Seve Ballmer, sua l'offerta vincente

Steve Ballmer, sua l’offerta vincente

PASSAGGIO DI CONSEGNE – La questione riguardante la vendita dei Clippers e la prossima estromissione di Donald Sterling (e della moglie) dalla proprietà della franchigia si arricchisce ogni giorno di nuovi capitoli. Nella serata di ieri, infatti, Shelly Sterling ha comunicato di aver trovato l’accordo con Steve Ballmer, ex CEO di Microsoft, per la vendita della società, alla cifra record di 2 miliardi di dollari. La Lega dovrà ora approvare il passaggio di consegne, ma a mettere i bastoni tra le ruote potrebbe essere il marito di Shelly, dal momento che Donald Sterling, detentore del 50% della società, dovrà autorizzare la vendita in questione. Ed è proprio questo passaggio che potrebbe complicare le cose, visto che i legali di Sterling fanno sapere che quest’ultimo non è intenzionato a vendere la squadra. Ancora non si sa quali ripercussioni l’accordo tra Ballmer e la Sterling potrà avere sull’audizione di martedì, anche se si dice che l’approvazione della Lega potrebbe arrivare prima. Se poi il 3 giugno a New York almeno tre quarti dei proprietari si esprimeranno a favore della cacciata di Sterling, la vendita diventerebbe effettiva, battaglia legale permettendo. Dopo una prima apertura, infatti, Donald Sterling si è scagliato contro la Lega, affermando come la famigerata registrazione, da cui ha avuto inizio il tutto, sia stata ottenuta illegalmente, senza il suo consenso, e che una semplice lite tra amanti non possa indurre l’NBA a sottrargli la squadra. Sterling ha inoltre dichiarato che non avrebbe potuto immaginare che quanto da lui affermato nella registrazione sarebbe stato poi reso pubblico e avrebbe conseguentemente arrecato danno alla Lega.

JOERGER RESTA A MEMPHIS…E I T’WOLVES? – Molto rumore per nulla. Come annunciato dal proprietario dei Grizzlies, Robert Pera, Dave Joerger sarà l’allenatore di Memphis anche la prossima stagione. Niente ritorno a casa, quindi, per l’uomo di Staples, che, anzi, otterrà da Pera un prolungamento del contratto, con un quarto anno garantito e una team option per il quinto. Pochi giorni dopo aver consentito a Minnesota di trattare con il proprio allenatore, Pera ha dichiarato di aspettarsi che Joerger continui sul percorso iniziato sette anni fa, quando arrivò a Memphis dalla D-League, e che entrambi hanno in mente una cosa sola: portare il titolo in Tennessee. La riconciliazione tra i due sembrava inimmaginabile, specialmente dopo il licenziamento di Jason Levien e di Stu Lash, rei, a detta dello stesso Pera, di aver preferito promuovere Joerger a capo allenatore, piuttosto che riconfermare Lionel Hollins. Lo sbarco a Minnesota sembrava inevitabile per il due volte coach del mese della Western Conference (l’unico a riuscirci al primo anno), tanto che i Grizzlies si erano buttati sulla pista Jeff Van Gundy, ma qualcosa si era inceppato al momento di trovare le contropartite adeguate; Minnesota, infatti, non intendeva cedere una futura seconda scelta, ritenendo che Joerger sarebbe stato prima o poi licenziato da Pera. Così non è stato, e Minnesota si trova quindi a dover nuovamente vagliare la propria lista di candidati, che vede in testa l’ex allenatore dei Raptors Sam Mitchell, nonché lo stesso Hollins e Scott Skiles. Nelle ultime ore è però spuntato il nome di Vinny Del Negro, che si sarebbe incontrato di recente con Flip Saunders per discutere di un’eventuale assunzione.  Un’altra ipotesi, al momento la più remota, vorrebbe come head coach lo stesso Saunders, sempre riluttante a indossare nuovamente le vesti di capo allenatore, anche se un barlume di realismo sta affiorando nella testa del presidente operativo dei Timberwolves, vista la difficoltà nel reperire un allenatore senza aver prima definito il futuro di Kevin Love.

