L’NBA è così: ti svegli alla mattina pensando che sia una classica giornata di Agosto dove le notizie sono poche, invece ti arriva una notifica in cui c’è scritto che Kyrie Irving è stato ceduto ai Boston Celtics in cambio di Isaiah Thomas. Vero, non è proprio una sorpresa dopo che Irving aveva chiesto pubblicamente la cessione alla dirigenza dei Cavs, però vederlo ai Celtics in cambio di Thomas è un bello scossone.

La trade completa: Irving ai Boston Celtics in cambio di Isaiah Thomas, Jae Crowder, Ante Zizic e la prima scelta 2018 (che arriverà dai Brooklyn Nets e non sarà protetta). Una vittoria per entrambe le franchigie. Tanti erano i rumors su Irving, ma di tutte le trade possibili che erano state citate, le due squadre hanno fatto un vero capolavoro.

Sponda Cleveland: i Cavs avevano la necessità di cedere Irving per i motivi che ben sappiamo, ma avevano due problemi pesanti. Uno era la necessità di continuare a soddisfare la voglia di vincere di LeBron James, con il nuovo General Manager Koby Altman  chiamato quindi a ricercare una trade mirata per mantenere competitiva la squadra, il secondo problema era la priorità del proprietario Dan Gilbert di ridurre il monte salari della squadra. Qui Altman ha fatto un capolavoro: è riuscito a ricevere in cambio di Irving un pacchetto di giocatori di grande interesse con all’intero un All-Star, mantenendo la squadra competitiva e a risparmiare in proiezione 2017-2018 circa 30 Milioni di Dollari di Luxury Tax, accontentando così il proprietario e probabilmente anche Lebron. In più è riuscito ad aprirsi due strade in una mossa sola: se James, che entra nel suo ultimo anno di contratto con i Cavs, volesse andarsene nella prossima Free Agency, Cleveland avrebbe già le basi su cui ricostruire, mentre se Lebron volesse rimanere Cleveland manterrebbe un’elevata competitività ancora per lungo tempo. Difficile immaginare una trade migliore. Ora naturalmente il posto di Point Guard sarà occupato da quel Thomas che lo scorso anno ha fatto vedere grandissime cose con i Celtics, si andrà a creare un duo intrigante con James e i Cavs rimarranno la favorita per la corsa alle Finals. Inoltre è arrivato un giocatore importante come Jae Crowder, ottimo difensore e tiratore da tre punti, che sembra perfetto per dare a J.R. Smith un cambio di grande qualità; anche Zizic potrà giocarsi minuti nella rotazione dei lunghi. Poi il “il colpo da maestro” di Altman: aggiungere alla trade la prima scelta di Boston del prossimo Draft, che in realtà sarà quella dei Nets. Lecito quindi pensare, visto la scarsa competitività di Brooklyn, che Cleveland avrà una delle prime cinque chiamate nel Draft 2018 che si preannuncia ricco di talento.

Sponda Boston: era difficile pensare che i Celtics potessero inserire in una trade il loro leader, ma quando in cambio puoi avere Irving allora tutto è possibile. Boston si trova ora in squadra due stelle di primo livello come Irving appunto e Hayward (arrivato anche lui in questa sessione di mercato) e punta ad essere senza dubbi l’antagonista principale dei Cavaliers che dominano ormai da anni a Est. Nelle loro valutazioni interne probabilmente hanno pensato che Kyrie potesse essere l’uomo giusto per la franchigia sia nel presente che nel futuro, con un gioco offensivo più completo e difensivamente in grado di dare qualcosa di più rispetto a Thomas penalizzato dalla taglia fisica. Oltre ad un aspetto tecnico hanno valutato di andare All-In ora probabilmente perché se James dovesse lasciare i Cavs per approdare nella Western Conference, come tanti rumors stanno dicendo, Boston diventerebbe la favorita numero uno a Est; in ogni caso LeBron ha 33 anni e quindi piano piano il suo dominio andrà calando lasciando spazio ai giovani ma fortissimi Celtics. Potrebbe sorgere qualche dubbio dettato dal fatto che i Celtics con le tante mosse estive si sono rinnovati profondamente e devono trovare nuovi equilibri, hanno un “buco” nel ruolo di Shooting Guard dove potrebbero adattare Smart o Rozier anche se non nascono in quella posizione. Come centri attualmente hanno a roster Al Horford e Aron Baynes che sono entrambi abbastanza piccoli per il ruolo. Ma hanno dalla loro parte un allenatore come Brad Stevens che con un asse portante basato su Irving e Hayward potrebbe creare una squadra dal gioco sfavillante nonostante qualche piccola lacuna nell’organico.

Rimane in ogni caso una trade ottima per tutte e due le squadre, Cleveland rimane la favorita mentre Boston è riuscita in estate nel difficile compito di migliorarsi in modo mirato. Sicuramente saranno le due realtà dominanti a Est, come poi la passata stagione, ma quest’anno sarà molto interessante vedere in che modo le due squadre si evolveranno grazie a questo scambio. Una Eastern Conference che potrebbe tornare interessante.