Paul George (Photo by Joe Robbins/Getty Images)

Paul George (Photo by Joe Robbins/Getty Images)

Nella sera del rientro dopo la seconda lunga assenza dal campo di Derrick Rose, l’esibizione di Team USA a Las Vegas è stata teatro di un gravissimo infortunio. E’ toccato a Paul George, che all’inizio del 4° periodo ha riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra.

Nel tentativo di recuperare per stoppare un layup in contropiede di James Harden, il salto ha portato il giocatore dei Pacers a sbattere in maniera scomposta con la gamba contro la base del sostegno del canestro. La frattura è stata netta, ben visibile persino dalle immagini televisive, davvero impressionanti. Ma anche tutti i testimoni visivi dell’accaduto sono rimasti scioccati.

George è stato trattato dai medici sul parquet per 10 minuti prima di essere trasportato in barella fuori dal Thomas & Mack Center e quindi al Las Vegas Hospital, dove è già stato operato. I minuti restanti dell’esibizione “Bianchi” contro “Blu” sono stati cancellati da coach Krzyzewski. “E’ la prima volta che qui ci accade una cosa del genere – ha detto il capo di USA Basketball, Jerry Colangelo – E’ una situazione complicata per tutti, emotivamente ci ha colpito molto e chiaramente non c’erano più le condizioni per continuare”.

L’infortunio colpisce tutti, ma direttamente soprattutto i Pacers: “Siamo consapevoli della gravità dell’infortunio di Paul George – ha detto il presidente Larry Bird in un comunicato – e siamo ovviamente molto preoccupati. In questo momento i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con lui. Raccoglieremo comunque ulteriori informazioni sull’accaduto per capire quali saranno gli sviluppi”.

Il giocatore ha ricevuto grandissimo sostegno dai colleghi del mondo NBA, che anche pubblicamente, oltre che in privato, gli hanno dimostrato tutta la loro vicinanza. Ha voluto ringraziare tutti, anche i fans, su Twitter:

 

 

Fuori dal discorso e dal giro di Team USA, arriva invece l’importante notizia dell’estensione di Tony Parker con gli Spurs. Il più giovane dei “Big Three” in neroargento, 13 stagioni di NBA tutte a San Antonio con 4 titoli vinti, si è accordato per proseguire il suo cammino in Texas con – secondo Yahoo! Sports – un triennale da 43.3 milioni che entrerà in vigore nel 2015.