Dave Joerger è vicino a Minnesota

Dave Joerger è vicino a Minnesota

PANCHINE GIREVOLI – Tutto (o quasi) è cominciato con Steve Kerr, il nome certamente più chiacchierato di questo finale di stagione per quanto riguarda il valzer degli allenatori. Kerr ha scelto Golden State, poi Van Gundy ha optato per Detroit, ma ci sono ancora diverse panchine NBA che devono essere assegnate. È notizia di questi giorni che i Memphis Grizzlies hanno dato ai Minnesota Timberwolves il permesso di parlare con il proprio allenatore Dave Joerger, sempre più a rischio dopo la rivoluzione che ha interessato il front office della franchigia del Tennessee, che ha portato alla cacciata del CEO Jason Levien e dell’assistente GM Stu Lash. E sembra che Ie parti siano molto vicine a trovare un accordo, anche se resta da risolvere il nodo contropartite. Per regolamento, infatti, un allenatore non può essere scambiato con giocatori ma solo con scelte e/o denaro contante.

Anche i Los Angeles Lakers hanno cominciato ad attivarsi seriamente per individuare chi andrà a prendere il posto di Mike D’Antoni sulla panchina gialloviola; martedì, giorno della Lottery, che ha stabilito che i Lakers avranno la settima chiamata al prossimo Draft, il front office di LA ha avuto un colloquio con Byron Scott, per sondare una sua eventuale disponibilità. Scott, 3 titoli con i Lakers, ha ricevuto il premio di miglior allenatore dell’anno nel 2008, quando era alla guida di New Orleans, mentre la sua esperienza più recente è quella alla guida dei Cavaliers, dal 2010 al 2013. Mitch Kupchak ha inoltre incontrato Mike Dunleavy Sr., da tempo nei radar gialloviola, la cui esperienza (17 anni da capo allenatore e coach of the year nel 1999), potrebbe essere fondamentale nel gestire le pressioni e nel guadagnarsi la fiducia Kobe, che, come affermato dallo stesso Kupchak non avrà un peso decisivo nella scelta del nuovo coach.

C’è movimento anche sull’altra sponda della Città degli Angeli: Alvin Gentry, attualmente assistente ai Clippers, incontrerà infatti la dirigenza dei Jazz per discutere un possibile ingaggio in riva al Lago Salato. L’ex coach di Phoenix è stato inoltre contattato dai Cavaliers per il ruolo di capo allenatore, nonché da Golden State, per fare da assistente a Kerr, e dai Sacramento Kings. Chi invece non allenerà in NBA il prossimo anno è Billy Donovan, da diciotto anni alla guida dei Florida Gators, che ha dichiarato di aver ricevuto chiamate da un paio di squadre ma che, alla fine, rimarrà a Gainesville anche l’anno prossimo.

MOSSE CAVS – Ancora una volta, la fortuna ha incredibilmente premiato i Cleveland Cavaliers, che sceglieranno per primi al prossimo Draft, in programma il 26 giugno al Barclays Center di New York. In cima alla lista c’è Joel Embiid, anche se Cleveland vorrà avere rassicurazioni circa i suoi problemi alla schiena, che hanno portato il centro camerunese ex Kansas a saltare sia il torneo della Big 12 che il successivo torneo NCAA. Per questo motivo restano sempre calde le piste Andrew Wiggins e Jabari Parker, anche se la sensazione è che il centro sia al momento il favorito, qualora la società ricevesse il nulla osta sulle sue condizioni fisiche. Il nuovo GM David Griffin è chiamato ora ad elaborare un piano di ampio respiro per il futuro prossimo della franchigia. I Cavs non si aspettavano infatti di scegliere nei piani alti e il lavoro della società verteva sino a martedì su giocatori che con tutta probabilità verranno chiamati nella seconda metà del primo giro. Ecco perché Griffin non esclude nemmeno la possibilità di scambiare la prima scelta, se questo portasse ad un sensibile miglioramento della squadra. “Siamo aperti a tutte le opzioni” – ha dichiarato Griffin, che ha poi affermato di aver ricevuto numerose chiamate da altre squadre subito dopo la Lottery, per valutare possibili scambi e scenari futuri. A livello di roster, Luol Deng lascerà con tutta probabilità l’Ohio e ci sarà da valutare anche la posizione di Kyrie Irving, a cui potrebbe essere offerta l’estensione quinquennale ma, qualora rifiutasse, non sarebbe improbabile vederlo al centro di qualche scambio.