CAVS E LAKERS – Non sono solo i Timberwolves a dover trovare un allenatore; Cavs e Lakers sono infatti le squadre più attive in questo momento per trovare i sostituti, rispettivamente, di Mike Brown e Mike D’Antoni, e non mancano i candidati contesi dalle due squadre. Cominciamo da Cleveland: tre sono i nomi che in questo momento interessano ai Cavaliers, in primis Alvin Gentry, già con David Griffin (GM dei Cavs) ai tempi di Phoenix. Lo stesso Griffin ha ribadito però come la società non abbia fretta nel definire sul breve termine chi guiderà la squadra il prossimo anno. “Non è questione di arrivare primi, ma di fare la scelta giusta” ha dichiarato Griffin. La possibilità di scegliere per primi al prossimo Draft rende inevitabilmente i Cavs più appetibili, potendo affiancare uno dei migliori giocatori in uscita da college alla coppia Irving-Waiters. La franchigia dell’Ohio prenderà contatti con un altro membro dello staff dei Clippers, Tyronn Lue, dieci stagioni in NBA (due titoli con i Lakers) e da cinque anni assistente di Doc Rivers, prima a Boston e ora a Los Angeles. Chi invece con Cleveland ha già parlato è Adrian Griffin, dal 2010 a Chicago con Thibodeau, dove ha potuto osservare da vicino il grande lavoro che viene svolto sulla fase difensiva, cosa particolarmente apprezzata dall’altro Griffin, David. Capitolo Lakers: Byron Scott si è definito l’uomo giusto per guidare i gialloviola il prossimo anno, ma Kupchak e soci stanno sondando altri candidati: uno di questi è Lionel Hollins, cercato anche da Minnesota (vedi sopra), reso appetibile dalle recenti annate alla guida dei Grizzlies (con cui lo scorso hanno ha raggiunto le finali ad Ovest) e dalla sua capacità di essere leader, senz’altro gradita a Kobe Bryant. Nel radar dei Lakers ci sono anche Alvin Gentry e Kurt Rambis, attualmente parte dello staff gialloviola. Al pari di David Griffin, anche Kupchak ha dichiarato che ci vorrà del tempo per trovare il candidato ideale. Randy Wittman, intanto, è vicino ad un prolungamento triennale con Washington, a coronamento di una stagione più che positiva, che ha portato gli Wizards sino alle semifinali di Conference.

KINGS SU LOVE – Il futuro di Kevin Love sarà sicuramente uno dei temi più chiacchierati dei prossimi mesi. Sempre che la dirigenza dei Timberwolves non decida a breve di impacchettare il suo franchise player e metterlo al centro di qualche scambio. E, ci sarebbe da aggiungere, sempre che l’eventuale destinazione sia gradita al giocatore. Intanto i Sacramento Kings sono usciti allo scoperto e hanno comunicato a Minnesota che sarebbero disposti ad acquisire Love anche senza che quest’ultimo assicuri il prolungamento del proprio contratto. La compagine californiana sceglierà per ottava al Draft del 26 giugno e ha già annunciato che il pick verrà scambiato, con l’intenzione di attrarre a Sacramento giocatori di esperienza che possano fare dei Kings una contender per i playoff del prossimo anno, magari con Love al fianco di DeMarcus Cousins.

PREMIATI CURRY E BATTIERSteph Curry dei Golden State Warriors ha ricevuto il Community Assist Seasonlong Award, a riconoscimento delle numerose attività benefiche, di raccolta fondi e della generosità dimostrata da Curry nell’aiutare i più bisognosi. L’associazione scelta dalla point guard degli Warriors, Thanks USA, che si opera per garantire borse di studio ai figli e alle famiglie dei militari in servizio, riceverà 25mila dollari dall’NBA e dallo sponsor, Kia Motors. Shane Battier dei Miami Heat ha invece ricevuto il Teammate of the Year Award, premio riservato al “miglior compagno di squadra”, volto a riconoscere l’impegno, l’altruismo e l’etica del lavoro. Al secondo posto Al Jefferson degli Charlotte Hornets e al terzo Dirk Nowitzki dei Dallas Mavericks.


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