Ci vuole un tempo supplementare per decidere il vincitore di gara 1 delle Finali NBA 2015. Come previsto, Warriors e Cavs danno vita a una sfida equilibrata e ricca di capovolgimenti di fronte, guastata a metà dell’overtime dall’infortunio occorso a Kyrie Irving, protagonista, fino a quel momento, di una prestazione superlativa. Infortunio che preoccupa i Cavs, getta nello sconforto i tifosi di basket in generale e, un po’ a sorpresa, anche il coach avversario Steve Kerr, che si è detto speranzoso di poterlo vedere in campo per tutta la serie. Parole da vero maestro di sportività, perché è innegabile che, con il solo James a fare pentole e coperchi, Cleveland faccia fatica, eccome. La squadra di Blatt in questa gara 1 ha vissuto di isolamenti del numero 23, di pick’n’roll che spesso hanno portato a concludere un solido Mozgov (16 punti e 7 rimbalzi) e di iniziative di talento del già citato Irving. Il resto, non pervenuto, se non consideriamo le due triple in un minuto e mezzo di JR Smith sul finire del primo quarto, che danno ai Cavs il massimo vantaggio (+14).

Stephen Curry e Andre Iguodala, protagonisti per i Warriors (Foto: horizonpost.com)

Stephen Curry e Andre Iguodala, protagonisti per i Warriors (Foto: horizonpost.com)

Golden State, dal canto suo, ha avuto due ottime, ma non mostruose, prestazioni del duo Curry-Thompson, che hanno segnato dei canestri ai limiti dell’incredibile, ma in generale non si può dire ci sia un solo Warrior che abbia giocato male, a parte forse Barbosa, che però è rimasto in campo per soli 9 frenetici minuti. Sono infatti le seconde linee a ricucire gran parte dello svantaggio accumulato nel primo quarto, con Curry a ribaltare poi il risultato con 10 punti nella seconda metà del secondo quarto.
Nel finale, però, emergono i campioni: James serve Mozgov per il +3 a 4 minuti dal termine, i Warriors rispondono con un 6-0 vanificato però da una tripla di James. A meno di un minuto, Curry segna il +2, poi Mozgov pareggia dalla lunetta e, nel finale sbagliano sia Curry (pazzesca la stoppata in recupero di Irving), sia James, sia Shumpert. Nell’overtime, però, i Cavs spariscono letteralmente: gli unici due punti li segnerà James a 9 secondi dalla sirena, mentre prima i Warriors chiudono i conti con un 10-0 aperto da Curry e Barnes e chiuso da Iguodala e Green dalla lunetta.

Cleveland Cavaliers @ Golden State Warriors 100-108 OT (0-1)

MVP. Cifre e presenza mentale premiano Stephen Curry (26 punti, 4 rimbalzi, 8 assist, 10/20 al tiro), ma come abbiamo detto ogni giocatore dei Warriors ha contribuito in maniera determinante alla vittoria, a partire da Klay Thompson (21 e 6 rimbalzi).

LVP. È vero che JR Smith è stato l’unico giocatore a portare dei punti dalla panchina per i Cavs, ma è anche vero che i suoi 9 punti sono frutto di tre giocate isolate: due triple in poco più di un minuto sul finale del primo quarto e un’altra sulla sirena dell’intervallo. Per il resto, l’ex Knick è stato quasi inesistente, chiudendo con 3/13 al tiro in 34 minuti.

Kyrie Irving a terra infortunato (Foto: abc7chicago.com)

Kyrie Irving a terra infortunato (Foto: abc7chicago.com)

Losing Effort. Sono due i protagonisti dei Cavs: LeBron James segna 44 punti (con un rivedibile 18/38 dal campo) e ci aggiunge 8 rimbalzi e 6 assist (quasi tutti per Mozgov), mentre il già acciaccato Kyrie Irving prima di uscire per infortunio nel supplementare mette insieme 23 punti con 7 rimbalzi, 6 assist e 4 recuperi.

The Unexpected. Andre Iguodala sembra tornato per una notte quello dei tempi dei Sixers: 15 punti con 6/8 al tiro (2/3 da tre), più 3 rimbalzi, 2 assist e ottima difesa. Ma non possiamo non citare anche Marreese Speights, che, rientrato dall’infortunio, mette 8 punti e 3 rimbalzi in appena 8 minuti di gioco.

Stat of the Night. Come già accennato, sono le panchine a fare la differenza: Blatt ruota solo 8 giocatori, con Dellavedova in campo meno di 10 minuti e James Jones a dir poco impalpabile. Kerr, invece, ha solide prove dai già citati Iguodala e Speights, ai quali si aggiungono un solido Ezeli da 5 punti re 5 rimbalzi e un Livingston molto attivo (4 punti, 5 rimbalzi e 3 assist). In totale, pur ricordando la differenza di impiego, la panchina dei Cavs produce 9 punti con 3/14 al tiro, 6 rimbalzi e 4 assist, quella dei Warriors 34 punti con 14/27 al tiro, 19 rimbalzi e 8 assist.