Lebron James (Photo by Jesse D. Garrabrant/NBAE via Getty Images)

Lebron James (Photo by Jesse D. Garrabrant/NBAE via Getty Images)

LeBron James è sempre di più il giocatore immagine del basket mondiale. 4 titoli MVP, 2 volte NBA Champions e MVP delle Finals e ora è anche in cima alle classifiche mondiali di vendita delle divise NBA. Infatti, stando ai dati riportati da Adidas, la canotta n°6 dei Miami Heat è risultata la più venduta nell’ultimo anno non solo negli States, ma complessivamente in tutto il mondo. Sul gradino del podio assieme al nativo di Akron ci sono Derrick Rose, la cui divisa è la più venduta in Cina, America Latina e Europa, e Kobe Bryant. Ai piedi del podio la stella dei Thunder Kevin Durant e il compagno di James agli Heat, Dwyane Wade. Queste le parole del prescelto: “Il sapere che così tanti adulti e bambini mi considerano come un modello e si ispirano a me, mi da enorme soddisfazione e importa più di ogni altra cosa. Quando indossi la canotta di qualcuno tu cerchi di immedesimarti in lui e credi in lui, pensi di poter fare cose soprannaturali. Lo apprezzo veramente, per me è come avere una famiglia allargata. In questi anni sono cresciuto molto, ho affrontato tanti ostacoli nel mio cammino. Sono migliorato come persona dentro e fuori dal campo sin dal 2010″.

– Danny Granger small forward degli Indiana Pacers ha dovuto abbandonare l’allenamento di martedì dopo un colpo subito alla schiena in uscita da un blocco. Granger ha continuato la sessione dedicandosi solo al tiro. Attualmente il giocatore è ancora a riposo e la sua condizione sarà valutata meglio nei prossimi giorni.

LaMarcus Aldridge power forward dei Portland Trail Blazers ha riportato uno stiramento ai muscoli dell’anca durante l’allenamento di mercoledì, non prendendo parte alle sedute successive. Incerti i tempi di recupero, ma lo staff dei Blazers non è preoccupato a riguardo e conta di riavere Aldridge disponibile il prima possibile.

brandon-jennings-bucks– Brandon Jennings, point guard dei Detroit Pistons, continua il botta e risposta con l’ex compagno di squadra ai Milwaukee Bucks, Larry Sanders. Il tutto era iniziato la scorsa settimana con le forti dichiarazioni di Jennings (“Non sono stato in grado di giocare con un compagno che fosse una costante e forte presenza in post sin da quando Andrew Bogut è andato ai Warriors. Ora finalmente ai Pistons abbiamo giocatori importanti in post. Abbiamo tanti tipi di opzioni offensive”), a cui aveva fatto seguito il commento sarcastico di Sanders (“Deve prima passargli la palla”). Ora Jennings durante il training camp ha voluto ulteriormente chiarire la sua posizione: “Ho dovuto! Ho dovuto prendere quei tiri. Io e Monta dovevamo tirare, avevamo grosse responsabilità. L’ottavo posto ai playoff era il nostro obiettivo e dovevamo prendere quelle conclusioni. Sono sincero, non ho nulla contro i Bucks, ma qui a Detroit ho la possibilità di giocare con due giovani big man (Drummond e Monroe). Sanders dice che non passavo la palla?! Ci sono partite dove mettevo a referto 18-19 assist, la palla la passavo, ma è chiaro che in altre circostanze devi essere anche capace di finire al ferro o segnare da fuori”.

– Eric Gordon shooting guard dei New Orleans Pelicans non prenderà parte alle partite di preseason delle prossime due settimane. Questo quanto emerso da una recente intervista di coach Monty Williams durante il training camp. Gordon si sta regolarmente allenando con i compagni ma è costantemente monitorato dallo staff medico dopo l’intervento alla caviglia. “Sta recuperando la condizione gradualmente da quando ha ricevuto l’ok dato dai medici. Non voglio rischiarlo, non ha la stessa condizione e preparazione fisica che hanno i suoi compagni.” Queste le parole di coach Williams.

 

Kobe Bryant (AP Photo/Gerald Herbert)

Kobe Bryant

– Svelato l’arcano riguardo al viaggio all’estero di Kobe Bryant. Il leader dei Los Angeles Lakers è partito in direzione Germania per un altro trattamento al ginocchio destro con la terapia di infiltrazione di plasma ricco di piastrine. Nulla a che vedere quindi con il problema al tendine d’achille. Infortunio però che continua ad attirare l’attenzione dei media che, dopo aver stuzzicato Steve Nash il quale si è sbilanciato pronosticando un rientro del 24 entro la fine di novembre, hanno rivolto le medesime domande alla leggenda gialloviola Kareem Abdul Jabbar. Queste le dichiarazioni del miglior marcatore All-time ai microfoni di CBS Sports: “Non credo che Bryant sarà in grado di tornare così rapidamente e completamente recuperato come vorrebbe. Sarà dura per i Lakers quest’anno. Quando Kobe tornerà, non sarà più lo stesso Kobe e questo condizionerà i Lakers a lungo termine. Sarà un test importante per lui questa stagione, senza dubbio”.


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