un ispirato Faye. Due punti in transizione di Balkman per il 27-12 a 2 minuti dalla fine del primo quarto sembrano già incanalare la partita verso un certo binario, ma è proprio qui che la partita prende una nuova piega: la pressione della nazionale sudafricana porta a sempre più palle perse l’attacco avversario che rapidamente passa da fluido a macchinoso e forzato, mentre le pessime rotazioni difensive dei portoricani lasciano libertà di espressione a Dieng e compagni. L’usciata di Arroyo per un infortunio alla caviglia destra a inizio secondo quarto è il segnale definitivo che qualcosa è cambiato e anche grazie ai rimbalzi offensivi e alla presenza in area di Ndour il Senegal riesce ad ottenere il primo vantaggio della sua partita. Barea tiene a galla i suoi con qualche tripla, ma al contempo risulta un buco difensivo e non è sempre efficace e oculato nelle scelte palla in mano, tant’è che dei miseri 11 punti di Portorico nel secondo quarto 9 sono di sua fattura, ma la squadra è ormai bloccata. Proseguendo nell’ottima giornata al tiro collettiva e con Faye e il solito Dieng sugli scudi il Senegal continua a guidare su un Porto Rico sfortunato (oltre ad Arroyo fuori anche Vassallo e un Santiago con 4 falli), ma anche privo di idee, gioco e rotazioni di palla, aggrappato all’hero ball di un Barea deleterio nel finale (forse sarebbe stato meglio farlo giocare lontano dalla palla, facendolo assistere da Rivera) e di un Balkman da 21 punti, unico consistente dei suoi. Il canestro di Diop allo scadere dei 24” per il +10 a 6′ dal termine è la ciliegina sulla torta di una piccola-grande impresa che si conclude con la gioia dei leoni africani, in una delle immagini più belle di queste prime due giornate di mondiali.

Senegal: Faye 20; Dieng 18; Diop 10 Reb (37): Dieng 13 Ast (13): Ndiyae 4

Porto Rico: Balkman 21; Barea 15; Arroyo 11 Reb (33): Balkman e Santiago 7 Ast (18): Barea e Rivera 4.

brasie

Barbosa a colloquio con Huertas (fiba.com)

Brasile – Iran 79-50 (17-18; 23-6; 21-12; 18-14)

Dura solo poco più di un quarto la pratica Iran per il Brasile che si conferma come una squadra in corsa per un posto sul podio finale. L’Iran parte sorprendentemente bene con buona pressione sulla palla e giocate in transizione che lo portano ad un massimo vantaggio sul 13-5: Kazemi pare particolarmente ispirato, specialmente in difesa, mentre Kamrani guida l’attacco iraniano, ma la pacchia dura molto poco e sono 11 i punti segnati dalla compagine asiatica nei successivi 15 minuti. Il Brasile chiude tutto in difesa, porta il disorgnizzato attacco iraniano a continui turnover, addirittura 7 in 4 minuti nel secondo quarto, con conseguente showtime offensivo dei carioca, tra cui una notevole giocata per una schiacciata in contropiede di Varejao a metà terzo quarto, scaturita da una palla rubata di Leandro Barbosa, protagonista assoluto al rientro dagli spogliatoi. Sul +25 a 15′ dal termine la partita non ha potuto che protrarsi per un infinito garbage time che ha permesso al Brasile di mettere in campo tutti i propri giocatori. L’attesa non sarà paragonabile, ma di certo il gioco espresso dai verdeoro convince di più della loro controparte calcistica.

Brasile: Garcia 12; Barbosa 11; Splitter 10 Reb (35): Splitter e Varejao 6 Ast (14): Huertas 6

Iran: Jamshidi 13; Kamrani 11 Reb (30): Haddadi 7 Ast (9): Afagh e Jamshidi 2