Kevin Love

Kevin Love

I CAVS LIBERANO SPAZIO SALARIALE – I Cavaliers hanno spedito a Utah la guardia Carrick Felix, una seconda scelta 2015 e un milione di dollari, ricevendone in cambio John Lucas, Malcolm Thomas e Erik Murphy. La particolarità dell’affare è che questi tre giocatori hanno tutti un contratto non garantito, una mossa che permetterà ai Cavs – che stanno anche offrendo in giro per la lega una prima scelta futura alla ricerca di un centro esperto – di liberare 3.3 milioni di spazio salariale. I tre arrivati dai Jazz molto difficilmente infatti resteranno in Ohio, potrebbero essere spediti altrove per acquisire “asset” utili alla trade per Kevin Love, o direttamente nel pacchetto da mandare a Minnesota. Denver e Golden State rimangono altre destinazioni credibili per l’All-Star in rottura con i Timberwolves (che hanno rifirmato per un anno Robbie Hummel). Ma si sarebbero recentemente inseriti nella corsa anche i Bulls, con un’offerta basata su Taj Gibson, Doug McDermott e Nikola Mirotic (che è diventato il rookie europeo più pagato di sempre nella NBA): una trade che però non potrebbe andare in porto prima di un mese perché gli ultimi due hanno appena firmato il loro contratto da rookie.

LEWIS-DALLAS, SALTA L’ACCORDO – I Mavericks hanno annullato il contratto annuale recentemente firmato con Rashard Lewis dopo aver capito che l’ex giocatore degli Heat dovrà sottoporsi ad operazione al ginocchio destro. La gravità dell’infortunio non è ancora chiara, ma il problema è emerso durante le visite mediche e rende il giocatore immediatamente free agent. “Gli auguriamo un rapido recupero – ha detto il presidente dei Mavs, Donnie Nelson – e di continuare ad avere successo nella sua notevole carriera”. Nel frattempo, la dirigenza incontrerà Jameer Nelson, tuttora free agent, nella speranza di giungere ad un accordo sfruttando i 2.7 milioni di spazio ancora disponibile nel monte salari.

CLIPPERS, CONTINUA IL CAOS – Donald Sterling ha avviato una nuova causa contro l’ex moglie Shelly, la NBA e il commissioner Adam Silver per mantenere la proprietà dei Clippers e far saltare la potenziale vendita da 2 miliardi di dollari all’ex CEO Microsoft, Steve Ballmer. L’effetto di questa notizia è stato subito devastante. Doc Rivers lascerà i Clippers se Donald Sterling rimarrà proprietario: la testimonianza davanti alla corte che sta seguendo la vicenda relativa al “turbolento” passaggio di proprietà arriva da Richard Parsons, nominato CEO dalla NBA, che ha definito l’eventualità “un disastro” per la franchigia. Parsons ha anche aggiunto che, dopo il coach, potrebbero andarsene i giocatori chiave della squadra, a cominciare da Chris Paul. Tutto in bilico e tutto da dimostrare, ma di sicuro il rischio è di entrare in una pericolosa “spirale negativa”.

MERCATO – Ufficiale il triennale da 10.1 milioni per Bojan Bogdanovic ai Nets. Omri Casspi sarà presto tagliato dai Pelicans, che lo hanno acquisito da Houston, e pare intenzionato a tornare a Sacramento. Philadelphia ha manifestato un forte interessamento per Dion Waiters: non sarebbe del tutto sorprendente se i Sixers diventassero la terza squadra coinvolta, oltre a Cavs e Wolves, nella trade per Love, perché sarebbero graditi pure Martin e Barea – che da Minnesota vorrebbero scaricare – e il contratto di Thaddeus Young in uscita potrebbe fare molto comodo. Evan Turner, accantonata la fallimentare esperienza ad Indiana, riparte da Boston: la seconda scelta assoluta del 2010 si è infatti accordata con la squadra di Brad Stevens per una porzione della mid-level exception.

ROBINSON OPERATO – L’ala dei Portland Trail Blazers, Thomas Robinson, è stata sottoposta ad intervento chirurgico per riparare un legamento lesionato nel pollice destro. L’infortunio si è verificato giocando in Summer League, potrà rientrare in tempo per il training camp.