Kevin Durant

Kevin Durant

Kevin Durant. “E’ stata una decisione estremamente difficile perchè per me rappresentare il mio paese è motivo di grande orgoglio. So che ciò che devo ai miei compagni di squadra è di dare tutto me stesso per questa esperienza. Dopo il training campo con Team USA ho realizzato che non posso far fronte a questo impegno come vorrei ed ho bisogno di fare un passo indietro e prendermi una pausa, mentale e fisica, per preparare la meglio la prossima stagione NBA. Sono grato a Team USA per il loro supporto ma non chiudo le porte alla Nazionale, sperando di far parte ancora dei loro progetti futuri.”

Con queste parole Kevin Durant si è congedato da Team USA e salterà i Mondiali di Spagna. E’ un duro colpo per coach Mike Krzyzewski e il suo entourage, che dopo il grave infortunio che ha tolto di scena Paul George, perde il giocatore più importante della nazionale a stelle e strisce.

Dopo quello che è successo a Paul George, costretto a saltare la prossima stagione e probabilmente in grado di scendere nuovamente in campo tra 16 mesi, c’è chi dice che Kevin Durant abbia rinunciato ai Mondiali per non correre il rischio di subire infortuni, ma Jerry Colangelo, direttore di USA Basketball tiene a precisare che la scelta di Durant non ha nulla a che vedere con ciò che è successo alla stella degli Indiana Pacers: “Dopo il camp di Las Vegas Kevin ha capito di non essere preparato mentalmente e fisicamente a disputare i Mondiali. E’ ancora esausto della stagione appena conclusa.”

Ora sta a coach K raccogliere i pezzi, mescolare le carte in tavola e comporre il team di 12 giocatori che si presenterà alla prima palla a due il 30 agosto alle ore 21.30 contro la Finlandia. A questo punto potrebbero rimanere nel gruppo dei 12 uno tra Andre Drummond e DeMarcus Cousins e uno tra Chandler Parsons e Gordon Hayward che sembravano sull’orlo del taglio. Ma il rimpasto non sarebbe solo sotto canestro, perchè il coach di Duke University potrebbe affidarsi a un back-court composto da due portatori di palla con compiti realizzativi sempre in campo. Non è escluso neppure che coach K e Jerry Colangelo possano convocare in extremis giocatori non presenti nell’attuale roster di Team USA, su tutti Kevin Love, che ha preferito declinare l’invito di Team USA per concentrarsi sulle sue questioni contrattuali, ma è una soluzione che appare remota.

Secondo Jerry Colangelo, anche senza George e Durant, gli USA posso ambire alla medaglia d’oro.

Felton durante il processo

Felton durante il processo

Ray Felton. Il nuovo playmaker dei Dallas Mavericks appena arrivato dai New York Knicks, Ray Felton, salterà per squalifica le prime 4 partite della prossima stagione. Felton lo scorso mese era stato giudicato colpevole di detenzione di armi da fuoco senza licenza. Per evitare la prigione Felton, oltre a pagare 5.000 dollari di multa, deve “scontare” 500 ore di servizi socialmente utili, che saranno inserite in un programma di volontariato svolto dai Dalla Mavericks per la comunità durante la prossima stagione.

“Ho dimostrato poco giudizio e mi prendo la piena responsabilità della mie azioni” ha dichiarato Felton “guardando avanti, Dallas per me rappresenta un nuovo inizio e l’occasione di avere un impatto positivo sulla sua comunità.”

Movimenti di mercato minori. Stan Van Gundy, coach e GM dei Detroit Pistons, ha convinto Quentin Richardson e Tim Hardaway Sr a unirsi al suo coaching staff. I Miami Heat ingaggiano lo scorer Reggie Williams, lo scorso anno brevemente agli Oklahoma City Thunder ma in passato anche agli Charlotte Hornets e i Golden State Warriors, come vice Wade in uscita dalla panchina. Gli Heat hanno anche offerto un contratto non garantito, a Tyler Johnson e Shawn Jones, rookie non scelti all’ultimo draft mentre i San Antonio Spurs hanno offerto un biennale non garantito all’ala di 206 cm JaMychal Green.