Attendiamo con ansia il duello playoff tra Kawhi Leonard e Steph Curry (fonte: Soobum Im-USA TODAY Sports)

Attendiamo con ansia il duello playoff tra Kawhi Leonard e Steph Curry (fonte: Soobum Im-USA TODAY Sports)

Si è conclusa la regular season con il sorpasso in extremis di Dallas nei confronti di Memphis (che affronterà così la rivale divisionale San Antonio al primo turno), riappropriandosi della posizione di classifica a lungo detenuta in avvio di stagione. Houston approfitta delle ultime due debacle di Utah e guadagna l’ottava piazza mentre New Orleans termina mestamente un’annata piena di infortuni.

SAN ANTONIO SPURS (67W-15L) Cade in dirittura d’arrivo l’imbattibilità casalinga degli Spurs (mai nessuna squadra ha chiuso la regular season senza sconfitte casalinghe). E’ Golden State ad espugnare l’AT&T Center (86-92) dopo che pochi giorni prima aveva già battuto i neroargento in California (112-101). La serie stagionale con i Warriors si chiude quindi sul 3-1 per gli uomini di Kerr ma quello che interessa a coach Popovich è l’esito della possibile (probabile) serie di playoff che incoronerà la regina dell’Ovest. Non che nelle ultime due sfide con Golden State gli Spurs abbiano tirato i remi in barca, ma sicuramente la tensione tra un mesetto sarà diversa. Negli ultimi 15 giorni San Antonio è caduta anche a Denver (102-98) mentre sono arrivate vittorie contro Toronto (102-95) a Salt Lake City (86-88) Oklahoma City (102-98 dts) e a Dallas (91-96). Nel weekend iniziano i playoff ed al primo turno gli Spurs affronteranno gli incerottati Memphis Grizzlies, squadra fisica ma lontana parente (causa assenze per infortuni) di quella che eliminò San Antonio al primo turno della post season del 2011 partendo dalla posizione n°8 del seeding.

DALLAS MAVERICKS (42W-40L) Con un grande sprint finale, i Mavs si aggiudicano un posto in post season. Nelle ultime due settimane Dallas ha compilato un record di 5 vittorie e 2 sconfitte (a Los Angeles sponda Clippers 98-91 e nell’ultima, ininfluente, contro San Antonio 91-96) vincendo tutti gli scontri diretti contro Houston (88-86), Memphis (103-93) e soprattutto a Salt Lake City contro Utah (92-101). Decisive anche le vittorie a Detroit (89-98) e Minneapolis (78-88) per agganciare in classifica i Grizzlies e superarli in virtù degli scontri diretti. Ancora importante J.J. Barea, almeno fino alla gara contro Memphis nella quale si è infortunato (ma è già rientrato), fondamentale Nowitzki (22 punti e 11 rimbalzi con 7/12 al tiro contro i Jazz) e decisive le gare da ex di Wes Matthews (20) e soprattutto del rientrante Deron Williams (miglior marcatore con 23 punti e 9/16 dal campo) per “far fuori” Utah. Ora per Dallas lo scoglio Oklahoma City, da affrontare da sfavoriti. Ma contro una squadra di veterani per i Thunder non sarà per nulla semplice, anche se l’atletismo di Russell Westbrook sarà un bel rebus da risolvere per coach Carlisle.

MEMPHIS GRIZZLIES (42W-40L) E’ proseguito anche nelle ultime partite di regular season il crollo verticale di Memphis (1-6 il record con l’unica vittoria contro Chicago per 108-92) che sono precipitati dalla 5a alle 7a posizione ad Ovest, mettendo a rischio anche la partecipazione stessa alla post season. Le sconfitte con Toronto (95-99), ad Orlando (119-107), a Dallas (103-93), con Golden State (99-100), a Los Angeles (110-84 contro i Clippers) e ad Oakland (125-104 contro Golden State) hanno così portato ad un improbo primo turno playoff contro San Antonio. La notizia, trapelata ma non ancora confermata ufficialmente, dell’assenza per il resto della stagione di Mike Conley (problemi al tendine d’Achille) riducono quasi a zero le speranze dei tifosi, che potrebbero già ritenersi soddisfatti se Memphis riuscirà ad evitare lo sweep.

James Harden proverà a cucinare anche i Warriors. Ce la farà o rimarrà scottato? (fonte afp)

James Harden proverà a cucinare anche i Warriors. Ce la farà o rimarrà scottato? (fonte afp)

HOUSTON ROCKETS (41W-41L) Alla fine ce l’hanno fatta! Per il rotto della cuffia, ma la postseason 2016 vedrà ai nastri di partenza anche i Rockets che, oltretutto, possono anche recriminare sulla posizione di classifica, visto che con 1 vittoria in più (ad esempio nella gara casalinga contro Phoenix, persa 115-124) avrebbero superato sia Memphis che Dallas per via degli scontri diretti favorevoli. Invece si prospetta, al primo turno, un remake della sfida di finale della Western Conference nel 2015 contro Golden State. Sfida affascinante, tra 2 squadre con filosofie molto simili (gioco in transizione ed ampio utilizzo del tiro da 3) ma che questa stagione hanno ottenuto risultati decisamente diversi, nonostante anche i Rockets dispongano di una discreta dose di talento. Per arrivarci, Houston nelle ultime due settimane ha battuto Oklahoma City (118-110), Los Angeles Lakers (130-110), Minnesota (105-129) e Sacramento (116-81) oltre a perdere lo scontro diretto con Dallas (88-86).

NEW ORLEANS PELICANS (30W-52L) Si è (finalmente) conclusa la travagliata stagione di New Orleans che ora potranno pensare a curare i loro numerosi infortunati e iniziare a ragionare in ottica 2016-17 per capire se puntare nuovamente su questo gruppo, sperando che sia finalmente in salute, oppure azionare la modalità rebuilding, potendo contare anche su una posizione di scelta al draft che sarà interessante. Le ultime gare, disputate con una formazione più adatta alla D-League che all’NBA, hanno portato solo 2 vittorie (87-106 a Brooklyn e 110-102 contro L.A. Lakers) e ben 5 sconfitte (107-93 a Philadelphia, 107-97 a Boston, 100-121 contro Phoenix, 116-121 contro Chicago e 144-109 a Minneapolis), che tuttavia non hanno cambiato molto nella stagione dei Pelicans.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati