Kevin Durant

Kevin Durant

ALL-NBA TEAM, DURANT IL PIU’ VOTATO – Sono stati annunciati i primi 3 quintetti della stagione NBA. Con 125 punti, il più votato è l’MVP Kevin Durant dei Thunder, seguito da LeBron James (124), Joakim Noah (101), Chris Paul (86) e James Harden (73). Nel secondo quintetto, svetta Stephen Curry dei Golden State Warriors, 65 voti, davanti a Tony Parker, Dwight Howard, Blake Griffin e Kevin Love. Mentre nel terzo, in ordine di votazione, troviamo Paul George (per lui in arrivo un bonus di 7 milioni di dollari sul suo contratto), Al Jefferson, LaMarcus Aldridge, Damian Lillard e il MIP Goran Dragic. I delusi sono senza dubbio alcuno Tim Duncan, Dwyane Wade, Chris Bosh, John Wall e Carmelo Anthony.

ANNUNCIATI GLI ALL-NBA DEFENSIVE TEAMS – Invece i due migliori quintetti difensivi della stagione schierano, nel primo, Joakim Noah dei Bulls (DPOY dell’anno) insieme a Paul George dei Pacers, Chris Paul dei Clippers, Serge Ibaka dei Thunder e Andre Iguodala dei Warriors. Per la prima volta dal 2009 LeBron James non è stato inserito nel primo quintetto, ma con 134 voti l’ala degli Heat brilla nel secondo insieme a Patrick Beverley, Jimmy Butler, Kawhi Leonard e Roy Hibbert.

STERLING VENDE I CLIPPERS – Donald Sterling pare proprio essersi arreso. Ha accettato l’offerta da 2 miliardi di dollari di Steve Ballmer per vendere i Clippers ed ha rinunciato a fare causa alla NBA. Dunque, la battaglia legale che pareva alle porte si allontana, la firma per il passaggio di proprietà ancora non c’è ma pare ormai poco più di una formalità e poi toccherà ai proprietari delle altre franchigia sancire l’ufficiale entrata in scena dell’ex CEO della Microsoft.

PARSONS SARA’ RESTRICTED FREE AGENT – Il talentuoso Chandler Parsons, reduce da un’annata da 16.6 punti di media (19.3 nei playoffs), diventerà restricted free agent. Infatti i Rockets hanno deciso di non esercitare l’opzione sul suo contratto da rookie: avranno comunque la possibilità di pareggiare le offerte che arriveranno da altre squadre (i Celtics e i Magic sono i più interessati). Ma l’obiettivo di Houston è quello di liberare tutto lo spazio salariale necessario per portare in squadra una stella da affiancare a Howard e Harden. Nowitzki, Love e Anthony sono i nomi che Morey sta seguendo con estrema attenzione e interesse.

MINNESOTA, SAUNDERS TORNA IN PANCHINA – In una situazione di estrema incertezza legata al futuro di Kevin Love, a Minnesota – complici le difficoltà a trovare un nuovo allenatore – hanno individuato la strada teoricamente più sicura. Il nome per la panchina è infatti una scelta interna ed è un ritorno. Si tratta di Flip Saunders, ingaggiato un anno fa per essere il presidente della franchigia e ora chiamato a tornare in campo almeno in questa fase di instabilità. Non è una scelta a lunga scadenza, dunque, e questo potrebbe essere pericoloso, ma è anche il coach con cui i Timberwolves hanno vissuto i momenti migliori della loro storia. Saunders si aggiunge così alla ristretta cerchia di allenatori con incarichi anche dirigenziali e lavorerà a stretto contatto col g.m. Milt Newton.

COACH WITTMAN RINNOVA CON WASHINGTON – La franchigia della capitale ha giocato una stagione regolare molto buona, caratterizzata da 44 vittorie e 38 sconfitte per il quinto posto a Est, seguita da playoffs nettamente al di sopra delle aspettative, dove John Wall e compagni hanno superato il primo turno contro Chicago e dato del filo da torcere ai Pacers nonostante l’eliminazione. Per questi risultati, la dirigenza dei Wizards ha deciso di premiare coach Wittman, rinnovando il suo contratto per altri tre anni (il terzo è una “team option”) in modo tale da permettergli di proseguire l’ottimo lavoro ben avviato durante quest’annata.

ELTON BRAND NON SI RITIRA – Il lungo degli Hawks ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di ritirarsi e che nel 2014-2015 scenderà in campo per la sua stagione NBA numero 16. Brand ha realizzato 5.7 punti conditi da 4.9 rimbalzi e 1 assist ad allacciata di scarpe con Atlanta e sarà unrestricted free-agent a partire dal primo giorno di luglio. Nonostante il suo livello di gioco sia ben lontano dai bei tempi dei Los Angeles Clippers (chiamato 2 volte all’All Star Game e selezionato nel secondo quintetto NBA), il giocatore potrebbe essere adatto agli organici che cercano presenza sotto i tabelloni, specialmente in difesa, anche da pedine che partono dalla panchina.

Fabrizio Fasanella e Davide Sardi