Luis Scola, eroe dell’Argentina finalista (fiba credits)

Dal nostro inviato

Argentina-Francia 80-66

Sarà Spagna-Argentina la finale dei Mondiali 2019. Al termine di una semifinale molto meno combattuta della prima, è l’albiceleste di Sergio Hernandez a esultare meritatamente costringendo la Francia a giocarsi il bronzo con l’Australia.

Facundo Campazzo, uno degli artefici del cammino argentino verso la finale (credits FIBA)

La partita è un saggio argentino di tecnica, astuzia e abnegazione fin dalle prime battute, con Luis Scola che corre e salta come un ragazzino e il suo “vice”, Gabriel Deck, altrettanto incontenibile. La Francia prova a far pesare la propria fisicità unità al talento individuale e riesce a ribaltare il punteggio, ma quello degli uomini di Collet è un fuoco di paglia e all’intervallo, complice uno dei “numeri” di Campazzo, l’albiceleste è avanti di 7.

Evan Fournier a terra, insieme alla Francia (credits FIBA)

Dopo una manciata di secondi di ripresa il divario arriva già alla doppia cifra, e alle reazioni francesi corrisponde sempre una controreazione argentina (Vildoza mette 8 punti nei primi 200” di terzo quarto), anche con le riserve. Con Batum fuori partita, è Ntilikina uno dei pochi “fari” di concretezza dei bleus ma contro questa Argentina non basta e il +12 del 30’ è un affare per gli uomini di Collet. Nell’ultimo quarto arriva un ultimo tentativo di rimonta, ma i francesi sbagliano liberi a raffica non vanno oltre il -8. Sulla bomba del +15 di Scola a 3 minuti dalla fine persino Manu Ginobili (presente a bordo campo assieme a Kobe Bryant) si alza in piedi ad applaudire l’ultimo reduce della Generación Dorada; un fenomeno di longevità che l’oro, domenica sera, proverà a metterselo ancora una volta al collo.

Argentina-Francia 80-66 (21-18; 18-14; 21-16; 20-18)

ARG: Scola 28, Deck 13, Campazzo 12. Rim 41 (Scola 13); Ass 15 (Campazzo 6)

FRA: Ntilikina 16, Fournier 16, De Colo 11. Rim 36 (Gobert 11); Ass 11 (De Colo 4)