Il Gallo si ferma ancora

DENVER – Doppia tegola per coach Karl, che durante la gara persa in casa contro Dallas ha visto uscire dal campo infortunati prima Andre Miller poi Danilo Gallinari. Il primo ha subito una botta alla spalla da Brandan Wright ed è stato costretto ad abbandonare il campo nel primo tempo. Va sottolineato come l’ex Blazers abbia saltato solo quattro partite nelle sue tredici stagioni NBA, tre delle quali per infortunio e al momento la sua presenza nella gara di domani contro Detroit è incerta. Continua, invece, la sfortunatissima stagione dell’ex Olimpia, che ha riportato la frattura del pollice della mano sinistra nel terzo quarto contro Dallas, dopo aver provato a stoppare Mahinmi. Nel suo caso si prevede un mese di stop. Va ricordato come Gallinari, che viaggia a 15.6 punti e 4.6 rimbalzi di media in stagione, abbia già saltato tredici gare per problemi alla caviglia ed è rientrato in campo solo lo scorso 5 marzo dopo un mese ai box. Di certo si tratta di cattive notizie per i Nuggets, che il ritorno con un contratto quinquennale di Wilson Chandler, al suo nuovo esordio in Colorado proprio la scorsa notte, può mitigare solo in minima parte.

INFORTUNI – Denver non è la sola franchigia a fare i conti con gli infortuni. Atlanta nella gara persa contro Boston, infatti, ha dovuto fare a meno di Jannero Pargo, che mancherà almeno per due settimane dopo l’attacco di appendicectomia accusato a Cleveland, Willie Green, out da undici gare per problemi alla schiena, Vladimir Radmanovic, che deve fare i conti con gli stessi problemi dell’ex 76ers e Marvin Williams, che ha accusato problemi ai flessori. Anche a Boston la situazione non è tranquilla. Dopo aver dovuto rinunciare a Chris Wilcox per tutta la stagione per i suoi problemi all’aorta, i Celtics dovranno fare a meno almeno per lo stesso periodo anche di Jermaine O’Neal, che dovrà operarsi al polso infortunatosi il 20 febbraio scorso. Un intervento che mette a rischio anche il resto della carriera dell’ex Pacers. Derrick Rose ha saltato la quinta partita consecutiva per problemi all’inguine. Stessa sorte per Stephen Curry, che è bloccato da guai alla caviglia destra.

FISHER – L’ex play dei Lakers ha terminato la sua brevissima parentesi con gli Houston Rockets. Le strade si sono divise dopo che le due parti hanno trovato l’accordo per un buyout. Attraverso le parole del suo agente Jamie Wior, il cinque volte campione NBA ha fatto sapere “di voler vincere il sesto anello e sarà questo l’obiettivo che lo guiderà nelle sue scelte future”. A dire la sua sull’addio di Fisher ai Lakers è stato anche Pau Gasol: “So che è dura andare via come ha fatto lui. Vedremo cosa deciderà di fare in futuro, ma al momento non so quali siano le sue intenzioni”. A questo punto Fisher potrebbe valutare offerte provenienti da Miami o Chicago, visto che appare difficile un suo ritorno nella Western Conference e che Heat e Bulls sono oggi le due uniche due squadre in grado di poter lottare per l’anello a Est.

Gilberto si allena a Memphis

CONTRATTI – Oltre a quella di Fisher a Houston è già finita anche l’avventura di Turiaf a Denver. Il francese, arrivato nello scambio che ha portato Nene a Washington è stato subito liberato dai Nuggets. Esperienza finita a Sacramento per J.J. Hickson. L’ex Cavs è stato rilasciato dopo essere stato bloccato nell’ultimo periodo da problemi alla schiena. Chi potrebbe, invece, far ritorno nella Lega è Gilbert Arenas. Agent 0, infatti, si è allenato ieri con Memphis e le parole di coach Lionel Hollins fanno presagire un suo possibile ingaggio in breve tempo: “Può essere un buon inserimento perché può giocare sia play che guardia. Nella sua carriera ha mostrato un grande talento offensivo e in difesa gioca bene sulle linee di passaggio. Se c’è la possibilità di aggiungere alla squadra un altro giocatore di talento è giusto fare delle valutazioni”.

RECORD – Con la vittoria in casa dei Magic, il coach dei Bulls Tom Thibodeau ha ottenuto la centesima vittoria da capo allenatore. È l’allenatore che nella storia ha raggiunto più velocemente questo obiettivo, avendo guidato Chicago in centotrenta gare. La partita coi Bulls segna un record negativo, invece, per i Magic, alla loro peggior sconfitta casalinga, di ventisei lunghezze, negli ultimi cinque anni. Orlando aveva fatto peggio l’ultima volta davanti al pubblico amico il 28 marzo 2004 contro Dallas, perdendo per 118-88. Chi potrà entrare presto nella stria della sua attuale squadra è Kevin Love. Il centro di Minnesota è a soli undici rimbalzi dal diventare primo in questa particolare voce statistica nella storia dei T’Wolves. Al momento davanti a lui c’è Kevin Garnett a quota 1139.

MVPDrew Gooden e Andrew Bynum sono stati nominati “Player of the week” rispettivamente della Eastern e della Western Conference. L’ala dei Bucks ha guidato i suoi a tre vittorie consecutive, viaggiando alla media di 18.9 punti, 9.7 rimbalzi e 8 assist. Medie in cui è compresa la tripla doppia da 15 punti, 13 assist e 10 rimbalzi mandata a referto contro Cleveland. Il centro dei Lakers, invece, ha chiuso le quattro gare della settimana in doppia-doppia, con 27.5 e 14.8 rimbalzi di media e tirando dal campo con un superlativo 66.5%.