Continuano i rumors attorno a Kenyon Martin che, conclusa la sua avventura in Cina, è pronto a tornare in NBA. L’ex Nuggets è free agent, per questo motivo moltissime squadre stano provando ad assicurarsi i suoi servigi. Vista l’età del giocatore è molto probabile che Martin decida di firmare con una “contender” rinunciando a qualcosa sull’ingaggio, per riuscire a conquistare il tanto desiderato primo titolo di campione. Anche se non potrà giocare fino a marzo, termine in cui sarà finalmente svincolato dalla sua squadra cinese, Martin probabilmente troverà un accordo con una squadra NBA entro la prossima settimana.

Tra le squadre più interessate al momento ci sono i Clippers, che dalla loro avrebbero anche l’amicizia tra Chauncey Billups e lo stesso Martin, che starebbero per offrire un contratto da 2.5 milioni di dollari sfruttando a pieno la “mini mid-level exception”. Anche Miami, che da quando sono arrivati i Big Three ha sempre avuto un punto debole nella front line, resta alla finestra e nel frattempo monitora pure Joel Przybilla, centro bianco ex Portland che è un ottimo giocatore di complemento, ma in carriera troppo soggetto agli infortuni.

L’altro nome caldo sul mercato, in questo momento, è quello di Chris Kaman. L’ex Clipper, arrivato a New Orleans nell’affare-Paul, è titolare di un pesante contratto da oltre 14 milioni di dollari che scadrà a fine stagione. La franchigia deve alleggerire il monte-salari per favorire l’ingresso di nuovi proprietari e anche tecnicamente il nazionale tedesco non è indispensabile vista la presenza di Okafor. L’accordo con il giocatore è di non farlo giocare finché non verrà trovato l’accordo con un’altra franchigia per uno scambio per avere giocatori giovani e scelte al draft su cui puntare per il futuro.

Al momento sembra che Kaman interessi parecchio ai Rockets, che vogliono completare la frontline composta da Dalembert e Scola. Houston offrirebbe Hasheem Thabeet, per ora fallimentare seconda scelta assoluta al draft del 2009 e Jordan Hill, altri nomi che potrebbero essere coinvolti sono quelli di Jonny Flynn, che ai Rockets fatica a trovare spazio, Terrence Williams e Patrick Patterson. Sono tutti giocatori giovani, in più Houston potrebbe anche offrire la scelta al prossimo draft di New York, di cui detiene i diritti. Un’altra squadra molto interessata all’ex Clipper è senza dubbio Indiana che è in cerca di un giocatore da mettere alle spalle del giovane Roy Hibbert, in questo caso però non è ancora nota la contropartita che i Pacers potrebbero offrire.

Intanto Ricky Rubio e Kyrie Irving sono stati nominati migliori rookies delle rispettive conference. Lo spagnolo, che segna 11.4 punti a partita, guida la classifica degli assistman tra le matricole con ben 8.9 assist di media. Irving, che è stato scelto con la prima chiamata assoluta, invece guida la classifica dei marcatori al primo anno con 18.1 punti, frutto di un ottimo 51.1% dal campo.

Chiudiamo con una curiosità, per la prima volta dopo 3 anni il prezzo medio dei biglietti per le partite NBA è tornato a salire. Ora un biglietto in media costa 48.48 dollari (1.7% rispetto allo scorso anno). A trascinare questa crescita sono i Knicks che rispetto alla scorsa stagione hanno alzato i prezzi del 32.5%. Adesso per vedere la squadra di D’Antoni in azione al MSG servono in media 117.47 dollari. Il quintuplo di quello che si spende a Memphis per vedere i Grizzlies. Per fare un confronto con gli altri sport, il prezzo medio di una partita di Football (NFL) è di 77.36 dollari, per una di Hockey (NHL) 57.10,  mentre per una di Baseball (MLB) in media bastano solo 26.91 dollari.