Il logo dei Floridians

Il logo dei Floridians

1^parte

Dopo una annata così deludente, con l’accumularsi di cospicue perdite finanziarie, i Floridians furono messi sul mercato e Ned Doyle, famoso dirigente pubblicitario, decise di comprarli e renderli una franchigia “regional”, giocando partite non solo a Miami Beach, ma in molte città della Florida come Jacksonville, Tampa e St. Petersburg. Furono cambiati anche i colori della divisa (riportata in auge recentemente dai Miami Heat) e furono aggiunte le cheerleader a bordo campo in abiti piuttosto succinti. Con i soldi di Doyle la squadra fu smantellata, scambiando anche Freeman, il simbolo dei Floridians, spedito agli Stars in cambio della guardia Mack Calvin e dell’ala Tom Washington, mentre il rookie problematico Cannon fu scambiato con Denver per Larry Jones, shooting guard con 3 anni di esperienza nella lega. L’impatto del nuovo backcourt fu strepitoso, Calvin segnò oltre 27 punti e 8 assist di media, mentre Jones fu fisso sopra i 24 punti, 5 rimbalzi e 5 assist e i Floridians divennero una squadra rapida e temibile in contropiede, anche se a gennaio il record era ampiamente sotto il 50% (18W-30L). Blitman fu rimosso e al suo posto subentrò l’ex coach di Denver, Bob Bass che con l’innesto del centro veterano già due volte campione ABA (con Pipers e Oaks) Ira Harge (15 punti e 14 rimbalzi di media) riuscì a colmare anche la lacuna del gioco in area. Il finale di stagione fu positivo e nonostante il record negativo (37W-47L), furono agguantati i playoff: con il 4° posto ad est sul loro cammino capitarono i temibili Colonels che riuscirono ad avere la meglio in 6 combattute gare, trovando enormi difficoltà ad arginare Calvin che proruppe con 27 punti e 7 assist affiancato da un Harge sempre in doppia doppia (17 punti e 16 rimbalzi). Dopo un finale di stagione così promettente, Doyle credeva ancora di più nel suo progetto e mise mano al portafoglio comprando Warren Jabali, campione e MVP dei playoff nel 1969 con gli Oaks che ebbe una stagione superlativa da 20 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, tirando anche con il 36% dall’arco, ben affiancato da Calvin, divenuto a tutti gli effetti la prima opzione offensiva del team (21 punti e 6 assist). A metà stagione però Larry Jones si fratturò la mano e nelle 19 partite giocate senza di lui arrivarono appena 4 vittorie e con il record ancora negativo, si cercò di dare una scossa inserendo in una trade Harge che finì a Utah per Manny Leaks, ma il centro ex Stars rimase ben poco in Florida, infatti per una discussione monetaria abbandonò dopo appena 18 partite giocate. Nel marzo del 1972 il record fu negativo per il terzo anno in fila (36W-48L), ma comunque buono per l’ultimo posto disponibile ai playoff, in cui i Floridians furono annientati 4-0 dagli Squires di Erving che ebbe 3 partite con oltre 30 punti e 30 rimbalzi.

Mack Calvin in maglia Lakers, indossata qualche anno dopo l'addio ai Floridians

Mack Calvin in maglia Lakers, indossata qualche anno dopo l’addio ai Floridians

Purtroppo quelle furono le ultime partite della franchigia della Florida, infatti anche nelle due sfide interne contro Virginia tenutesi al North Campus del Miami Dade Community College, si toccarono appena i 3000 spettatori e Doyle non vide motivi validi per continuare a spendere soldi nella indifferenza del pubblico locale. Nell’estate del 1972 sparirono così i Floridians, rimanendo nella memoria dei fan per aver lanciato giocatori talentuosi come Mel Daniels e Donnie Freeman, ma soprattutto per i bikini delle cheerleader e per le bizzarre promozioni, come i tacchini vivi regalati per il giorno del ringraziamento, oppure le patate irlandesi regalate nelle Irish night, fino ai collant per le signore e ovviamente ai palloni ABA per i più piccoli.

Indice “DailyBasket Focus – ABA History”
Puntata 1 – La nascita e i primi passi
Puntata 2 – Tra difficoltà economiche e la fine delle ostilità
Puntata 3 – Pipers, dal successo all’anonimato (1^parte)
Puntata 4 – Pipers, dal successo all’anonimato (2^parte)
Puntata 5 – Buccaneers, i primi anni positivi a New Orleans (1^parte)
Puntata 6  – Buccaneers, l’addio alla Louisiana e l’approdo a Memphis (2^parte)
Puntata 7 – Buccaneers, dagli anni disastrosi dei Memphis Tams fino all’epilogo (3^parte)
Puntata 8 – Oaks, dall’ingaggio di Barry alla scoperta di Jabali fino all’abbandono della California (1^parte)
Puntata 9 – Oaks, gli anni dei Virginia Squires tra Charlie Scott, Julius Erving e George Gervin (2^parte)
Puntata 10 – Muskies, l’anno a Minneapolis e l’approdo a Miami come Floridians (1^parte)


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