E’ approdata nella splendida cornice di Piazza del Duomo a Milano l’ NBA 3X Tour. Centinaia gli appassionati presenti ieri nelle celebre piazza milanese, torneo che ha visto coinvolte 5 categorie maschili divise in under-12, under-14, under-16, under-18, e 18+, due femminili divise in under-16 e 16+. Grande successo di pubblico per l’evento patrocinato dall’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia con la partecipazione di sponsor quali Adidas, Cafè Zero (brand di Algida), Sprite e Radio DeeJay.IMG-20130708-WA0000

Ospite speciale dell’evento l’ala dei Toronto Raptors Rudy Gay, l’ex Memphis Grizzlies a margine della manifestazione ci ha concesso in esclusiva una breve intervista.

DAILYBASKET: I Raptors sono in continua evoluzione, grandi cambiamenti, un nuovo GM ambizioso come Masai Ujiri. Quali sono le tue sensazioni e come vedi in prospettiva la prossima stagione di Toronto?
GAY:Siamo sicuramente in una fase di transizione, ci sarà una squadra in parte rinnovata e vogliamo voltare pagina dopo una stagione che ci ha visto comunque in progresso nella fase finale di regular season. Sono entusiasta di Ujiri che ha fatto uno splendido lavoro come GM a Denver, sono certo saprà fare scelte importanti anche a Toronto. Non dobbiamo avere paura di osare, il nostro prossimo obiettivo sarà quello spero di poter approdare ai playoffs, che possiamo raggiungere solo lavorando duramente“.

DAILYBASKET: Molti cambiamenti che, nonostante tu faccia parte della franchigia canadese da poco tempo, ti portano già ad essere il leader ed il giocatore più rappresentativo della squadra. Come senti questa responsabilità e quali gli aspetti su cui pensi di dover migliorare dal punto di vista tecnico?
GAY:Come ho detto in precedenza, bisogna sempre avere il coraggio e la determinazione di voler progredire, crescere come squadra ma anche come leadership e tecnica individuale. Penso che il primo obiettivo per migliorare il mio bagaglio tecnico sarà quello di segnare con maggiore continuità dal perimetro e con buone percentuali. Un passo in avanti decisivo ancora di più quando ti arrivano sempre maggiori responsabilità in campo, essere sempre più pericoloso e completo come attaccante aiuterà me e soprattutto la squadra a vincere”.

DAILYBASKET: La partenza di Andrea Bargnani cambierà sicuramente la fisionomia ed il vostro assetto in campo. Cosa pensi del Mago come giocatore e com’è stata la tua breve esperienza da compagno di squadra del centro italiano?
GAY: “Purtroppo ho potuto giocare solo pochissime partite con lui a causa degli infortuni che hanno afflitto Bargnani durante l’ultimo anno. Andrea è un eccellente giocatore, con grande tecnica e verso cui nutro sicuramente stima dal punto di vista umano e professionale. Io sono convinto che accanto ad un grande realizzatore come Anthony e ad un centro solido ed esperto come Chandler potrà garantire ai Knicks un’importante dimensione in più sia dal perimetro con le sue triple sia con le sue doti di ottimo passatore. Credo che possa rappresentare un eccellente rinforzo per i Knicks e New York un’ulteriore possibilità di crescita nella carriera di Andrea“.
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DAILYBASKET: Tra i giocatori emergenti della NBA nel tuo ruolo qual è a tuo parere quello che in genere ti mette in maggiore difficoltà e che in generale ti ha colpito nell’ultima stagione?
GAY:A parte i grandissimi come Kobe, LeBron, KD ecc, un giocatore che mi ha impressionato per crescita sia fisica, tecnica e di mentalità è stato Paul George dei Pacers. E’ un difensore pazzesco che può contenerti in penetrazione e renderti la vita impossibile anche dal perimetro. I Pacers grazie anche ai suoi progressi sono arrivati vicinissimi all’impresa di battere gli Heat di LeBron James, credo tra l’altro che George abbia ancora ulteriori margini per diventare ancora più forte, è il prototipo perfetto del giocatore moderno, versatile ed utile in ogni fase del gioco“.