Dal nostro corrispondente

NEW YORK, NY – Mancano 18 giorni alla fine della regular season ed è già tempo di bilanci per le due squadre della Grande Mela.

Carmelo Anthony (Photo Andrew Theodorakis/New York Daily News)

Carmelo Anthony (Photo Andrew Theodorakis/New York Daily News)

Qui Knicks: Erano partiti con ben altri obbiettivi, obbiettivi di alta classifica. Speravano di ripetere i fasti della scorsa stagione (quando terminarono la stagione regolare al secondo posto), magari puntando alla finale di conference ed invece… hanno dormito praticamente fino a ieri. Una serie interminabile di sconfitte (ad oggi 43) li ha portati a stazionare nella parte bassa della Eastern Conference fino a qualche settimana fa. Poi il risveglio (7-3 nella ultime dieci disputate) e la disperata corsa all’ultimo posto disponibile nella griglia dei playoffs. Ottavo posto che al momento appartiene agli Atlanta Hawks, che in effetti sembrano fare di tutto per perderlo. Cinque sconfitte in fila per la squadra della Georgia, che ha visto sempre più assottigliarsi il proprio vantaggio nei confronti degli inseguitori.

La squadra di Mike Woodson, che insegue a due lunghezze di distanza, deve ancora disputare nove partite: quattro in casa e cinque fuori e di cui però ben otto contro squadre dal record positivo.

Undici gare per il uomini di Mike Budenholzer, ma solo quattro contro team di alta classifica.Tutto fa presagire che non saranno i Knickerbockers ad affrontare i numero uno della conference (probabilmente i Pacers) in un primo turno dall’esito peraltro scontato.

Con la presentazione di Phil Jackson, i Knicks comunque dimostrano di pensare già al futuro, futuro di cui parleremo in maniera più approfondita fra sette giorni.

Jason Kidd

Jason Kidd

Qui Nets: La franchigia dell’altra sponda dell’East River ha avuto un inizio difficile, probabilmente per colpa dell’inesperienza di coach Jason Kidd, della presenza di tanti nuovi elementi e dell’incredibile catena di infortuni che ha colpito praticamente tutti i giocatori nei primi mesi di stagione. Ma poi, anche grazie al bassissimo livello medio della conference, i Nets hanno facilmente recuperato terreno, prendendo stabilmente posto fra le otto che si giocheranno la post season. Al momento si trovano quinti, dietro le superpotenze di Indiana e Miami ed alle due sorprese di Toronto e Chicago.

Ed è proprio contro i ragazzi della Windy City che, finisse oggi la stagione regolare, si troverebbero a giocare. Esattamente come dodici mesi fa.

Ma se allora furono i Bulls ad avere la meglio in sette gare, quest’anno sarebbero i Nets a partire con i favori del pronostico. Perché Chicago ha una rosa decisamente più povera della scorsa stagione avendo rinunciato a Marco Belinelli, Nate Robinson e Luol Deng (ed avendo sempre fuori Derrick Rose), mentre gli uomini di Prokhorov e Mironova hanno accresciuto il tasso tecnico e l’esperienza post-stagionale (grazie agli innesti di Pierce e Garnett).


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