Jameer Nelson (Photo by Ronald Martinez/Getty Images)

La stagione 2011/12 si è conclusa con un 6° posto in regular season per i Magic, poi agevolmente eliminati dagli Indiana Pacers 4-1 al primo turno dei playoff stante l’assenza dal campo Dwight Howard per un’ernia del disco. Ma è stata la telenovela riguardante il trasferimento della propria stella a monopolizzare i discorsi relativi alla franchigia di Orlando durante tutto il corso dell’annata, che ha visto alla fine coach Stan Van Gundy e il g.m. Otis Smith venire sollevati dai rispettivi incarichi. Dopo una serie infinita di voci ed affari saltati sul filo di lana lo scorso 9 agosto Howard è stato ceduto ai Los Angeles Lakers, in una trade a 4 team (Lakers, Magic, Sixers e Nuggets). I Magic hanno spedito Chris Duhon, Earl Clark e Dwight Howard ai Lakers e Jason Richardson ai Sixers, ottenendo in cambio Arron Afflalo, Al Harrington, Nikola Vucevic, Moe Harkless, Josh McRoberts, Christian Eyenga e 5 future scelte protette ai draft dei prossimi anni (tre al primo e due al secondo giro), in uno scambio che ha decisamente rivoluzionato l’assetto della squadra.

Glen Davis (AP Photo/John Raoux)

Roster
Nel reimpasto del roster seguito alla trade il punto di riferimento sarà sicuramente la point guard Jameer Nelson, che avrà in mano le redini della squadra e sarà chiamato ad arricchire il suo bottino offensivo. La squadra ha una forte impronta perimetrale e, con l’arrivo di Arron Afflalo da Denver, i Magic trovano una guardia che si combina alla perfezione con lo sharp shooter JJ Redick, vista la capacità dell’ex UCLA di attaccare il canestro con continuità. A completare le rotazioni di un backcourt davvero profondo ci sono l’esperto Quentin Richardson, ormai verso il viale del tramonto, il sophomore Ishmael Smith, razzente combo da Wake Forest, ed E’Twaun Moore, firmato dopo un buon scorcio di stagione con i Boston Celtics. Tra le ali Hedo Turkoglu ed Al Harrington forniranno diversi potenziali miss match, grazie alla loro capacità di mettere a terra il pallone e di colpire con efficacia dalla distanza per giocatori della loro stazza, caratteristica che prediligono anche il sophomore Justin Harper ed il rookie Andrew Nicholson, che in preseason ha ben impressionato. L’altro rookie è Moe Harkless, prospetto dal grande potenziale arrivato dai Sixers, che lo avevano selezionato con la pick numero 15 all’ultimo draft. Sotto canestro il livello di talento e centimetri si abbassa, ma Glen Davis compensa i propri limiti con uno stile di gioco generoso ed intenso, instillato nel suo DNA fin dai tempi dei Celtics. Nikola Vucevic, arrivato da Philadelphia, fornisce un discreto contributo in termini di centimetri ed intimidazione, ma preferisce attaccare fronte a canestro piuttosto che prendere posizione in post, dove probabilmente stazioneranno Gustavo Ayon, scambiato con New Orleans per Ryan Anderson, e Josh McRoberts, arrivato nello scambio con i Lakers.

Hedo Turkoglu (AP Photo/John Raoux)

Prospettive
La trade imbastita dal nuovo g.m. Rob Hennigan non ha liberato molto spazio salariale nell’immediato per i Magic, che si trovano oltre la soglia dei 58 milioni prevista dal salary cap della stagione 2012/13. L’obiettivo della dirigenza sarà quello di alleggerire il monte salari in maniera progressiva nei prossimi anni, con la scadenza di contratti importanti come quello di Turkoglu, e di agire contestualmente a livello di draft, sperando nell’esplosione di qualcuno dei nuovi prospetti selezionati in quest’annata o in quelle a venire, capitalizzando anche le scelte arrivate in dote dallo scambio. Il caso Miami insegna però che, anche in sede di free agency, squadre con margine di manovra e un mercato accattivante possono ricostruire in maniera proficua. Seguendo tale logica l’obiettivo più realistico per Orlando di firmare una superstar viene spostato in avanti, all’estate del 2015, quando saranno liberi giocatori del calibro di LaMarcus Aldridge, Kevin Love e Rajon Rondo. La situazione tecnica in divenire, con un coach esordiente come Jacque Vaughn (ex assistente degli Spurs) ed un roster rivoluzionato lascia presagire annate di ricostruzione, con flebili speranze di lottare per gli ultimi posti nella griglia playoff stante comunque l’ingente livello di talento accumulato, specie tra gli esterni.

Pronostico
Lotteria. Difficile immaginare un destino diverso per una squadra in ricostruzione.