Tony Parker probabilmente è stato il migliore in campo per la sua squadra (Photo: Reuters)

Tony Parker probabilmente è stato il migliore in campo per la sua squadra (Photo: Reuters)

SAN ANTONIO SPURS

Kawhi Leonard: lontano parente finora di quello ammirato alle scorse Finals, anche in questa seconda gara fatica a trovare ritmo in attacco. Come se non bastasse in difesa deve occuparsi di James ed esce inevitabilmente per raggiunto limite di falli. Voto 5

Tim Duncan: inizia la partita in maniera impressionante, quasi come se gara 1 non fosse ancora finita per lui. Cala alla distanza, ma è comprensibile. Finisce con 18 punti e 15 rimbalzi. Voto 6,5

Tiago Splitter: non ripete la grande prova offensiva di gara 1, ma era prevedibile. In compenso si rende utile a rimbalzo e nei passaggi (chiude con 5 assist). Non ci sentiamo di bocciarlo. Voto 6

Danny Green: a inizio partita è quasi subito costretto a uscire per due prematuri falli. Al rientro piazzerà due bombe importanti, ma la sua partita si esaurirà lì. Voto 6

Tony Parker: forse il più continuo fra tutti i suoi compagni di squadra, colpisce la difesa degli Heat con regolarità sia da sotto che da fuori, smazzando anche 7 assist. Peccato solamente per gli errori ai liberi. Voto 7

Marco Belinelli: entra come sesto uomo per i precoci falli di Green e sembra partire bene con la tripla che regala il vantaggio di 10-4 per gli Spurs. Nel prosieguo del match però cala sempre di più, fino ad eclissarsi completamente nel secondo tempo. Peccato. Voto 5

Boris Diaw: ormai è un tassello fondamentale di questi Spurs e anche il minutaggio che Popovich gli ha concesso stanotte lo dimostra (32 minuti). Utile sempre in svariati modi, sia in fase realizzativa (segna la tripla del 90 pari) sia in altre fasi del gioco (chiude con 10 rimbalzi e 5 assist). Voto 7

Manu Ginobili: grande spina nel fianco per tutta la partita per gli Heat, ma sbaglia alcune scelte nel finale che costeranno la partita ai suoi. Voto 6,5

Patty Mills: una conferma dopo la buonissima gara 1. Regge perfettamente il ruolo di cambio di Parker, senza alcun timore reverenziale nei confronti degli avversari che si trova di fronte. Voto 6,5

Matt Bonner: pochi secondi in campo utili appena a far rifiatare i compagni. Voto n.g.

LeBron James è stato l'indiscusso MVP di gara 2 (Photo: Reuters)

LeBron James è stato l’indiscusso MVP di gara 2 (Photo: Reuters)

MIAMI HEAT

LeBron James: evidentemente il finale di gara che ha dovuto viversi dalla panchina non gli è andato giù. Dopo un primo quarto nervoso inizia a dominare la partita, inizialmente con le sue pericolosissime incursioni dentro l’area, e poi colpendo con regolarità sia dalla media che dalla lunga distanza. La difesa Spurs ha potuto davvero fare poco. Voto 8

Rashard Lewis: sembra che abbia ormai scalzato Battier (addirittura non entrato stanotte) dal ruolo di ala titolare e con pieno merito. Anche in gara 2 riesce a colpire sia da sotto che da fuori, dimostrando che questi due anni passati a scaldare panchine non l’hanno arrugginito. Voto 7,5

Chris Bosh: magari a rimbalzo non riesce ad incidere come dovrebbe (appena 3 palloni catturati), ma le sue scelte offensive sono pressoché perfette ed in difesa ha raggiunto un livello d’intelligenza tattica difficilmente paragonabile. Voto 7,5

Dwyane Wade: alcuni suoi compagni (i tre sopra citati in particolare) sono in ottima serata e lui intelligentemente forza poco e gioca per la squadra. Poco appariscente, ma efficace. Voto 6,5

Mario Chalmers: non gioca neanche un brutta partita, facendo quello che serve alla squadra, ma nelle nostre teste rimarrà ben in mente la gomitata gratuita sfoderata contro Parker. Voto 4

Chris Andersen: non incide come altre volte né in attacco né in difesa, ma la sua prestanza fisico-atletica rimane sempre e comunque utilissima a coach Spoelstra. Voto 6

Ray Allen: non sempre riesce a trovare lo spazio per i suoi mortiferi tiri da tre punti (merito anche della difesa texana), ma è bravo comunque a rendersi utile nella fase offensiva di squadra. Voto 6,5

Norris Cole: questa volta Chalmers non ha problemi di falli e lui in 10 minuti fatica ad entrare in ritmo partita. Voto 5

James Jones: prova due triple senza infilarle; obiettivamente se non gli entrano quei tiri è difficile che riesca ad essere utile in altro modo. Voto n.g.

Udonis Haslem: meno di un giro di lancette in campo per lui. Voto n.g.