Bird dovrebbe restare ai Pacers

INDIANA – Dopo l’eliminazione per mano degli Heat a Indianapolis si sta già programmando il futuro. Il proprietario Herb Simon, infatti, non nasconde la volontà di proseguire con Larry Bird, eletto general manager dell’anno, per un nuovo progetto triennale. Spetta ora all’ex Celtics decidere cosa fare del suo futuro. “Io e Larry – spiega Simon – penseremo ora al draft e agli ulteriori passi da fare insieme nel breve periodo. Poi ci siederemo a un tavolo e disegneremo il pian per il futuro. Bird deciderà cosa sarà meglio fare per la franchigia, per se stesso e la sua famiglia. Qualsiasi decisione prenderà, io la accetterò. La nostra intenzione è quella di proseguire con un progetto triennale per rendere ancora più solida la nostra franchigia ”.  Simon riconosce il grande lavoro fatto da Bird ai Pacers, “dove ha sempre portato a termine quello che aveva detto e in un business come il basket questo è impressionante.

CHARLOTTE – A proposito dei Pacers anche l’assitant-coach di Frank Vogel, Brian Shaw è stato sondato dalla dirigenza dei Bobcats per una sua eventuale assunzione come capo allenatore della franchigia di Michael Jordan. Il nome di Shaw fa parte di una lunga lista, che comprende anche l’assistente ai Bulls Quin Snyder, Jerry Sloan, Nate McMillan, Dave Joerger, Mike Malone, Patrick Ewing, Nate Tibbets e Stephen Silas. Da questa lista uscirà molto probabilmente il nome del nuovo coach di Charlotte, che dovrà ricostruire un franchigia, che ha chiuso con sole sette vittorie la stagione e che avrà una delle prime quattro scelte al prossimo draft.

Holiday è il futuro dei 76ers

PHILADELPHIA – Una squadra che si troverà a dover fare scelte importanti questa estate è Philadelphia. Dopo una stagione comunque positiva, infatti, tocca ora alla dirigenza dei 76ers prendere quelle decisioni che possano portargli a diventare una contender per il titolo. Obiettivo, questo, testimoniato dal direttore amministrativo Joshua Harris: “Dobbiamo fare quello che serve per migliorare la squadra. Al di la delle parole siamo pronti a fare quello che, finanziariamente e sotto altri aspetti, serve per migliorare. Vogliamo vincere”. Con Holiday e Turner sicuri di continuare la loro avventura con coach Collins, che ha ancora un anno di contratto più l’opzione per la stagione 2013/2014, i dubbi riguardano Iguodala, Brand e Williams. Il primo, al centro di voci di una possibile trade già dall’estate scorsa, è al suo ultimo anno di contratto e si è detto “pronto per ripartire anche l’anno prossimo con Philadelphia, anche se non dimentico le voci che ci sono già dall’anno scorso”. Un’affermazione, questa, che fa capire come il numero 9 si senta comunque in discussione. Discorso non dissimile per Elton Brand, che quest’anno ha viaggiato a 11 punti e 7.2 rimbalzi di media. Nel suo ultimo anno di contratto, il prossimo, dovrebbe guadagnare diciotto milioni ma visti anche i suoi tanti problemi fisici, la dirigenza dei 76ers potrebbe decidere di avvalersi dell’amnistia, ovvero liquidare Brand senza che quella cifra influisca sul salary cup. Anche Louis Williams è al suo ultimo anno di contratto, che porterà nelle sue tasche 6.4 milioni di dollari. Anche la scelta sul suo futuro sarà delicata per costruire una squadra ancor più vincente. Concetto che viene ben spiegato dalle parole di coach Collins: “Essere andati oltre le aspettative è un ottimo risultato, ma per diventare campioni questo non basta”. Lo stesso Collins ha commentato anche le voci di un ulteriore prolungamento del suo accordo coi 76ers, a cui si sta lavorando in questi giorni: “Fino a quando la dirigenza mi vorrà qui, io resterò”.

RUMORS – Come sempre in questo periodo della stagione, sono innumerevoli i rumors intorno a allenatori e giocatori che potrebbero cambiare squadra o accasarsi in una nuova realtà. Due dei nomi che fanno più discutere in questo senso, sono quelli di Stan Van Gundy e Pau Gasol. Per l’ex coach dei Magic si parla della possibilità di godere di un anno sabbatico, in attesa di trovare un progetto in cui le sue qualità possano emergere in maniera ancor più evidente rispetto all’ultima stagione con i Magic. Lo spagnolo, invece, molto probabilmente continuerà la sua carriera lontano da Los Angeles e voci piuttosto insistenti lo descrivono interessato a trasferirsi a Chicago, dove con Rose si verrebbe a creare un asse play-pivot di livello eccelso. Resta ora da capire se i Bulls saranno interessati ad avvalersi delle prestazioni del catalano. Pare, invece, ormai certo che Tim Duncan, free-agent al termine della stagione, continuerà anche il prossimo anno con la maglia degli Spurs. È lo stesso numero 21 ad affermarlo: ”Sono e resterò uno Spurs per tutta la vita. I giornalisti possono scrivere quello che vogliono, ma io anche l’anno prossimo non andrò da nessuna altra parte”.

BARGNANI – Il numero 7 dei Raptors (19.5 punti e 5.5 rimbalzi di media questa stagione) ha completamente recuperato dallo strappo al polpaccio sinistro che lo ha costretto a saltare l’ultima parte della stagione regolare. “Grazie al lavoro con Alex McKechnie – spiega Bargnani – ora non devo più sottopormi a cure e potrò iniziare regolarmente la preparazione questa estate. Durante questo periodo di recupero sono stato in città, dove ho alcuni amici e mi sono divertito”.