MARCO BELINELLI, New Orleans Hornets (4W-19L)
9.4 pts, 38.7% FG, 34.4 % 3p, 74.4% FT, 3.0 reb, 1.0 ast

Belinelli e gli Hornets sono ripiombati in un tunnel che pare essere senza fine. La squadra di coach Monty Williams, nonostante la recente vittoria ottenuta a discapito dei  Magic, non mostra tangibili segnali di miglioramento, e il record stagionale ha preso una piega che fa davvero paura, 4 vinte e 19 perse. Belinelli dal canto suo ha disputato una settimana parzialmente positiva: nonostante abbia giocato 8 minuti in meno a partita rispetto alla media stagionale – fatto che si riflette in un leggero peggioramento delle sue statistiche alla voce punti, rimbalzi ed assist – le percentuali dal campo sono migliorate (anche se non in maniera clamorosa), dando segnale di una selezione al tiro più accurata.

La settimana è cominciata il 29 gennaio in casa contro gli Atlanta Hawks, con una partita in equilibrio fino a metà del terzo quarto, quando la squadra ospite mette a segno un parziale di 23-4 che spezza le gambe agli Hornets, infliggendo loro l’ennesima sconfitta stagionale. Belinelli viene impiegato solamente 12 minuti, nei quali mette a frutto 4 punti (2/6 dal campo) e genera un recupero. Durante il parziale subito dagli Hawks la squadra non è riuscita a segnare per 12 tiri di fila, e Jason Smith ha definito questa prestazione come “frustrante e imbarazzante.” aggiungendo poi: “I fan non si meritano questo, nemmeno i nostri allenatori. Siamo scesi in campo molli, senza difendere.

Per gli Hornets, tuttavia, non c’è stato molto tempo per riflettere sulla sconfitta, poiché il giorno dopo c’erano gli Heat di Wade e James ad aspettarli a Miami. Questa volta, New Orleans è riuscita a tenere botta fino a metà del secondo quarto, riuscendo ad andare anche a +12. Tuttavia, Miami ha poi deciso di cambiare marcia, infliggendo un parziale che, da metà secondo quarto alla sirena finale, è stato di 76-60. Non sono bastati i 14 punti di Landry e Jack e non è nemmeno bastata la prova del “Beli”, che in 19 minuti ha segnato 5 punti, prendendo 5 rimbalzi, tutti difensivi. Al termine della gara, coach Williams ha fatto sapere di aver gradito il piglio con cui la squadra è scesa in campo, sostenendo che Miami ha messo la partita sul piano muscolare, mandando in difficoltà la sua squadra. Inoltre, Okafor ha aggiunto: “Ecco la partita. In un battito di ciglio il vantaggio avversario aumenta a dismisura. Con una squadra come Miami non te lo puoi permettere, con tre ‘superstar’ e molti giocatori buoni, poi non vinci più”.

Le partite contro Atlanta e Miami – in cui era stato impiegato per 31 minuti complessivi – avevano messo chiaramente in bilico il ruolo di Belinelli come guardia titolare. La conferma è arrivata nella gara successiva, quella del primo febbraio contro i Suns, il “Beli” è uscito dalla panchina, con Williams che ha preferito Summers al suo posto. Sconfitti di 18 punti, ancora una volta gli Hornets sono arrivati alla sirena di metà gara con un punteggio favorevole, salvo poi cedere 20 punti agli avversari lungo l’arco degli ultimi due quarti. Jason Smith ha segnato 16 punti, Ariza 15 e Okafor 11, mentre Belinelli, impiegato per 24 minuti, ha segnato 10 punti e preso 3 rimbalzi, tirando un ottimo 3/5 da tre. Al termine della gara, Jack ha espresso il suo disappunto per la sconfitta in questa maniera: “Sembrava avessimo il ritmo della gara dalla nostra e le sorti a nostro favore. Sapere che siamo riusciti a farli rientrare in partita per poi soffrire così tanto fino alla fine è semplicemente difficile da digerire”.

Inoltre, per Jack non solo c’è stato il disappunto per l’ennesima sconfitta cocente, ma in questa gara il play degli Hornets si è anche infortunato al ginocchio, non potendo seguire i suoi a San Antonio per la sfida contro gli Spurs. In questo match, sempre partendo dalla panchina, Belinelli ha giocato 29 minuti, segnando 11 punti (3/6 dal campo), prendendo 1 rimbalzo e smistando 1 assist. Assieme alla sua buona prova, i 17 di Landry e i 16 di Vasquez (partito in quintetto al posto di Jack) hanno contribuito a rendere la vita difficile agli Spurs,che pero’ l’hanno spuntata riuscendo a prevalere nel quarto finale.

Nella continua speranza che New Orleans riesca a trovare il bando della matassa di questa stagione, stanotte gli Hornets giocheranno in casa dei Pistons, successivamente torneranno sul parquet casalingo per ospitare i Kings. L’8 febbraio riceveranno i Bulls di Derrick Rose e due giorni dopo i Blazers.