Con la pausa per l’All Star Game Weekend, l’analisi di questa Division è riferita a poche apparizioni per queste 5 squadre, ovviamente. I Warriors non hanno rallentato il passo ma, anzi, hanno inanellato altre 3 vittorie contro OKC, Houston e Phoenix. Escludendo la squadra dell’Arizona, gli altri due match sono stati contro franchigie tutt’altro che soft, soprattutto quella guidata dall’accoppiata Westbrook-Durant, probabilmente il duo più forte presente nella Lega in questo momento.

Tema principale di questi giorni sono le trade che le franchigie stanno concretizzando, anche se in realtà non si è visto praticamente nulla e manca solo un giorno alla chiusura dei possibili scambi. Golden State (48-4, primi ad ovest) rimarrà presumibilmente ferma sul mercato, avendo già un assetto collaudato e funzionante quasi alla perfezione. Discorso diverso per i Clippers (35-18, quarti ad ovest), dove ci sono due ipotesi in uscita che meritano un minimo di attenzione. Blake Griffin sarebbe una pedina di scambio di grandissima importanza, per poter arrivare a giocatori di spessore e non è da escludere una sua partenza, a maggior ragione in seguito ai problemi che si sono verificati nell’ultimo mese. L’altra possibile partenza, diventata quasi più probabile di quella di Griffin, riguarda Lance Stephenson.

Lance Stephenson e Blake Griffin, due elementi che potrebbero partire (AP Photo/Mark J. Terrill)

Lance Stephenson e Blake Griffin, due elementi che potrebbero partire (AP Photo/Mark J. Terrill)

Il giocatore, mai entrato stabilmente nelle rotazioni di Rivers e con una resa al di sotto delle aspettative, verrebbe utilizzato per arrivare a Channing Frye dei Magic, mentre l’ex Hornets molto difficilmente accetterebbe la Florida come destinazione dei sogni. Le 4 partite in trasferta che hanno caratterizzato questo ultimo periodo di Los Angeles hanno visto tre vittorie e una sconfitta, arrivata dopo un overtime contro i Celtics. Strana situazione anche in classifica per i Clippers, come se fosse già scritto il loro nome di fianco allo slot numero 4. OKC davanti e Memphis dietro, con distacchi che stanno diventando importanti e una proiezione che li vedrebbe proprio contro la squadra di Randolph e Gasol, avversaria a dir poco ostica in prospettiva post-season.
Quattro sono anche le trasferte che hanno dovuto affrontare i Sacramento Kings (22-31, decimi ad ovest) nelle ultime due settimane, con un magro bottino di una sola vittoria e ben tre sconfitte. Solo contro Philadelphia sono riusciti ad avere la meglio e la situazione societaria sembra una bomba ad orologeria. Possibili cambi a livello di GM e head coach e, come se non bastasse, tre giocatori come Belinelli, Gay e McLemore dichiarati disponibili per possibili trade. Trattenere DeMarcus Cousins è una mossa azzeccata, ma di certo dovranno ponderare eventuali scelte che potrebbero stravolgere l’assetto del roster e, più in generale, della franchigia. Uno degli indiziati, come giocatore in entrata, dovrebbe essere Thabo Sefolosha, per poter aggiungere un elemento con grande attitudine difensiva in una squadra che se potesse vivere di solo attacco sarebbe da prime 4 posizioni ad ovest. Tra due settimane è probabile che parleremo di una situazione abbastanza diversa rispetto a quella che si è verificata dall’inizio della stagione fino alla pausa dell’All Star Weekend.

In fondo alla Pacific Division e alla Western Conference si piazza l’accoppiata formata dai Phoenix Suns (14-40, quattordicesimi ad ovest) e dai Los Angeles Lakers (11-44, quindicesimi ad ovest). Momento durissimo per i Suns, in striscia negativa da nove partite e usciti sconfitti nelle ultime 4 partite contro avversarie di livello come i Warriors, i Thunder, i Rockets e i Jazz. Cambiamenti in vista (e annunciati da tempo) per quel che riguarda la situazione di Markieff Morris, con le valigie pronte da mesi e nei pensieri di diverse franchigie. Il comportamento del giocatore rimane sempre un’incognita e, soprattutto, bisogna verificare quali offerte incontreranno la domanda dei Suns, abbastanza decisi nel pretendere un giocatore giovane con prospettiva e una futura prima scelta in cambio del loro esterno.

Mentre continua la passerella di Kobe, tra All Star Game e trasferte in tutti gli Stati Uniti, prosegue anche la stagione della squadra gialloviola. È arrivata una vittoria contro i Pelicans, anche loro in visibile difficoltà, ma oltre a ciò non si è visto molto nell’altra metà della Città degli Angeli. Si è parlato, ma solo parzialmente, della possibilità di mettere sul mercato alcuni dei giovani di proprietà della franchigia, ma la soluzione numero uno sarebbe quella di trattenerli per poterli impiegare al meglio nelle prossime annate.