FUTURO KINGS – Come a Cleveland, anche a Sacramento ci si è subito messi in moto al termine della Lottery; i Kings sceglieranno per ottavi, ma il pick verrà subito scambiato, per cercare di portare nella capitale californiana almeno un veterano di impatto, che aiuti la squadra a raggiungere i playoff nella prossima stagione, piuttosto che aspettare la crescita di un nuovo prospetto. La nuova scelta servirà dunque ad allestire un ‘operazione simile a quella che lo scorso dicembre ha fatto sbarcare in California Rudy Gay. Intanto, il consiglio comunale di Sacramento ha approvato con sette voti favorevoli e due contrari il piano di costruzione della nuova arena, per un valore di 477 milioni di dollari. I lavori cominceranno questa estate e il piano urbanistico che verrà sviluppato nel centro di Sacramento prevederà anche la costruzione di uffici, negozi e di un hotel. Viene quindi scongiurato il trasloco della squadra a Seattle, anche se l’NBA ha dichiarato in maniera categorica che la nuova arena dovrà aprire le porte entro il 2017 o la città rischierà di perdere la sua franchigia.

CHARLOTTE HORNETS –  Dopo dieci anni di Bobcats, la città di Charlotte avrà di nuovo i suoi Hornets, come fortemente voluto da Michael Jordan. La Lega aveva dato il via libera a luglio, dopo che a New Orleans gli Hornets avevano deciso di diventare Pelicans; sembra quindi dimenticato il tribolato divorzio del 2002 quando, dopo quattordici anni a Charlotte, George Shinn portò squadra (e nome) in Louisiana. L’attuale presidente di Charlotte, Fred Whitfield, ha auspicato che il cambio di nome possa riportare quell’energia e quell’entusiasmo che accompagnavano gli Hornets dodici anni fa nel cosiddetto “The Hive”, lo Charlotte Coliseum, e ha affermato inoltre che, in collaborazione con l’NBA e i New Orleans Pelicans, le informazioni statistiche e gli archivi relativi al basket a Charlotte faranno nuovamente riferimento alla franchigia, mentre quelli riguardanti la permanenza degli Hornets a New Orleans saranno appannaggio dei Pelicans. La nuova denominazione, tra una cosa e l’altra, costerà a Jordan più di 4 milioni di dollari.

ALL-ROOKIE TEAM – Michael Carter-Williams, undicesima scelta assoluta dello scorso Draft e Rookie dell’Anno 2013-2014, guida il quintetto delle migliori matricole, l’All-Rookie First Team. Il giocatore dei Sixers ha raccolto le preferenze di tutti i 125 giornalisti sportivi americani e canadesi a cui è stato chiesto di individuare le migliori cinque matricole per formare un primo quintetto, e successivamente altre cinque per formarne un secondo, indipendentemente dai ruoli dei giocatori. Carter-Williams ha totalizzato nel corso dell stagione 16.7 punti, 6.3 assist e 6.2 rimbalzi di media, venendo nominato Rookie del Mese della Eastern Conference in ottobre/novembre, gennaio, marzo ed aprile. Questo il primo quintetto: Michael Carter-Williams (Philadelphia 76ers), Victor Oladipo (Orlando Magic), Trey Burke (Utah Jazz), Mason Plumlee (Brooklyn Nets) e Tim Hardaway Jr. (New York Knicks). Questo il secondo: Kelly Olynyk (Boston Celtics), Giannis Antetokoumpo (Milwaukee Bucks), Gorgui Dieng (Minnesota Timberwolves), Cody Zeller (Charlotte Hornets) e Steven Adams (Oklahoma City Thunder).

TEAM USA – Come comunicato da Mike Krzyzewski ad ESPN, Derrick Rose parteciperà al training camp estivo della nazionale americana, in vista dei mondiali che si disputeranno in Spagna dal 30 agosto al 14 settembre. Coach K ha selezionato 28 giocatori, ma saranno solo 12 quelli che parteciperanno alla competizione: “Derrick farà parte della spedizione solo se sarà pronto e, conoscendolo, penso lo sarà” – ha affermato il coach. Chi in Spagna non ci sarà saranno Lebron James, Chris Paul e Carmelo Anthony che potrebbero però tentare la conquista del loro terzo oro olimpico a Rio de Janeiro, nel 2016. Ancora incerta la presenza di Deron Williams, che martedì prossimo si opererà ad entrambe le caviglie per risolvere i problemi che lo attanagliano da ormai due stagioni. Krzyzewski ha inoltre comunicato che ai Mondiali non sarà presente nessuna scelta dell’imminente Draft.

 

 

 

 

 


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